Arte, musica e spettacolo nel cuore di Taranto

Mercoledì 21 agosto 2013 a Taranto

L’isola che vogliamo

Proseguono gli appuntamenti de “L’isola che vogliamo” nel borgo antico di Taranto organizzata dall’Associazione culturale Terra e diretta da Fabrizio Iurlano.  Partita lo scorso 31 luglio, dopo la prima serata agostana ritorna mercoledì 21 agosto con un nuovo evento da vivere “senza bussola e orologio” per perdersi nei meandri dell’Isola antica di Taranto.

Una bella iniziativa che riesce a far puntare i riflettori sul dedalo di vie del centro storico tarantino per farne riscoprire gli aspetti più affascinanti e suggestivi. Un lungo racconto sulla contemporaneità di Taranto di oggi ma anche sul resto del mondo, attraverso la musica, il teatro, l’arte di strada, i dibattiti culturali. L’intento è rilanciare il capoluogo jonico, un tempo capitale della Magna Grecia, in chiave turistica, culturale ed enogastronomica spiegano gli organizzatori: prima ancora che per le sue vertenze Taranto meriterebbe attenzione per il suo patrimonio storico, architettonico, monumentale ed enogastronomico, tra i più rilevanti in Puglia ed in Italia. Oggi il progetto è sostenuto con forza e convinzione dall’Assessorato alle risorse Agroalimentari della Regione Puglia e da Pugliapromozione.

“Siamo partiti dalla storia e dalla tradizione e abbiamo evitato che l’isola antica di Taranto diventasse un luogo fuori dal tempo, cristallizzato in una storia che non cambia mai – dicono gli organizzatori dell’Associazione Culturale Terra, – per questo gli ultimi due mercoledì della rassegna proveranno a proiettarci all’esterno, sprovincializzando dibattiti e soluzioni possibili”.
E ora uno sguardo al programma di mercoledì 21 agosto i consueti spazi dedicati all’enogastronomia con le postazioni di Pensilina Liberty e di Piazza Castello animata dai laboratori delle Masserie Didattiche della Regione Puglia.
La musica sarà invece questa settimana di ispirazione rock e folk con i concerti rock in tutte le postazioni ufficiali dell’Isola che vogliamo (Piazza Costantino, Via Duomo Pavino Bistrò, Piazzetta Delli Ponti Cibo per la Mente, Piazza Duomo, Cantiere Maggese, Largo San Gaetano, Palazzo Galeota) e il laboratorio di espressione musicale su vinile della Vinyl Zone Evolution di Arco San Giovanni mentre in Piazza Castello ci saranno i Tamburellisti di Otranto. “Offriamo mille buone e diverse ragioni per venire a visitare la città antica di Taranto – dice Fabrizio Iurlano, direttore artistico della rassegna – ed è per questa ragione che ci sforziamo ogni mercoledì di fornire spunti di riflessioni differenti negli scenari di sempre a noi cari”.
E una menzione speciale questa settimana va alla rassegna culturale curata da Pasquale Vadalà, con due appuntamenti di particolare interesse inseriti nel cartellone “Hard Times: tempi difficili”.
Alle 19.00 nell’antica Chiesa dell’ex Convento di San Francesco in Via Duomo, tecnici dell’ARPA Puglia, ricercatori ed esperti di mercato animeranno un mini convegno su ILVA, ciclo produttivo, criticità e mercato internazionale dell’acciaio. Ospiti d’eccezione Mario Galli e Cosimo Natoli della GM Consulenza, società milanese punti di riferimento per le aziende italiane nell’ambito delle analisi, previsioni e scenari sui mercati internazionali delle materie prime.
Alle 21, la rassegna culturale de L’Isola che vogliamo ospiterà don Paolo Farinella già autore del profetico “Habemus Papam” da cui Nanni Moretti ha tratto il celebre film omonimo. Il prete biblista, saggista e scrittore, che vive e opera nel cuore antico di Genova, presenterà nell’isola antica di Taranto il suo ultimo libro “Cristo non abita più qui”.

Alle 22, Ilaria Cinieri, psicologa – psicopolitica, presenta la figura di Hannah Arendt e di Simone Weil, attraverso il testo di Enza Piccolo, “4 donne e la storia” (ed. Il Raggio Verde, 2011). L’incontro alla presenza dell’autrice sarà incentrato sul rapporto controverso fra le donne ed il mondo contemporaneo. Alle 23, ancora Simone Weil, nel “Manifesto per la soppressione dei partiti politici”, formidabile saggio di grande attualità (Castelvecchi, 2008). Introducono all’opera Mario Pennuzzi e la giornalista Lucia Pulpo.

Infine, nell’ex chiostro, oggi atrio dell’Università, spazio alla street art. Nocci e la sua crew daranno corpo a visioni e tecniche postmoderne, tratto distintivo dei “graffitari” dedicato a Lucio Dione e il programma di visite guidate al Castello Aragonese, al Museo Diocesano MUDI, alla Chiesa di San Domenico, alla Casa di Sant’Egidio, a Palazzo Arcivescovile, all’Osservatorio Metereologico Ferrajolo e tra i vicoli, le postierle e i palazzi nobiliari del borgo antico.

red. Arte e Luoghi