Incontri d’autore in Accademia

I Luoghi della parola/spazio recensione

CARO ULIVO TI SCRIVO

 di Chiara Bevilacqua

Il 4 marzo 2015, l’Accademia di Belle Arti di Lecce ha ospitato la presentazione del libro “Caro Ulivo ti Scrivo” della casa editrice Il Raggio Verde.

Il libro, primogenito della collana Storie e Natura, vede coinvolti otto personaggi di spicco del panorama culturale salentino, gli scrittori Lucia Accoto, Grazia Barba, Luigi Caricato, Pino de Luca, Antonio Errico, Giuseppe Pascali, Maria Pia Romano e l’artista Massimo Quarta che ha curato la copertina.

 

L’evento si è aperto con la musica del flauto traverso di Gianluca Milanese sulle note di L’Anno che Verrà di Lucio Dalla, del quale ricorreva l’anniversario della nascita.

La raffinata melodia e La suggestiva cornice del portico gotico dell’Accademia di Belle Arti hanno contribuito a creare quell’atmosfera d’intimità necessaria per partecipare con il giusto spirito all’evento.

Ad introdurre e coordinare la manifestazione Antonietta Fulvio, Art Editor de Il Raggio Verde che, insieme con Giusy Petracca Presidente della casa editrice, sta curando con dedizione il progetto della neonata collana.

Dopo le parole di benvenuto del prof. Antonio Basile, alcuni studenti dell’Accademia hanno letto brevi stralci presi dai racconti del libro.

Da questo momento iniziale si sono poi agganciati gli interventi successivi del prof. Alessandro Laporta, della storica dell’arte Marina Pizzarelli e della scrittrice Maria Grazia Anglano.

L’obbiettivo di questo libro, come di tutti i successivi in progetto per Storie e Natura, è quello di creare un legame forte tra letteratura, arte e territorio.

Le pagine di Caro Ulivo sono, infatti, un delicato omaggio ad un simbolo per noi tanto caro, emblema del Salento e punto di forza della nostra terra, il tutto arricchito dalla copertina del libro e dalle immagini che scandiscono i vari racconti, opera di Massimo Quarta.

L’artista ha voluto rappresentare una contemporanea Madre Terra monocola attorniata dalle radici dell’albero secolare. L’occhio è di forte suggestione, appare quasi come una lente, uno strumento mediatico, che sembra denunciare la massificazione del pensiero ed il distacco che purtroppo spesso viviamo con il nostro territorio.

In questo momento storico nel quale i nostri Ulivi, vittima della xylella fastidiosa, vengono decapitati, tagliati e la nostra storia viene sradicata albero dopo albero, questo libro non potrebbe essere più attuale, ricordando al lettore che l’unico modo per conservare la nostra identità è l’amore, la dedizione.

La casa editrice Il Raggio Verde aveva già in passato dedicato all’ulivo una pubblicazione, di taglio gastronomico, dal titolo “Dio Come ti Olio”. Dieci chef pugliesi si avvicendavano nello spiegare le proprietà dei tipi di olio prodotti nel nostro territorio, differenti a seconda della zona di coltivazione.

Da questo libro si è fatta sentire l’esigenza di vedere la natura da un diverso punto di vista più filosofico-letterario, così nasce la catena Storie e Natura, della quale “Caro Ulivo ti scrivo” è il capostipite.

Le storie che si susseguono, infatti, sono un flusso di pensieri ed emozioni in prosa e poesia, scandite tutte dalla presenza dell’Ulivo che, come un “caro amico” accompagna la penna di ognuno degli scrittori e giornalisti che hanno dato il proprio personale contributo al libro.

Come ci rivela Antonietta Fulvio: “Nessuno degli autori sapeva chi ci fosse nel libro, questo ha lasciato loro la libertà di esprimere pienamente la propria visione”. Così si susseguono le pagine in una sorta di dialogo con l’ulivo, intimo e dirompente allo stesso tempo, con l’obiettivo di “rendere omaggio alla letteratura ed al simbolo della nostra terra e di veicolare al contempo l’arte attraverso i libri”.

Tutte le pubblicazioni de Il Raggio Verde presentano, infatti, copertine ideate da artisti salentini, permettendo così una contaminazione tra arte e letteratura molto interessante.

La manifestazione, giunta al termine con i saluti di rito, ha segnato un altro momento importante per l’Accademia di Belle Arti di Lecce che si propone sempre più di patrocinare questi eventi di ampio respiro culturale.