Pasta madre day

 Il 31 maggio a Martano nella Masseria Capasa
                      
“Lavatu” in dono ai partecipanti
 
Arriva anche nel Salento il Pasta Madre Day.
Una giornata in cui in tutta Italia, nelle piazze,  nei mercati, nei ristoranti che scelgono di aderire all’iniziativa si celebra il nuovo modo di vivere il pane. Organizzata dall’Associazione TerramaraLab in collaborazione con Vulcanicamente la festa si terrà il 31 maggio a Masseria Capasa (Martano) a partire dalle ore 17.
Gli “spacciatori” di pasta madre fanno parte della Comunità del Cibo Pasta Madre nata nel 2010 da un’idea di Riccardo Astolfi che oggi fa dialogare appassionati, produttori, agricoltori, pizzaioli e panettieri d’Italia, tutti accomunati dall’amore per la panificazione.
Fornai, contadini ed esperti si confronteranno sul tema della sostenibilità dell’alimento principe della Dieta Mediterranea.
Di macine, di crusche, di pietre e di setacci si parlerà nel confronto aperto moderato dalla giornalista Cecilia Leo ma anche della qualità del grano e delle farine e della diffusione di buone pratiche per fare il pane: alla tavola del Pasta Madre Day del Salento  parteciperanno il dr. Francesco Carluccio (esperto biodinamica dei lieviti) dr. Gino Leonardo  De Mitri (storico della scienza)  Giuseppe De Carlo (Forno De Carlo di Poggiardo)  Donato Caroppo (panificio Caroppo)  Giuseppe Pellegrino (Azienda agricola Piccapane).

Si parte alle 17,00 con il laboratorio di impasti e panificazione con lievito madre per imparare come conservare e utilizzare “lu lavatu”, un processo di fermentazione quasi alchemico che racchiude tutta la magia del lento lievitare.
Alle 18.00 Racconti di pane, dialoghi e confronti aperti tra i partecipanti.
Alle 20.00 Degustazione con i prodotti del forno a pietra e i formaggi prodotti nel caseificio di Masseria Capasa e della “sceblasti”, il pane condito tipico della Grecìa Salentina, servita calda dal forno mobile di Giovanni Pellegrino.
Alle 20.30 Letture, proiezioni e musica con:
–         “Storie Terragne” di e con Maira e Gianluca.
–         “Pe Nu Tummenu De Ranu” Antonio e Pietro De Carlo interpretano alcuni brani tratti da “Canti de l’autra vita-Capitano Black” di De Dominicis
La tradizione vuole che la pasta madre venisse conservata dai fornai e poi divisa tra le famiglie che ogni settimana preparavano in casa il pane. La Pasta Madre non si può comprare ma solo regalare. Ecco perché a Masseria Capasa ogni partecipante alla festa di sabato riceverà in dono un panetto di “lavatu”, per condividere bontà e valore di comunità.
La festa è aperta a tutti gli uomini, le donne e i bambini di buon pane.

(fonte: comunicato stampa)