La Notte Verde di Castiglione d’Otranto

Giovedì 27 e venerdì 28 agosto alle ore 19 nel Parco delle Rimembranze a Castiglione d’Otranto il “Preludio alla Notte Verde”. Sabato 29 agosto la quarta edizione della manifestazione

 Notte Verde – AgriCultura & Sviluppo Sostenibile.Tra gli ospiti il genetista Salvatore Ceccarelli

Presentata ieri la prima casa in calce canapa del Salento

Ritornare alla terra. Con amore, dedizione, cura. Tre parole che sono la chiave del futuro, un futuro che a Castiglione d’Otranto, frazione del Comune di Andrano (Lecce) è già arrivato grazie al lavoro dell’associazione Casa delle Agriculture “Tullia e Gino” che da anni promuove AgriCultura & Sviluppo Sostenibile. Un binomio possibile che accompagna e caratterizza la Notte Verde di Castiglione d’Otranto. La Notte Verde più importante del Sud Italia, sempre più fedele ai valori su cui si fonda e sempre più legata alla terra. “Non un evento come gli altri, ma ‘l’evento’ per chi ha a cuore il mondo dell’agricoltura organica, dell’eco-artigianato, della tutela del territorio e della biodiversità locale, della salute e dell’ambiente” – spiegano gli organizzatori che danno appuntamento sabato 29 agosto a Castiglione d’Otranto (Le), per la quarta edizione, ancora più intensa rispetto alle precedenti che hanno richiamato 20mila appassionati.

 

A fare la differenza è il percorso che sta alla base dell’appuntamento: non è infatti la festa di un giorno, ma una sorta di capodanno per la piccola comunità che da tempo pratica concretamente il ritorno collettivo alla terra, attraverso il recupero naturale dei campi incolti ceduti in comodato d’uso gratuito. Una comunità che ricordaTullia e Gino, tra i fondatori del biologico, e le buone pratiche da loro apprese che, in estrema sintesi, sono cura e attenzione per l’ambiente in cui viviamo. Coltivare la terra senza uso di pesticidi è segno d’amore per la Natura e per noi stessi. Perché poi quei pesticidi avvelenano la terra e finiscono poi nei nostri piatti. Ma la Notte Verde di Castiglione è anche attenzione alla bioarchitettura. Ieri sera nel primo dei due giorni di “Preludio alla Notte Verde”,  presso le aule sociali del Parco delle Rimembranze si è tenuto infatti il worhshop “Bioarchitettura, il futuro è già qui”, durante il quale è stata presentata la prima casa in calce canapa del Salento.

Il giornalista Gabriele De Giorgi ha moderato l’incontro che ha visto confrontarsi sul tema Rocco Botrugno (Casa delle Agriculture Tullia e Gino); Livio Ripamonti, esperto di costruzioni in calcecanapa  (Hempecosystems); i membri di Lua (Laboratorio urbano aperto)-Abitare i Paduli; Ezio Sanapo, artista; Massimo Crusi, presidente dell’Ordine degli Architetti di Lecce.

Un dibattito che ha visto ripercorrere l’esperienza dei rifugi biodegradabili realizzati dal Lua nel Parco dei Paduli, ed è servito a rilanciare “l’elogio del bianco”, vale a dire della calce, in tutti i suoi usi. Momento clou, la presentazione della prima casa in calcecanapa in costruzione nel Salento. Una sfida che si è fatta cantiere, a Supersano, in piazza Magli. È un frutto concreto, il primo in tema di bioedilizia, del progetto Notte Verde. L’idea, infatti, è nata durante l’edizione 2013, nel corso di un workshop realizzato da Assocanapa e Casa delle Agriculture Tullia e Gino. I lavori sono stati avviati agli inizi del mese di agosto 2015, dopo due anni di approfondimento e studi di fattibilità, condotti da Rocco Botrugno, tra i responsabili dell’associazione castiglionese, e dal proprietario Emilio Sanapo. L’abitazione inizia a prendere forma, con la sua ossatura in legno e il composto in calcecanapa, estesa su due livelli per una superficie totale di 120 metri quadrati. Una casa completamente naturale, ignifuga, non umida in grado di respirare avendo bisogno di un minore condizionamento dell’aria, ed eterna. La durata del biocomposto è, infatti, praticamente illimitata, poiché la calce mineralizza la canapa rendendola inattaccabile a batteri, muffe, insetti, roditori. L’utilizzo delle fibre naturali in architettura non è una pratica nuova, spesso in occasione di ristrutturazioni di edifici storici vengono ritrovati strati isolanti realizzati in materiali come paglia, cannicciato, e in particolare canapa che è un materiale biologicamente puro, resistente e inalterabile. Tantissimi gli esempi a riprova.  La utilizzavano già gli antichi egizi avvolgendo le mummie in teli di canapa per non farle attaccare da animaletti. O basta pensare agli idraulici che da sempre la utilizzano per prevenire le perdite d’acqua nelle giunture dei tubi.

Il biocomposto è classificato, poi, come resistente alla fiamma senza rilascio di fumi tossici o D-infiammabili, soddisfacendo la categoria A secondo la norma EN 13501-1. E questo senza l’aggiunta di elementi chimici. La resistenza al fuoco garantisce anche la stabilità, la tenuta e l’isolamento termico della casa in calcecanapa.

Stasera 28 agosto l’incontro verterà sulle alternative all’uso dei pesticidi, organizzato assieme al Csvs. Sabato 29 agosto, alle ore 19, piazza della Libertà, nell’ottica del confronto, principio fondante della Notte Verde,  dialoghi di apertura su “La terra bene comune”. Ospite d’eccezione è Salvatore Ceccarelli, genetista di fama mondiale,  ex docente all’Università di Perugia, da oltre trent’anni al fianco dei  piccoli agricoltori nei Paesi in via di sviluppo. È tra i grandi nomi che contribuiscono alla lotta per la conservazione della biodiversità, accanto a Vandana Shiva, Slow Food, Movimento per la Decrescita felice. Ceccarelli è colui che pratica la ricerca scientifica partecipata, coinvolgendo direttamente i contadini di Giordania, Siria, Iran, Egitto, Algeria, Eritrea, Etiopia, Yemen, per selezionare in maniera naturale le varietà più adatte ai singoli climi e suoli, in particolare per rispondere alla sfida del cambiamento climatico e per combattere la piaga della fame. La sua esperienza è alla base del “miglioramento genetico evolutivo”, connesso con il “miglioramento genetico partecipativo” raccomandato dall’Onu: è una strategia sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale e serve a produrre dalle mani degli agricoltori e non in laboratorio il cibo per la popolazione futura.

Dopo i saluti del sindaco di Andrano, Mario Accoto, con lui dialogano Giovanni Girolomoni, presidente onorario della Notte Verde 2015 e a capo della cooperativa marchigiana Gino Girolomoni, pioniera del biologico italiano, e Nicola Grasso, docente di diritto costituzionale dell’Università del Salento.

Al termine dei dialoghi, l’intero centro storico di Castiglione prenderà ad animarsi. La strada maestra della biodiversità è dedicata al recupero delle specie autoctone, cerealicole in particolare, dalla fase della semina a quella della molitura fino alla produzione di farine e pane con quattro maestri panificatori, il loro lievito madre e la loro sensibilità. Lì trovano spazio, inoltre, le esposizioni delle locali varietà locali orticole e leguminose, anche grazie alla presenza della cooperativa di comunità di Zollino.

La strada della vita è dedicata all’incredibile mondo delle api ed è allestita dall’Associazione regionale apicoltori pugliesi. Grazie ad Assocanapa, torna ad esserci la via della canapa, con angoli dedicati a bioedilizia, tessitura, alimentazione. Il Parco regionale Otranto- S.M. di Leuca cura i laboratori del Sac assieme alle aziende che ne fanno parte e a Salento km0. Un intero percorso è incentrato sulla consapevolezza della lettura delle etichette, a cura del Centro Studi Sergio De Risio.

Fiore all’occhiello di questa edizione è la via delle interazioni culinarie: il Salento incontra i piatti mediorientali e africani attraverso lo show cooking di cinque cuochi, tutti migranti ospiti del centro per richiedenti asilo Antica Masseria del Monte di Castiglione. Provengono da Palestina, Pakistan, Iraq, Nigeria e Bangladesh.

Il Centro servizi volontariato Salento, invece, è l’anima della via partigiana, con le esperienze di attivismo più importanti del territorio salentino. Nella corte del paesaggio, protagonista è l’elogio del bianco, una ricerca sulla calce e i suoi usi, a cura di Ezio Sanapo.

Lo scambio dei prodotti agricoli è al centro del Mercato comune dei frutti minori, mentre la maestria degli artigiani locali popola la strada dell’artigianato.

Presso le aule sociali, è allestita l’agorà di Casa delle Agriculture Tullia e Gino, motore della Notte Verde. In quel luogo conviviale e di ristoro sono ospitati anche i ragazzi autistici della struttura Zoe della cooperativa L’Adelfia, con i frutti del loro orto sinergico e curativo. Nel borgo, inoltre, i ristoratori propongono per l’occasione menù con prodotti biologici locali.

La Notte Verde è, infinte, anche arte, rigorosamente sostenibile. Punta di diamante il concerto di Stu Larsen, cantautore australiano, qui per la sua unica data in Puglia. Dopo aver suonato in tutto il mondo negli ultimi sette anni con l’amico Mike Rosemberg (l’ormai leggenda Passenger), presenta il suo album Vagabond, registrato a Sydney assieme ad altri musicisti, tra cui lo stesso Passenger, Tim Hart dei Boy&Bear e un quartetto d’archi e banjo.

Il miracolo è questione di allenamento è la performance corale realizzata con gli abitanti di Castiglione e i migranti del centro richiedenti asilo: canterano insieme il “risveglio” di una comunità e la proposta di un nuovo modello di vita in comune. E’ a cura di Luigi Coppola, con la direzione musicale di Luigi Botrugno e in collaborazione con Alberto Piccinni. 

I vicoli del centro sono, inoltre, animati da Officine Cittadine con la loro animazione ludica sull’agricoltura globalizzata; La corsa più lunga del mondo della compagnia teatrale “Semintesta Frascati”; il contrabbasso di Angelo Urso; il menestrello P40; l’Immersive Collective, ensamble performativo di arti audiovisive con F. Rifuggio, A. Raeli e G. Carluccio; la La natura in sé di Gianluca Contaldo; Ali, petali e Farfalle di Carla Congedo; le luci riciclate di Lucio “Archimede” Mastria; Adotta un monumento, mostra che racchiude l’esperienza fatta dalle scuole di Castiglione.

Una novità assoluta di quest’anno: alla Notte Verde si può arrivare in bicicletta, lungo percorsi rurali illuminati in maniera sostenibile, grazie all’associazione Città Fertile. È una dichiarazione d’amore per la mobilità alternativa la ciclovia temporanea notturna che collegherà Castiglione ad Andrano, illuminata da fonti alternative di energia e attraversata da segnaletica temporanea. L’intervento è promosso dal percorso di rigenerazione territoriale «ODSA – i paesi e la vita ciclica». Sono previste due corse ciclobus, con partenza dal Castello di Andrano alle ore 20 e 21 e ritorno dal bicipark di Castiglione alle ore 24 e 01:00. 

Per permettere anche agli abitanti dei paesi limitrofi di raggiungere la ciclovia, saranno disponibili altri ciclobus con partenza da Spongano, Vignacastrisi, Diso e le Marine di Andrano e Marittima, grazie al supporto del CicloClub di Spongano, Mo.Bici, Espero e Mtb di Tricase (info: 3287345384).

 

 

 

 

 

Il progetto Notte Verde

Il progetto Notte Verde è ideato dal Comitato omonimo, che racchiude le esperienze più vive e dinamiche del tessuto associazionistico di Castiglione: Casa delle AgricUlture Tullia e Gino, che si occupa del coordinamento; Auser; Knidè; Cavalieri del Salento; Cooperativa Ulisside.

Partner dell’iniziativa:  Comune di Andrano, Parco Regionale Otranto- S.M. di Leuca- Bosco di Tricase, Csvs, Fondazione Girolomoni, Assocanapa, South Hemp Tecno, Salento Km0, Arap,  PresenteèFuturo, Città Fertile, Ciclofesta, Odsa, Banca dei semi salentina, Sac Porta d’Oriente, Sunergy.

red. Arte e Luoghi