Tutta la bellezza dei simboli

Fino al 9 giugno 2013 la personale dell’artista finlandese Hannu Palosuo al Museo Andersen di Roma

Memoria obliterata

Si potrà visitare fino al prossimo 9 giugno la mostra “Memoria obliterata” dell’artista finlandese Hannu Palosuo” curata da Marco Ancora e allestita presso il museo H.C. Andersen di Roma.Inauguratasi lo scorso 15 marzo la personale è stata realizzata grazie al contributo della Sigurd Frosterus Foundation di Finlandia e con il Patrocinio dell’Ambasciata di Finlandia a Roma e dell’Assessorato alle Politiche Culturli e Centro Storico di Roma. La mostra e il catalogo sono realizzati in collaborazione con il Reial Cercle Artistic di Bercellona (www.reialcercleartistic.cat), dove il 4 aprile 2013 è stata inaugurata la seconda parte del percorso espositivo a cura di Joan Abelló Juanpere.

 

I lavori esposti in mostra esplorano in modo sorprendente bellezza e simbolismi, declinandoli attraverso due distinte tecniche artistiche di espressione: scultura e pittura.

 

 

Gli ultimi dipinti di Palosuo presentano delle immagini in cui persone, lampadari e fiori si mescolano in una densa foresta di simboli e in cui diversi significati e riferimenti scivolano insieme con una sorta di logica indistinta, come in un sogno. Indistinta nel senso che gli eventi e le cose sono chiari ma i loro rapporti richiedono un’interpretazione.

Nei sogni passato e futuro, realtà e desiderio e altri umori contrapposti si legano fra loro in maniera fluida e diretta. Nei sogni la complessità del mondo è rivelata. In questo senso il sonno è un cugino dell’Arte poiché entrambi condividono una complessità e una molteplicità di significati.

Se nelle tele l’annullarsi del soggetto avviene attraverso una vera e propria azione fisica dell’artista che finisce nel momento della realizzazione del dipinto, nelle sculture al contrario l’annullarsi del soggetto è affidato all’erosione naturale nel tempo del materiale utilizzato, iniziando il processo di sottrazione all’immagine reale a partire dal compimento tecnico dell’opera stessa.

I soggetti, lavorati quindi per sottrazione e cancellazione, intessono un rapporto strettissimo con le diverse tecniche e i diversi materiali che li esprimono. In queste opere di Palosuo il mondo pieno si contrappone al mondo vuoto e il mondo delle illusioni diventa proprio quello dell’osservatore che riceve imput e completa i soggetti in diverso modo accennati.

Se in passato Palosuo ha prediletto principalmente i colori pastello nelle sue opere, ora la sua tavolozza si è ravvivata, almeno temporaneamente. I pastelli creano un umore protetto; un soffio di affascinante sensibilità, o un intenso profumo di gigli sembra pervadere l’aria.

Nelle opere di Palosuo la bellezza è estorsiva in quanto il loro spirito è spesso legato ad una sorta di consiglio. Esse sembrano dire: “Guarda ancora, osserva e ripensaci”.

Palosuo continua a lavorare secondo modalità in cui la serializzazione ha un ruolo fondamentale. Nelle sue serie crea storie e allusioni a diversi significati culturali. Anche le immagini delle opere formano un interessante universo stratificato e denso di riferimenti.

Le ultime opere di Hannu Palosuo sono in linea con la sua produzione precedente per il fatto di dipendere dal fascino e, simultaneamente e distintamente, dall’orrore della bellezza. Rispetto alle opere precedenti l’artista si è spinto verso significati ancora più liberi utilizzando simboli multi-direzionali come lampadari e fiori. Questi dipinti sono legati più strettamente alla tradizione della storia dell’arte occidentale e contengono pochi o nessun riferimento alle nuove culture Nordiche o Finlandesi. Esse non rinnegano le origini dell’artista ma funzionano come dei paradossi riusciti, quasi come tele vuote su cui l’osservatore può proiettare i propri significati. La trasparenza è, tuttavia, solo la seconda metà del paradosso. Le opere sono piene di riferimenti, ma sono anche sale deserte di specchi, che ci tentano a prendere parte a rituali ed incontri segreti.

 

Hannu Palosuo

Hannu Palosuo nasce nel 1966 a Helsinki in Finlandia. Ha vissuto a Stoccolma e Berlino. Nel 1989 è a Roma, con una borsa di studio, dove frequenta la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi “La Sapienza” con l’indirizzo di “Storia dell’Arte Moderna” e l’Accademia Statale di Belle Arti. Dopo qualche anno si è trasferito stabilmente a Roma dove vive e lavora. Numerose sono le esperienze di lavoro artistico in Europa. Ha partecipato alla Biennale di Venezia del 2009 su invito della Repubblica Araba-Siriana realizzando “None of them is the truth”, un’installazione pittorica  che ha ricoperto l’intero spazio a lui dedicato nell’intento di “inghiottire” lo spettatore all’interno del lavoro stesso. Palosuo diventa artefice di una moderna figurazione che rivela come una tematica ricorrente possa risultare di assoluta attualità. Sull’evocazione della memoria e del ricordo, l’artista erge a protagonista dei dipinti la quotidianità, con toni contrapposti ma concordanti per evidenziare il positivo e il negativo dell’immagine, la sua presenza e il suo vuoto.

 

Informazioni tecniche

 

Titolo                                                                                                                                                                                                                   MEMORIA OBLITERATA

                                                                                HANNU PALOSUO

 

Date di apertura al pubblico                               15 marzo 2013 – 26 maggio 2013

 

Sede                                                                                                                                                                                                                        Museo Hendrick Christian Andersen

                                                                                della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di                           Roma

                                                                                Via Pasquale Stanislao Mancini 20,

                                                                                00196 Roma

 

Orario    Da martedì a venerdì h. 9.30- 18.30

  (ingresso fino alle 18)

 Sabato e domenica, 9.30 – 19.30

 (ingresso fino alle 19.00)

Chiuso lunedì e il 1° maggio.

 

Biglietto d’ingresso   gratuito

Info e prenotazioni     tel. 063129089

 www.museoandersen.beniculturali.it

(fonte: comunicato stampa)