futuroRemoto. Gioielli per l’Aida diretta da Ozpetek

Il brand futuroRemoto veste i personaggi dell’Aida diretta da Ozpetek al Maggio Fiorentino

Il debutto dell’opera verdiana giovedì 28 aprile al teatro comunale di Firenze

Un’altra importante collaborazione con il regista Ferzan Ozpetek per il designer salentino Gianni De Benedittis. Dopo aver adornato con i suoi esclusivi gioielli i protagonisti del film “Mine Vaganti”, la creatività del brand futuroRemoto questa volta arriva sul palco dell’Aida, la celebre opera verdiana che il regista Ozpetek porterà in scena al Teatro Comunale di Firenze per il 74° Maggio Musicale Fiorentino.

Per l’opera che vanta le scene del premio Oscar Dante Ferretti e la direzione di Zubin Mehta Gianni De Benedittis ha ideato solide geometrie di ottone, rame e argento per realizzare  fibule e numerosi bracciali che saranno indossati dai sacerdoti egizi.

Completamente cesellati a mano con applicazioni traforate i monili  realizzati in esclusiva per gli attori dell’Aida sono pezzi unici destinati a dare un ulteriore tocco di raffinatezza alla rappresentazione scenica. Pietre dure naturali come lapislàzzuli, turchesi, malachite e quarzi sono state utlizzate per impreziosire lunghi orecchini e il pettorale di Amneris, entrambi in rame e argento.

Solide geometrie di ottone, rame e argento per le fibule e i numerosi bracciali indossati dai sacerdoti egizi, tutti cesellati a mano con applicazioni traforate che li rendono unici. Come unici sono i pettorali in corallo naturale e madrèpora, indossati da Aida, Amonasro e dagli altri prigionieri etìopi, alcuni arricchiti con agate ed elementi di ematite grezza, altri con centrali in ottone lavorato a sbalzo.

Nella progettazione dei gioielli Gianni De Benedittis ha voluto rivisitare le forme tradizionali del passato, senza tradire quel rigore di linee pulite, tipico dell’arte orafa antica. Tutto in armonia con le tonalità cromatiche dei costumi di Alessandro Lai.

La recita del 3 maggio sarà trasmessa in diretta da RAI 5 e nei cinema italiani e statunitensi, successivamente nei cinema europei e del resto del mondo. (red.)