IL FASCINO DEI LIBRI ANTICHI

IL FASCINO DEI LIBRI ANTICHI DEL MONASTERO DI OSTUNI NEL VOLUME DI MARIA GRAZIA BARNABA

Presentazione del Catalogo dei libri antichi del monastero di San Pietro in Ostuni

Giovedì 14 aprile ore 17,30

Monastero delle Benedettine di Ostuni

 

Sarà presentato il prossimo Giovedì 14 Aprile, alle ore 17,30, presso il Monastero delle Benedettine di Ostuni, il “Catalogo dei libri antichi del monastero di San Pietro in Ostuni”, curato e redatto dalla giovane studiosa Maria Grazia Barnaba. Il volume si avvale dell’introduzione di Katiuscia Di Rocco, direttrice della Biblioteca Diocesana “Annibale De Leo” di Brindisi. L’Associazione “Amici della Biblioteca De Leo” ne ha curato stampa ed edizione.
Maria Grazia Barnaba, ostunese, si occupa da diversi anni di catalogazione e gestione delle Biblioteche. Il suo interesse si è rivolto anche agli aspetti storici: recentemente, ha vinto il primo premio nella sezione tesi di laurea della sesta edizione del Premio Cultura “Città di Ostuni”, intitolato a Leonardo Mondadori.


Maria Grazia Barnaba, trentatré anni, è laureata in Beni Archivisti e Librari e ha ulteriormente approfondito i suoi studi in “Gestione e automazione delle Biblioteche”. Un suo importante contributo è presente nel quarto volume dell’”Archivio per la storia delle donne”, realizzato dalla “Fondazione P. Valerio” di Napoli, curato da Adriana Valerio e pubblicato dalle edizioni “Il Pozzo di Giacobbe” nel 2008.
La pubblicazione del “Catalogo dei libri antichi del monastero di San Pietro in Ostuni” potrebbe, adesso, suscitare l’interesse anche per altri importanti fondi librari, conservati nella “Citta bianca”, che meriterebbero di essere studiati, catalogati e, quindi, restituiti alla comunità. D’altronde, questa potrebbe essere un’occasione per sfruttare e valorizzare la professionalità e la passione dei giovani studiosi locali che, come Maria Grazia Barnaba, meriterebbero probabilmente maggiori riconoscimenti da parte delle istituzioni politiche e culturali.   
Un lavoro, inoltre, che consente e sollecita un’ulteriore riflessione sull’esistenza e l’importanza di quei “giacimenti culturali”, praticamente sconosciuti, di cui il Salento è estremamente ricco. Il volume della giovane studiosa ostunese ne “rivela” uno, restituendogli la dignità che merita: ma, evidentemente, molti altri ne esistono e aspettano non soltanto le iniziative dettate dall’entusiasmo e dalla passione dei singoli ricercatori, ma, soprattutto, attendono che le istituzioni pubbliche decidano di investire proprio sulla professionalità di quanti, come Maria Grazia Barnaba, desiderano dedicarsi alla riscoperta, alla salvaguardia, alla promozione della storia e della memoria della nostra terra. Le biblioteche, d’altronde, sono gli archivi della nostra memoria e della nostra storia: “investire” nel nostro passato diventa fondamentale per il nostro futuro.

Gabriele De Blasi