Dalla musica al teatro. Il ritorno di Servillo

Doppio appuntamento a Brindisi e Lecce  il 12 e il 14 aprile 2012

per la Stagione Sinfonica  dell’Orchestra Sinfonica Tito Schipa

Domenica 15 aprile al Paisiello per la Stagione di prosa del Teatro di Lecce

Servillo legge Napoli

e con Sconcerto diventa direttore d’orchestra

di Antonietta Fulvio

 

A volte ritornano e mai ritorno è più atteso. Gradito. Toni Servillo, ospite d’onore del Festival del Cinema Europeo lo scorso anno, ritorna nel Salento.

Con il suo “Sconcerto” farà tappa al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi giovedì 12 aprile e sabato 14 a Lecce al Politeama Greco per la Stagione Sinfonica di Primavera dell’Orchestra Tito Schipa. Con la partecipazione straordinaria del fratello Peppe, Servillo si presenta al pubblico salentino nei panni del direttore d’orchestra di un raffinato evento che unisce poesia, musica e teatro. Quel teatro che è passione e punto di partenza della sua vita, non a caso sarà ospite di punta della stagione di prosa del Comune di Lecce.  In questo intensissimo fine settimana l’attore e regista partenopeo calcherà anche le scene del teatro Paisiello nello spettacolo, inizialmente previsto per il 20 aprile e anticipato a domenica 15 aprile, che è un chiaro omaggio alla sua Napoli. La Napoli di Salvatore Di Giacomo, Eduardo de Filippo, Ferdiando Russo, Raffaele Viviani, Mimmo Borrelli, Enzo Moscato, Maurizio De Giovanni, Giuseppe Montesano per concludere con Totò, scomparso il 15 aprile di quarantacinque anni fa.

 

Un omaggio a Napoli, alla cultura napoletana attraversando quattro secoli di pagine letterarie di estrema bellezza unite da quel fil rouge che è la lingua napoletana, anima di un popolo che è sempre stato emblema della contaminazione culturale, degli incontri e degli scambi al di qua e al di là del mare. Sarà un crescendo di emozioni il recital poetico che si aprirà con Lassammo Fa’ Dio l’esclamazione che è segno di speranza del poeta Di Giacomo per poi passare ad alcune pagine del  testo teatrale, Vincenzo De Pretore, tra i più belli di Eduardo De Filippo che Servillo sa mettere in scena con tecnica e passioni raffinate lontane da banali emulazioni del Maestro che ha segnato la storia del teatro nel Novecento. Come in un affresco, strato dopo strato il colore prende forma così la lettura di versi quali A Madonna d’e’ mandarine, E’ sfogliatelle, entrambe a firma di Ferdinando Russo si delinea il ritratto di una Napoli affascinante quanto contraddittoria, città dai mille volti come quelli dei  Fravecature, celebrati da Raffaele Viviani o poveri emarginati come O vecchio sott’o ponte descritto da Maurizio De Giovanni. Ma non solo classici. La lingua napoletana è viva e continua con la sua potenza espressiva a descrivere situazioni e disagi di una città profondamente ferita. Bellissimo l’inserimento in scaletta di alcuni stralci  tratti da A sciaveca e Napule di Mimmo Borrell  che fa raffiorare  la vera natura degli uomini  come la rete da strascico porta in superficie fango e alghe. Punti di vista, diversi e controversi, delineano il caos che qui più che altrove regna sovrano così si passa dalle atmosfere del Sogno napoletano auspicato  da Giuseppe Montesano a quelle di Primitivamente di Raffaele Viviani, autore straordinario ma ancora poco conosciuto, che sognava un ritorno alle origini Comme a ll’antiche, primitivamente. Senza sta civiltà. Vita animale” . Enzo Moscato con i versi della sua Litoranea ci restituisce un’altra immagine della città, vista dagli scugnizzi che prendono il sole sugli scogli di Margellina, quel mare blu che cantò anche il Principe de Curtis in una delle sue canzoni e il recital non può che chiudersi con la poesia più celebre, ‘A livella, constatazione amara ma veritiera della morte vecchia signora che cancella la memoria e livella lo status quo.

Servillo legge Napoli è il titolo dello spettacolo che,  attraverso gli otto tra scrittori e poeti scelti, si fa canto polifonico capace di cogliere l’autenticità e la drammaticità di Napoli che come le onde del suo mare è in continuo mutamento. Un viaggio sconcertante, forse, tra i  meandri di una capitale della cultura, di una napoletaneità più volte martoriata, offuscata dalle tristissime notizie di cronaca che continuano a deturparne la bellezza.

Di “Sconcerto”, invece, opera con cui ha vinto il 51° Grand Prix come migliore attore al Festival Internazionale Mess 2011 di Sarajevo, Servillo firma la regia. Le musiche originali del compositore romano Giorgio Battistelli saranno eseguite dall’Orchestra Sinfonica di Lecce diretta da Marco Lena, con la partecipazione di Peppe Servillo mentre i testi sono a firma di Franco Marcoaldi.  “Un concerto acefalo e mancato”, rac­conta l’attore, “che dà voce al disagio morale, ideo­logico e politico di un paese che sembra ormai sotto narcosi”. Una cascata di parole e suoni, fra le mace­rie di una lingua dissestata, con echi da Montaigne e Gombrowitz, da Mahler e Kurt Weill, frammenti di telegiornale e onomatopee tratte dalla vita di ogni giorno.

Presentato con successo al Festival di Ra­vello nel 2010, “Sconcerto”  ha affascinato le platee dei più prestigiosi teatri italiani dal San Carlo di Napoli, al Parco della Musica di Roma, al Piccolo Teatro di Milano e si appresta ad ammaliare quelle dei teatri di Brindisi e Lecce. Nato da un incontro di artisti, stili e linguaggi, “Sconcerto” è uno spettacolo, in cui il delirio verbale del “direttore d’orche­stra” Servillo si riversa sui musicisti dell’orchestra e sul pubblico. Si succedono e si scontrano tra loro le parole spesso inservibili del passato con il linguaggio totalmente irrelato del presente. E da questo costante cortocircuito affiorano continui baluginii di commozione, coraggio, tenerezza, umorismo, indignazione, cui fanno immancabilmente seguito frustrazione, spaesamento, stallo, disillusione. e la musica che ruolo ha la musica? Come un’onda investe e sovrasta  la parola, a volte annientandola, a volte accompagnandola verso la sponda di una possibile via di uscita. Quasi a rivelarne la potenza, linguaggio universale, capace di giungere dove la parola miseramente si svuota…

 


 

FRANCO MARCOALDI

Poeta italiano tra i più conosciuti e apprezzati, è anche autore di libri di viaggio, saggi e romanzi. Collabora da molti anni al quotidiano La Repubblica. Da tempo è attivo nell’ambito del teatro e della musica: dopo aver scritto due libretti d’opera per il compositore Fabio Vacchi (Il letto della storia e Teneke), ha collaborato con lo stesso Vacchi e Toni Servillo per la messa in scena del suo poemetto teatrale a due voci, Benjaminowo: padre e figlio che è stato rappresentato nei più importanti teatri italiani. Con lo stesso Servillo ha partecipato a diversi recital delle proprie poesie (Il tempo ormai breve). Voce recitante nell’opera di Giorgio Battistelli Experimentum mundi, sempre con Battistelli sta lavorando a una nuova opera: L’ultima mano.

GIORGIO BATTISTELLI

Ha studiato composizione al Conservatorio dell’Aquila, dove si è diplomato nel 1978, frequentando contemporaneamente i Seminari di Karlheinz Stockhausen e Mauricio Kagel a Colonia. Tra il 1978 e il 1979 ha seguito inoltre i corsi di tecnica e interpretazione nel teatro musicale contemporaneo con Jean Pierre Drouet e Gaston Sylvestre. Dal 1981, anno di Experimentum Mundi, ha inizio un’intensa attività di scrittura di opere di teatro musicale. Le sue composizioni sono state rappresentate al Centre Pompidou di Parigi, la Biennale e la Gasteig di Monaco, la Biennale di Berlino, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, in teatri quali La Scala di Milano, l’Opera di Roma, il Teatro Comunale di Firenze, i teatri dell’opera di Anversa, Strasburgo, Ginevra, Brema, Mannheim, Almeida di Londra, e inoltre a Hong Kong, Adelaide, Brisbane, Melbourne, Sydney, Wellington, Taipei, Tokyo, New York, Singapore, La Paz, Pechino. Ha lavorato con direttori quali Riccardo Muti, Antonio Pappano, Lorin Maazel, Daniele Gatti, Daniel Harding, Adam Fischer Jukka Pekka Saraste, Susanna Mallki, Zoltan Pesko, collaborando con i registi Robert Carsen, Luca Ronconi, Georges Lavaudant, Mario Martone, Michael Londsdale,  David Patney, Daniele Abbado, Fura dels Baus e Studio Azzurro. Tra gli interpreti figurano Toni Servillo, Bruno Ganz, Ian Mc Diarmid, Philippe LeRoi, Moni Ovadia, Vladimir Luxuria. E’ stato compositore in residence all’Opera di Anversa, alla Deutsche Opera am Rhein di Düsseldorf e attualmente al Teatro San Carlo di Napoli. Ha un’ampia esperienza di direzione artistica maturata presso l’Orchestra della Toscana (dove è tornato dal 2011), La Società Aquilana dei Concerti, l’Accademia Filarmonica Romana, la Biennale di Venezia e la Fondazione Arena di Verona. Ha insegnato alla Aldeburgh Music, dove ha tenuto un corso di Teatro musicale per la Jerwood Opera Writing Fellowship. Per l’inaugurazione dell’Expo 2015, ha ricevuto la commissione del Teatro alla Scala per la scrittura dell’opera An Inconvenient Truth su testo di Al Gore.

TONI SERVILLO

Nel 1977 fonda il Teatro Studio di Caserta. Nel 1986 inizia a collaborare con il gruppo Falso Movimento e nel 1987 è tra i fondatori di Teatri Uniti e partecipa, da attore e regista, alla creazione di spettacoli di matrice napoletana come Partitura (1988) e Rasoi (1991) di Enzo Moscato, Ha da passà a nuttata (1989) dall’opera di Eduardo De Filippo, Zingari (1993) di Raffaele Viviani, fino a Sabato, domenica e lunedì (2002), pluripremiata rivisitazione del capolavoro eduardiano, in scena per quattro stagioni ed applaudito nei maggiori teatri europei. Con Il Misantropo (1995) e Tartufo (2000) di Molière, e con Le false confidenze (1998/2005) di Marivaux, tutti nelle mirabili traduzioni di Cesare Garboli, realizza un trittico sul grande teatro francese fra Sei e Settecento. Nel  2007 ha adattato, interpretato e diretto Trilogia della villeggiatura di Carlo Goldoni, ancora in tournée mondiale.

Al 1999 risale il suo debutto da regista nel teatro musicale con La cosa rara di Martin y Soler per la Fenice di Venezia, cui fanno seguito Le nozze di Figaro di Mozart, Il marito disperato di Cimarosa, Boris Godunov di Mussorgskij, Arianna a Naxos di Richard Strauss, Fidelio di Beethoven (con cui, nel dicembre del 2005 ha inaugurato la stagione del San Carlo di Napoli) e L’Italiana in Algeri di Rossini per il festival di Aix en Provence.

Nel 2010 ha diretto e interpretato Sconcerto, ‘teatro di musica’ su testi di Franco Marcoaldi e musiche di Giorgio Battistelli eseguite dall’Orchestra del Teatro di San Carlo.

È stato diretto da registi teatrali come Memè Perlini, Mario Martone, Elio De Capitani e ha interpretato film di Mario Martone, Antonio Capuano, Paolo Sorrentino, Elisabetta Sgarbi, Fabrizio Bentivoglio, Andrea Molaioli, Matteo Garrone, Stefano Incerti, Nicole Garcia, Claudio Cupellini, e, di prossima uscita, di Daniele Ciprì e Marco Bellocchio. Ha ricevuto il “David di Donatello” e il “Nastro d’Argento” nel 2005  per Le conseguenze dell’amore di Paolo Sorrentino, nel 2008 per La ragazza del lago di Andrea Molaioli, e nel 2009 per Il divo. Nel 2008 ha vinto il premio come Best European Actor per Gomorra di Matteo Garrone e Il divo di Paolo Sorrentino, entrambi premiati al festival di Cannes. Nel 2010 ha ricevuto il premio per la migliore interpretazione maschile al Festival di Roma per Una vita tranquilla di  Claudio Cupellini.

MARCO LENA

Direttore

Compie gli studi musicali a Parma in pianoforte, composizione, direzione d’orchestra e musica elettronica. Si perfeziona presso l’Accademia di Santa Cecilia, l’Accademia Chigiana di Siena e l’Accademia Musicale Pescarese. È direttore e fondatore del Farben Ensemble, con cui ha svolto un’intensa attività concertistica portando all’esecuzione numerose opere prime. Ottiene riconoscimenti in Italia e in Europa fra cui il primo premio al concorso “Orpheus Prijs” di Anversa e il primo premio al concorso “Luigi Nono” di Venaria Reale.
Nel 2005 vince con Capriccio per 11 archi soli il concorso di composizione “Musica Europa”. Nel 2009 scrive su commissione della Fondazione Accademia Nazionale di Santa Cecilia Für H.K.G. eseguito  dall’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia diretta da HK Gruber. Nel 2011 scrive Cloud su commissione dell’Orchestra della Toscana. È presente, sia come direttore che come compositore, nei principali teatri e festival tra cui l’Auditorium di Roma “Parco della musica”, il “Carlo Felice” di Genova, l’Orchestra Haydn di Bolzano, l’Accademia Chigiana di Siena, la Stephaniensaal di Graz, il festival “MiTo”, il “Ravello Festival”, la Fondazione “Musica per Roma” e ancora Bari, Bologna, Mantova, Damasco, Salonicco. Ha collaborato con numerose orchestre tra cui la Filarmonica di Bologna, l’Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, l’Orchestra Filarmonica di Sarajevo, i Pomeriggi Musicali, l’Orchestra Regionale della Toscana, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, l’Orchestra della Valle d’Aosta e l’Orchestra del Teatro Regio di Parma.

PEPPE SERVILLO

Debutta nella musica con gli Avion Travel nel 1980: la sua storia coincide in gran parte con quella del suo gruppo che, in circa trent’anni di lavoro, ha pubblicato numerosi album ed elaborato diverse colonne sonore per il cinema e per il teatro conquistando importanti riconoscimenti. Nel 1998 con gli Avion Travel partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo con la canzone Dormi e sogna, vincendo il premio della critica e il premio della giuria di qualità  come miglior musica e miglior arrangiamento. Nel 2000 il gruppo vince a Sanremo con il brano Sentimento oltre ad aggiudicarsi il premio della giuria di qualità per la musica e l’arrangiamento. Si contano numerose partecipazioni ad altri importanti appuntamenti musicali, in particolare diverse edizioni di Arezzo Wave, del Premio Tenco e del concerto romano del Primo Maggio. Per la prima volta va in scena come attore nel corto Tipota realizzato dagli Avion Travel con Fabrizio Bentivoglio; recita inoltre in Domenica di Wilma Labate, La felicità non costa niente di Mimmo Calopresti, Quijote di Mimmo Paladino e nella messa in scena de L’Opera del Mendicante per la regia di Lucio Dalla. Da non dimenticare l’incursione nel teatro musicale con l’operina La guerra vista dalla luna, scritta da Servillo e messa in scena con Fabrizio Bentivoglio. Collabora tra gli altri con Caterina Caselli, Ennio Morricone, Roberto Gatto, con Javier Girotto, Paolo Conte, Andrea Bocelli, Peppe Vessicchio. Arto Lindsay, Stefano Bollani, Elisa, Fiorella Mannoia, Patty Pravo, Fausto Mesolella, Nanni Balestrini, Marcello Rota.

 

TEATRI UNITI

Teatri Uniti nasce a Napoli nel 1987, dall’unione di Falso Movimento, Teatro dei Mutamenti e Teatro Studio di Caserta, tre formazioni che avevano profondamente caratterizzato il panorama teatrale italiano ed internazionale a partire dalla seconda metà degli anni Settanta, con produzioni acclamate in Europa e negli Usa. A partire dai tre registi fondatori Mario Martone, Toni Servillo ed il compianto Antonio Neiwiller, Teatri Uniti si configura come un laboratorio permanente per la produzione e lo studio dell’arte scenica contemporanea. Intrecciando in maniera innovativa il linguaggio propriamente teatrale con quello della musica, delle arti visive, del cinema, Teatri Uniti ha realizzato, oltre all’allestimento di testi classici e contemporanei sui più prestigiosi mpalcoscenici di quattro continenti, alcuni significativi film indipendenti, presentati con successo nei principali festival internazionali.
L’attività di Teatri Uniti oltre all’affermarsi di individualità artistiche di spicco come Licia Maglietta e Andrea Renzi, ha visto la partecipazione creativa di numerosi autori e artisti, fra i quali Peter Gordon, Enzo Moscato, Thierry Salmon, Leo De Berardinis, Steve Lacy, Fabrizia Ramondino, Carlo Cecchi, Anna Bonaiuto, Lino Fiorito, Roberto De Francesco, Iaia Forte, Peppe Lanzetta, Cesare Garboli, Stefano Incerti, Pasquale Mari, Marco Baliani, Andrea De Rosa, Francesco Saponaro, Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Peppe Servillo, Cesare Accetta, Agostino Ferrente, Giovanni Piperno, Massimiliano Pacifico, Enrico Ghezzi, Mimmo Paladino, Daghi Rondanini, Franco Marcoaldi,
Fabio Vacchi, Vitaliano Trevisan, Giuseppe Montesano, Paolo Sorrentino, Iacopo Quadri, Silvio Soldini, Pippo Delbono, Fabio Tanzarella, Pau Mirò, Silvana Grasso, Vladimir Denissenkov, Marco Lena, Giorgio Battistelli.

ORCHESTRA SINFONICA TITO SCHIPA

È nata nel 1977, fondata su impulso di Carlo Vitale, che l’ha diretta sino al 1988. Successivamente ha avuto come direttori stabili Carlo Frajese, Nicola Samale, Marcello Rota, Elisabetta Maschio, Francesco Vizioli, Carlo Palleschi, Massimo Quarta, Filippo Zigante. È stata diretta da prestigiosi direttori ospiti, fra i quali Piero Bellugi, Hubert Soudant, Gustav Kuhn, Donato Renzetti, Aldo Ceccato, Richard Bonynge, Vladimir Delmann, Alain Guingal, Stefano Ranzani, György Györyvanyi Rath, Enrique Mazzola, Hansjörg Schellenberger, Oleg Caetani, Lior Shambadal. Alle sue stagioni hanno partecipato solisti di fama mondiale come Michele Campanella, Franco Petracchi, Thomas Demengra, Maxence Larrieu, Leonidas Kavakos, Massimo Quarta, Margaret Marschall, Anna Caterina Antonacci, Danilo Rossi, Enrico Dindo, Andrea Lucchesini, Paolo Restani, Rocco Filippini, Joaquin Achucarro, Antonio Ballista e Bruno Canino, Salvatore Accardo, Benedetto Lupo, Pietro De Maria, Alexander Lonquich, Lilya Zilberstein.

Recentemente numerose pagine di autori contemporanei, tra i quali Ivan Fedele, Giorgio Battistelli, Matteo d’Amico, Roman Vlad, hanno avuto al Politeama Greco di Lecce, sede abituale dei concerti, la loro prima esecuzione assoluta.

Partecipa annualmente alla Stagione Lirica di Tradizione della Provincia di Lecce e svolge intensa attività sinfonica e lirica nel Salento e nella regione Puglia. L’Orchestra è stata ospite di importanti teatri e istituzioni musicali quali il Teatro Comunale di Bologna, il Festival Internazionale di Nevers, il Teatro di Marsiglia, Euromusica di Asolo, la Sagra Musicale Umbra, la Sagra Malatestiana di Rimini, il Festival Internazionale Latino-americano. Ha inciso recentemente un Omaggio a Tito Schipa con 5 giovani tenori italiani per Bongiovanni.

Marcello Panni ne è il Direttore Artistico e Principale.

 


 

SCONCERTO  con Toni Servillo e la partecipazione di Peppe Servillo

giovedì 12 aprile – Brindisi Nuovo Teatro Verdi ore 21.00

sabato 14 aprile  – Lecce Teatro Politeama Greco ore 21.00

prima esecuzione a Brindisi e Lecce

musica Giorgio Battistelli

testo Franco Marcoaldi

Direttore Marco Lena

Costumi: Ortensia De Francesco

Suono: Daghi Rondanini

Luci: Pasquale Mari

Regia: Toni Servillo

Direzione tecnica: Lello Becchimanzi

Aiuto Regia: Costanza Boccardi

Ufficio Stampa: Renato Rizzardi

Editore: Casa Ricordi Milano

 

 

Toni Servillo legge Napoli

Domenica 15 aprile, ore 21

Teatro Paisiello di Lecce