La Calandra di scena al Paisiello

Teatro a 99 centesimi. Al Paisiello di Lecce domenica 15 febbraio 2015

“Meglio sepolto che vivo”. 

Da un immaginario paesino sperduto del Salento, un tragicomico viaggio a suon di blues in compagnia di un morto e dei suoi becchini fra strade di campagna che paiono un labirinto: domenica 15 febbraio (ore 18.30 – ingresso 99 centesimi) sul palco del Teatro Paisiello di Lecce con lo spettacolo “Meglio sepolto che vivo” della Compagnia Teatrale Calandra, prende il via la settima edizione della rassegna Teatro a 99 Centesimi organizzata dal Comune di Lecce con la direzione artistica di Carla Guido.

Il regista Giuseppe Miggiano gioca nel prendere per mano i macabri colori a olio dello scrittore Joël Egloff, in uno spettacolo che aggiunge un colorato e comico noir al già ricco repertorio della Compagnia Calandra. La notte nera si trasforma in un garbuglio dove perdersi con umorismo e le intermittenze della morte diventano il metronomo che batte i tempi del tragico e del buffonesco. Nello stesso tempo, con leggerezza. Musicato, con note blues cantate dal vivo dagli stessi attori e composte da Federico Della Ducata, con la regia di Giuseppe Miggiano, “Meglio sepolto che vivo” è uno spettacolo di narrazione a più voci, una sorta di grottesco road movie fra le strade del Salento raccontato coralmente da un gruppo di cantastorie che, nello stesso tempo, canzonano e condividono le disavventure degli esilaranti personaggi. Una commedia intrisa di umorismo nero che ironizza con allegria su un viaggio rocambolesco ambientato in un Salento quasi fiabesco e quindi, come spesso accade, molto più reale di quanto appaia. In un grigio paesello della campagna salentina, di un’estate di non si sa quando, non accade nulla. Proprio nulla. Fra la piazza della Chiesa e quella del Comune c’è un poco di tutto, poche persone, pochi bar, pochi ozi, pochi negozi. Proprio poco. Una noia mortale, anzi neanche quella. Perché a Scogliano, o Scoglianò qual dir si voglia, non si muore neanche più. E l’unica agenzia funebre del paese, la Cazzato & figlio, muore anch’essa d’inedia. Uccio, una vita passata a fare il becchino, e il nuovo assunto Pippi, tornato da poco da Milano, sono gli unici dipendenti. Entrambi non riescono neanche ad ammazzare il tempo, presi dal nulla. Tutto è sospeso ad un filo che non esiste. E allora anche mangiare una gomma da masticare trovata per caso nel carro funebre, o esibire un paio di occhiali arancioni, o pettinare un’anziana ma arzilla signora che nonostante tutto si ostina a non morire, possono diventare l’unico diversivo. All’improvviso, però, accade che qualcuno muore davvero e tutto inaspettatamente si rianima. Si rispolverano gli abiti e gli arnesi del mestiere, una vecchia bara in saldo, si organizza il corteo funebre ma, soprattutto, ci si prepara al viaggio per trasportare la cara salma al cimitero nel quale avverrà la sepoltura. Uccio e Pippi si mettono alla guida di uno sgangherato carro funebre e partono, diretti alla meta. Ma fatti solo pochi chilometri l’avventura di due sprovveduti becchini e di un cadavere, sperduti nelle labirintiche strade della campagna salentina, ha inizio. Perché la grottesca natura delle loro vite permane e rallenta tutto, anche la nebbia. Che non fa vedere a Pippi la strada che porta al cimitero, né il corteo di personaggi strambi al seguito di non si sa che cosa. Dove mai andranno a finire di notte, senza mappa, né cartelli stradali, né indicazioni, perduti nel luna park buio fatto di pece?

 

Dopo “Meglio sepolto che vivo”, Teatro a 99 centesimi proseguirà con “Napoli ed Eduardo, tra poesia e dolci melodie”, spettacolo teatrale musicale di e con Pino Ingrosso e con Nando di Modugno alla chitarra classica e l’attrice Antonella Sciocchetti (28 febbraio), “Voccaverta, la vera storia di San Giuseppe da Copertino” una commedia scritta da Francesco Niccolini, prodotta dalla Compagnia Thalassia in coproduzione con il Festival Memoria Minerale – Mesagne, con Fabrizio Saccomanno e Fabrizio Pugliese (5 marzo), “Cherchez la femme” con Emanuela Gabrieli, Carla Petrachi, Maria Rosaria Ponzetta e Alessandra Crocco (28 marzo), “Matteo Diciannove Quattordici” con Fabio Vasco (31 marzo), “La serva padrona” a cura dell’associazione Aretè (23 maggio).

 

La stagione teatrale del Teatro Paisiello, in collaborazione con Teatro Pubblico Pugliese, oltre alla a Teatro a 99 centesimi, ospita anche una rassegna dedicata alla prosa con nove spettacoli (tra gli ospiti Emma Dante, Mario Perrotta e il cast di Dignità autonome di prostituzione che torna a Lecce per il terzo anno consecutivo) e una di improvvisazione teatrale a cura di Improvvisart. Fuori abbonamento l’installazione 12Parole 7pentimenti della Officina Orsi a cura di Rubidori Manshaft al Castello Carlo V e Eva non è ancora nata del magistrato Salvatore Cosentino, spettacolo di teatro-canzone dedicato alla condizione femminile nella società odierna con sfumature polemiche e delicate.

(fonte: comunicato stampa)

Info e prevendite

Castello Carlo V 

via XXV Luglio, Lecce

0832.246517 – teatropaisiello@gmail.com

www.comune.lecce.it