“METER: FIGLI NELLA RETE”. Tavola rotonda e mostra a Novoli

 

“IL GIRONE DE….” in

“METER: FIGLI NELLA RETE”

Essere genitori al tempo di Internet

“Le Sorgenti” – Comunità Emmanuel

Prov.le Lecce – Novoli, 23 – km 3,00

“Il Girone de…” la rassegna proposta dall’associazione Elementi prosegue il suo viaggio nel territorio. Questa volta spazio all’informazione con l’associazione Meter di don Fortunato Di Noto, che ha in progetto l’apertura di una nuova sede a Lecce dedicata alla sensibilizzazione della lotta contro la pedofilia e la pedopornografia.

Simona Quarta, referente locale Meter, terrà mercoledì 14 dicembre alle 18.30 presso “Le Sorgenti”, Comunità Emmanuel (Prov.le Lecce – Novoli, 23 – km 3,00) a Lecce, l’incontro “Meter: Figli nella rete” dedicato a chi è genitore o lavora per l’infanzia. Una tavola rotonda per insegnare ai minori a “navigare” senza correre rischi pur non privandoli della possibilità di confrontarsi con la tecnologia di Internet. Secondo Meter bastano poche regole precise a cui attenersi per permettere ai più piccoli di giocare con il web in sicurezza, mettendo da parte la cultura del proibizionismo e attivando, invece quella della sana prevenzione, che si basa sul cercare di cogliere ed interpretare i segnali che in qualche modo possono indicare un malessere.

Una sorta di vademecum per spiegare alla platea l’importanza di mettersi in ascolto dei minori per comunicare con loro evitando che si ritrovino in situazioni pericolose senza esserne consapevoli.

In esposizione l’arte ecclettica di Miguel Rodrigues. Dal Mozambico a Lecce opere che raccontano la nostalgia della sua terra e la scoperta di orizzonti pugliesi passando attraverso spezie e fiori di ibiscus, volti di donna e animali, profili e paesaggi lunari per un’espressività che non conosce limiti, che non ha vincoli imposti dai materiali, ma risponde ad un’unica schiavitù: quella imposta da un foglio di carta bianco che chiede di diventare altro.

 

 

Ingresso libero

Info: 0832/629077 – 335/8299422

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MIGUEL RODRIGUES

 

Trasformare. Trasformare e sognare. Guardare al di là degli oggetti, andare al di là dei materiali ed immaginare un mondo, dove nulla è uno scarto, niente va perso, ma tutto può rivivere di un nuovo karma e assumere una forma ed un significato inedito. E’ il miracolo di Miguel Rodrigues, un miracolo che rivive ogni volta nelle sue mani, genera visioni, allarga gli orizzonti, acquista colori.

Fili di ferro, legno, pezzi di polistirolo, plastica e poi pennelli e bombolette spray ed acrilico e yuta e tele solo per citare alcuni tra i più scontati materiali usati da questo artista africano che negli anni si è lasciato contaminare dagli odori e dalle forme del Salento.

Dal Mozambico a Lecce, a sedici anni un viaggio di sola andata per scappare dalla guerra con ancora negli occhi i profili di animali esotici, sulla pelle il sale dell’acqua di mare, nel cuore urla di violenza e orrore mai dimenticate.

Così l’arte di Miguel racconta la nostalgia della sua terra e la scoperta di orizzonti pugliesi passando attraverso spezie e fiori di ibiscus, volti di donna e animali, profili e paesaggi lunari, chè la natura è così perfetta nella sua espressione tanto da non poterla ricreare, si può solo imitare.

Grucce di metallo diventano lampadari, semi di frutta si inseguono e si sbranano seguendo la vecchia regola che il più grande mangia il più piccolo, pappagalli Ara acquistano spessore e gabbiani volano in alto per inseguire orizzonti lontani dove rose plastiche nascono su fondi neri e la violenza contro le donne, contro i bambini è carboncino che rimane impresso come su una pellicola. Non ha limiti il talento di Miguel, non ha vincoli imposti dai materiali, risponde ad un’unica schiavitù: quella imposta da un foglio di carta bianco che chiede di diventare arte.

 

 

Alessandra C. Bianco