W Zappatore

Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, il tuo insegnante, il tuo prete o qualche tizio in Tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora quella vita di merda te la sei meritata!”

W Zappatore. Keep the Faith for Metal

di Patrizia Miglietta

Sgulp! Con quel cappellino anni ‘60 in pelliccia bianca, chic, graffiante e birichina, sbarazzina e complice di un Mastroianni alle prese con le incertezze della vita e i pensieri tortuosi dell’amore, Sandra Milo passa da Marcello in Marcello! Presentato alla Casa del Cinema mercoledì, per la regia del giovane regista Massimiliano Verdesca, W Zappatore esce nelle sale del circuito di Distribuzione Indipendente dal 15 marzo. Nel 2011, presentato come Evento Speciale alla XII edizione del Festival del Cinema Europeo di Lecce, il film viene premiato dal Brooklyn Film Festival come miglior pellicola, mentre a Sandra Milo viene assegnato un riconoscimento come miglior attrice protagonista; poi passa in tante altre kermesse, tra cui Road to Ruins Film Fest, il festival rock internazionale, sino a giungere a Pechino per The Indie Dozen Tonight.

Il cast, che comprende anche Giulia Jelo e Monica Nappo, vede protagonisti l’ironica Sandra Milo e lo stravagante Marcello Zappatore, il bravissimo e noto musicista salentino. Si tratta di una divertente commedia musicale rock, o meglio metal, ambientata nel Salento in cui, spesso, la bravura eccelsa di un artista diviene quasi incomprensibile, o addirittura, quasi terrenamente impossibile.

 

Zappatore ha 33 anni e suona la chitarra elettrica in una band metal satanista.  E’ un personaggio di poche parole, succube di una madre bigotta e dell’ambiente in cui vive, monotono, abitudinario e culturalmente ancora troppo chiuso. Ma, ad un certo punto della sua rassegnata esistenza, ecco che Marcellino avverte dei pruriti al costato, pruriti che per la madre si trasformano subito in stigmate: è un segno divino? E’ uno schock per l’intera comunità! Per la madre è il momento di abbandonare quel sacrilegio di musica e avvicinarsi a Dio. Ecco che ha inizio il delirio mistico del chitarrista metal incompreso, un evento divino che gli scatena una crisi interiore sull’orlo del ridicolo, allontanato dalla ragazza e dai componenti della band satanista che, sdegnati, lo rinnegano. Nel film si susseguono scene di una comicità travolgente e sorprendente. Ma Zappatore non è solo, una scatenata e dolce nonna (Milo) lo accompagna nella crisi esistenziale, esortandolo a non mollare mai il rock, e per convincerlo nel  togliere ogni dubbio di scelta tra i due mondi opposti, esplosiva sale sul palco e si esibisce come cantante in una straordinaria performance metal… da strapparsi i capelli! Del resto, nella musica non ci sono mondi in contrasto, la musica non si abbandona per niente e per nessuno.

(fonte: pubblicato su Cinemonitor Osservatorio Cinema venerdì, marzo 8, 2013)