L’Estate della Ico

Doppio appuntamento con la Stagione Sinfonica Estiva dell’Orchestra Tito Schipa a Lecce e Cisternino

Ricordando Gesualdo di Venosa e Beethoven. Sul podio Massimo Quarta

 

Continuano le serate della Stagione Sinfonica Estiva dell’Orchestra Tito Schipa di Lecce dedicate all’omaggio a Gesualdo da Venosa e all’integrale delle sinfonie di Beethoven, tutte con Massimo Quarta a dirigere sul podio.

Questa settimana, un doppio appuntamento previsto venerdì 12 luglio, al Cortile dei Celestini di Lecce, alle ore 21.30, e sabato 13, al Teatro Paolo Grassi di Cisternino, alle ore 21.

 

Il programma musicale, messo a punto dal direttore artistico Ivan Fedele, prevede l’esecuzione di due madrigali di Gesualdo. Il primo tratto dal Sesto libro s’intitola Luci serene e chiare, trascritto per l’occasione dal trentatreenne compositore iraniano Mehdi Khayami, che si è trasferito in Italia per perfezionarsi negli studi, mentre il secondo, tratto dal Quarto Libro, è Sparge la morte, nella trascrizione di Paride Galeone, classe 1983, originario di Grottaglie.

Per l’integrale delle sinfonie di Beethoven, invece, verrà proposta la Sinfonia n. 2 in re magg. Op. 36 e la Sinfonia n. 6 “Pastorale” in fa magg. Op. 68.

La n. 2 è la prima delle sinfonie di Beethoven a manifestare il carattere eroico che diverrà predominante nelle successive. Inoltre, nel primo movimento si può intuire un’anticipazione di quello che poi sarà il tema principale della più celebre Nona. La curiosità è che, mentre l’opera che scriveva è pervasa di serenità e umorismo, Beethoven stava vivendo – siamo fra il 1800 e il 1803 – il periodo più cupo e malinconico della sua vita, a causa del manifestarsi della sordità che lo avrebbe portato ad abbandonare la carriera concertistica e della delusione sentimentale seguita al rifiuto della contessina Giulietta Guicciardi.

La n. 6, meglio nota come “Pastorale”, fu eseguita per la prima volta il 22 dicembre 1808 a Vienna ed è fortemente influenzata dal fatto che, in quel periodo, Beethoven passasse molto del suo tempo in campagna. Per evitare però che si pensasse che i temi dell’opera fossero meramente descrittivi, al sottotitolo Beethoven aggiunse di suo pugno “più espressione del sentimento che pittura”, come a dire che l’ispirazione bucolica fu soprattutto un fatto spirituale.     

I biglietti del concerto di Lecce saranno venduti a 10 euro (ridotto 8 euro) in prevendita al Castello Carlo V e la sera dei concerti alla biglietteria sul posto dalle ore 20. Info: 0832.246517.   

(fonte: comunicato stampa)