Una giornata per d’Annunzio

 

 

Il 28 novembre 2012 una giornata di studio e un concerto

Al Museo di Casa Martelli per celebrare centocinquantenario della nascita del Vate

 

Una data, il 28 novembre, per celebrare il centocinquantenario della nascita di Gabriele d’Annunzio (Pescara, 12 marzo 1863-Gar­done Riviera, 1 marzo 1938). Dove? Ma al Museo di Casa Martelli (via Zannetti 8, Firenze con una giornata di studio e un concerto.

Alle 16, dopo le introduzioni del Soprintendente Cristina Acidini, del Direttore dei Casa Martelli, Monica Bietti, e del Vice presidente dell’Ente Cassa di Risparmio, Pierluigi Rossi Ferrini, promotore e sostenitore dell’iniziativa, si susseguiranno gli interventi di Carlo Sisi (Consigliere dell’Ente Cassa di Risparmio), di Claudio Paolini (Sprintendenza Beni Architettonici) che parlerà de “La Capponcina: un arredo in forma di romanzo”; di Marco Marchi (Università di Firenze) che tratterà de “Lo sguardo e i simboli. Con d’Annunzio alla Capponcina”; quindi lo storico dell’arte Andrea Baldinotti parlerà su “Gabriele d’Annunzio, Camillo Biondi, la Manifattura di Signa. Da un epistolario inedito”; a seguire Simona Costa (Università di Roma Tre) chiuderà gli interventi parlando de “Il mago della Capponcina: tra parola e musica, verso un’arte totale”.

Alle 20.45, prenderà il via la seconda parte della giornata, con un concerto – al pianoforte Daniela Costa  e Silvia Regazzo mezzosoprano- chevedrà l’esecuzione di alcune romanze di Francesco Paolo Tosti (1846-1915) su liriche di Gabriele d’Annunzio, fra le quali Visïone!… e le Quattro canzoni d’Amaranta, e di Reynaldo Hahn (1875-1947) con testi selezionati, fra gli altri, da Les feuilles blessées. La prima melo­dia, Visïone!…, dà il titolo al concerto e comprende il momento più creativo del giovane Tosti; alla sua collaborazione con d’Annunzio, sviluppatasi prima (1880-1892) e a conclusione dei fecondi anni fio­rentini (1906), si deve la fama europea del musicista quale autore di romanze, fra cui le Quattro canzoni d’Amaranta, e di canzoni napoletane.

L’iniziativa è a ingresso libero, fino a esaurimento dei posti disponibili.

red. Arte e Luoghi