“Caruso” su Mercurio

 

Al tenore partenopeo è dedicato un cratere su Mercurio

 Mercurio pianeta delle star

di Antonietta Fulvio

 

Che fosse un astro del bel canto non v’è dubbio, ma dallo scorso 16 dicembre (ore 10.14,) il grande tenore partenopeo Enrico Caruso  (1873-1921) dà il nome ad un cratere su Mercurio.

Un riconoscimento del suo grandioso talento a colui che ha cantato con successo nei maggiori teatri lirici d’Europa e delle Americhe, arriva dunque anche dal mondo della scienza grazie all’impegno dal giovane astrofisico italiano Mario D’Amore, collaboratore della missione Nasa attualmente su Mercurio e ricercatore a Berlino presso il DLR (Deutsches Zentrum fuer Luft- und Raumfahrt e.V), l’agenzia spaziale tedesca che si occupa delle ricerche nel settore del volo spaziale.

 

Mercurio messaggero degli dei e sempre più tempio dei grandi nomi dell’Arte. Un custode delle Muse con i riconoscimenti che vede attribuiti ai suoi crateri i nomi dei personaggi del mondo dello spettacolo ma anche artisti, poeti, scrittori esploratori… Un elenco destinato ad essere lunghissimo. Doversoso citarne alcuni.

“Capote” da Truman Capote (1924-1984) autore americano che firmò tra l’altro il romanzo Colazione da Tiffany a “Barney” da Natalie Clifford Barney (1876-1972) a “Remarque” per l’autore tedesco Erich Maria Remarque (1898-1970) noto per aver descritto gli orrori della guerra dal punto di vista dei giovani soldati tedeschi nel suo romanzo “Niente di nuovo sul fronte occidentale”. Non mancano all’appello anche grandi protagonisti della musica con  Berlioz”  per ricordare il compositore francese Hector Berlioz (1803-1869)  conosciuto per le sue composizioni Symphonie fantastique e Grande Messe des morts. E ancora  “Calder” per lo scultore Alexander Calder (1898-1976) e tra le ultime nomination, lo scorso 22 novembre, danno il loro nome a un cratere su Mercurio il genio della pittura moderna Michelangelo Merisi da Caravaggio (1571-1610), lo scultore americano Savage (1892-1962), il pittore Ruysch (1664-1750) perfino il nome della nave  “Blossom Rupes” con la quale fu scoperto il Passaggio a Nord Ovest  tra il 1825-1827 .

E sempre sul pianeta Mercurio, nel gennaio 2008, la International Astronomical Union (IAU) aveva intitolato al leggendario John Lennon un cratere da impatto. Un modo per ricordare il talento straordinario del musicista inglese che contribuì a rendere i Beatles uno dei gruppi più famosi al mondo.

E dal rock alla lirica, il passo non è lontano anni luce. E scrutando il cielo, da oggi ci piacerà pensare a Mercurio non solo come al pianeta più vicino al Sole ma come quello che celebra i più grandi protagonisti dell’arte e le grandi star della musica. Come l’indimenticabile Caruso.

Per vedere il cratere basta andare all’indirizzo http://planetarynames.wr.usgs.gov/Feature/15189