Contaminazioni Contemporanee a Savoca

 Dal’11 al 22 novembre 2015 nel Convento dei Frati Cappuccini a Savoca (Me)

Savoca Città degli Artisti 2015

Si svolge nel Convento dei Frati Cappuccini di Savoca,  il primo simposio d’arte contemporanea che dà inizio al progetto di valorizzazione “Savoca città degli artisti, Contaminazioni Contemporanee” per l’allestimento e l’adeguamento tecnologico del Calvario e degli spazi esterni di pertinenza per la realizzazione del M.A.C.S. Museo d’arte Contemporanea di Savoca.  
    Dall’ 11 novembre, per due settimane, sei artisti italiani di rilievo internazionale, provenienti da più aree culturali, artistiche e geografiche,  si incontrano a Savoca con l’intento di  creare arte, diffondere cultura e scambiare usi, tradizioni, esperienze e conoscenze con i cittadini;  complice il territorio, tra i più affascinanti e suggestivi, non a caso uno dei borghi più belli d’Italia.  

    Il simposio nasce da un finanziamento Po.Fesr 2007/2013, Assessorato dei Beni Culturali dell’identità siciliana – Regione Sicilia,  con la voltontà dell’Amministrazione locale, insieme alla direzione artistica dell’Ass. Culturale ArteAlta,  di valorizzare uno dei luoghi simbolo di Savoca: il Convento dei Frati Cappuccini che, con la nuova gestione dell’Ass. San Damiano, si conferma essere polo di accoglienza e di scambi culturali con l’intento di restituire alla struttura l’originale dimensione architettonica e spirituale.
    Dal soggiorno dei sei artisti  ne scaturisce così la realizzazione di opere che hanno come tema conduttore le “Architetture d’identità”.  Gli artisti selezionati sono:  Enrico Benetta, Antonia Ciampi, Giulio Valerio Cerbella, Michele Stallo, Ramon Hamidi e Daniele Piscopo. In queste due settimane si alternano, ognuno con la propria arte e la propria esperienza professionale, accogliendo nel loro atelier estemporaneo, i cittadini, gli studenti, gli artisti locali, i media e le istituzioni. Questa esperienza terminerà con una mostra di tutte le opere  realizzate che saranno donate dagli artisti al Comune di Savoca per il costituendo Museo di Arte Contemporanea.
    Le Contaminazioni Contemporanee sono la chiave del simposio, gli artisti selezionati non a caso sono di diverse estrazioni artistico/culturali : per la scultura dall’Umbria è arrivato Giulio Valerio Cerbella, con la sua esperienza ebanistica, trasformerà un tronco di Pino Antico in una sinuosa Dea, dai colori inconfondibili di lava e fuoco,  e dal nome “Mediterranea”. Tratti minuziosi per la pittura Metacubista di Ramon Hamidi, palermitano di origine persiana che nel dipinto si ispira alla sua personale storia, dove le culture si mescolano in un grido di pace e fratellanza. Mentre il fotografo, Michele Stallo dalla Puglia,  percorre le strade del borgo per catturare nei suoi scatti la storia attraverso tratti antropologici e architettonici. Poi sarà la volta di Enrico Benetta dal Veneto, nei suoi quadri-sculture il fascino delle lettere dell’alfabeto costrette al silenzio: Le lettere mute, avvolte nella garza come le Mummie; metafore culturali anche per Antonia Ciampi  che, con le sue istallazioni, pone l’interesse sulle parole, il tempo, lo spazio, con una ricerca nel territorio affronta i temi contemporanei delle relazioni umane. Una particolare attenzione suscita il giovane artista Daniele Piscopo, da Varese ma con origini beneventane, la cui creatività artistica spazia dalla pittura alla musica operistica. Cercherà di coniugare le due arti nei suoi quadri, con una singolare interpretazione dei personaggi di opere liriche.
Nella giornata di martedì 17 novembre, alle ore 9,30, presso la Chiesa del Convento dei Frati Cappuccini,  si terrà la Conferenza Stampa di presentazione con la partecipazione delle Autorità Comunali, dell’Arch. Eleonora Cacopardo e degli Artisti. Sono invitati a partecipare tutti i cittadini, la stampa e gli artisti locali.

(fonte: comunicato stampa)


 

Note biografiche degli artisti
Enrico Benetta nasce e vive a Montebelluna (Tv) Diplomato nel 2001 in Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, inizia il proprio percorso artistico nell’arte contemporanea. Nel 2002 partecipa ad un master in comunicazione presso la struttura “INAREA, identity and design network”, nella sede principale di Roma: esperienza che si traduce in una concreta collaborazione artistico-professionale. Il lavoro di Benetta è caratterizzato da un linguaggio che si muove su diversi registri stilistici, mirabilmente fusi dalla forte personalità dell’artista, traboccante di desiderio di comunicare, in cui si fondono insieme fonti culturali lontane tra di loro. La sua opera è rivolta ad un pubblico vasto ed eterogeneo, dove ciascuno, in base alla propria sensibilità artistica, letteraria e affettiva, può trarre godimento dalla fruizione dell’opera. Tratto distintivo delle sue opere, siano esse tele o installazioni, è il carattere di stampa per eccellenza, il Bodoni, divenuto la cifra stilistica dell’artista, base per la creazione di un’originale e casuale “trama” visiva. È come se la lettera per Benetta non fosse l’elemento primario della parola, ma vada contemplata in sé, come pensiero costitutivo dell’opera stessa. Le lettere infatti cadono dalle pagine creando nuove storie, nuove avventure che l’immaginazione dello spettatore rielabora e conclude, dando ogni volta un diverso significato all’opera. L’acciaio corten, materiale naturale usato per le sculture, trasmette alle opere quella patina di passato che evoca in pieno il fascino dei grandi volumi di storie.  Lavora con importanti gallerie come Galleria Russo di Roma e Galleria Tornabuoni di Firenze. www.enricobenetta.com

Giulio Valerio Cerbella nasce a Perugia dove si diploma all’ Istituto Stat. D’Arte “B. Di Betto” .
Si qualifica “Esperto nel Restauro del Manufatto Ligneo” presso la Master School 2000 (PG).
Frequenta una Stage tenuto dal Maestro Roberto Saccuman presso l’omonima ditta, P.S. Giovanni.
Partecipa al restauro del Coro Ligneo della Cattedrale di Todi, direzione Sabrina Montosi (restauratrice).
E’ socio dell’ “Associazione Europea Scultori Lignei e Tornitori d’Arte – Olympus”. Molte le mostre e fiere internazionali dedicate al legno a cui partecipa. http://www.giuliovaleriocerbella.it/

Antonia Ciampi  nasce  a Bologna dove, ancora adolescente, si appassiona al canto e alla danza, studiando a fondo Gospel, Spiritual e Blues, poi danza classica con tecnica Royal Academy di Londra, e danza contemporanea, con tecnica Ghram-Cunningham. A partire dal 1980, si dedica all’apprendimento di tecniche di pittura su vetro e su stoffa, fino a creare una propria tecnica che viene divulgata in alcuni fascicoli di settore editi dalla Fabbri Editori. Aderisce a Bologna dal 1984 ad una società cooperativa artigianale denominata Giallo Oro, di cui sarà da subito Vice Presidente, e poi Presidente, che ha il compito di promuovere attività legate all’Artigianato Artistico, con una maggioranza di associati nel settore orafo. Alla guida di Giallo Oro, cura nel 1986, 1987 e 1988 mostre in costume per promuovere diverse attività dell’artigianato artistico, con particolare attenzione e cura per l’esposizione e gli allestimenti. Nel 1992 viene selezionata alla mostra che celebra a New York i 500 anni della scoperta dell’America organizzata dall’ICE, che espone il meglio della produzione italiana di design e di artigianato artistico. Dal 1984 collabora con Franca Piazzi, una famosa designer e produttrice di argenteria e gioielli, che le affida la guida di un negozio di gioielli in cui disegnerà e realizzerà diverse collezioni e pezzi unici su commissione.   Dal 1986 al 1995 conduce l’attività di pittura decorativa in uno studio aperto al pubblico, dove si specializza in pittura su vetro. Proprio da questa passione, nasce il desiderio di un completamento naturale nel campo delle arti visive: l’incontro con Concetto Pozzati e la sua scuola di pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna, segna la svolta.  Consegue il diploma in Pittura nel 1990 ed è subito selezionata, nell’ambito della Biennale Giovani, per partecipare a “Europe d’Art – Rencontre Européenne des Jeunes Artistes”, presso il Musée Taire a Niort, in Francia. Fonda nello stesso anno il Gruppo “Free”, con la missione di far interagire liberamente pittura, musica, danza e fotografia: l’intento è proprio di mettersi alla prova, ricucendo sotto forma di laboratorio gli universi in cui sente di riconoscersi profondamente. Questo approccio la porterà ad impegnarsi sia come artista, sia come testimone/organizzatrice/educatrice. Dal 1991, infatti, è impegnata nell’insegnamento in diverse Accademie: Bologna, Venezia, Roma, Palermo, Lecce, Sassari e Carrara: un pellegrinaggio per la Penisola, che inciderà non poco sull’attività artistica vera e propria. In questo campo, viene selezionata nel ’91 per la mostra “Art of living”, organizzata dall’Istituto per il Commercio con l’estero a New York, in occasione delle celebrazioni del Quinto Centenario della scoperta di Cristoforo Colombo. Realizza nel ’92 con il Professor Dallari, alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna, il primo Laboratorio didattico di Pedagogia applicata all’Arte. Dello stesso anno, un’esperienza – che si protrarrà per i sei successivi – a fianco del Direttore Musicale del Festival di Spoleto, dove prenderà parte a due collettive, a seguito delle quali, una sua opera sarà collocata nella Collezione Permanente della Galleria d’Arte Moderna. Dal 1994 prende parte come Direttore Artistico all’organizzazione di eventi, come “Libertechné”, “Ultrasegno”, “Il Giardino degli Inganni”, “Figurazione” e “InNaturalmente”, rassegna-evento, che vede la partecipazione di cinquantaquattro protagonisti della cultura internazionale, invitati a confrontarsi con arte, musica, letteratura, danza, cinema e design. “Segnali d’amore”, nel ’98, è la personale che, nella grande cornice di Villa Fidelia, a Spello, le viene tributata dalla Provincia di Perugia. Seguirà, due anni più tardi, la prima rassegna antologica “Sign at Stake”, allestita alla New York University. In quella occasione, le verrà consegnato, a New York, un premio speciale alla carriera, dal Presidente della Repubblica Italiana. Partecipa alla XIV Quadriennale di Roma, nel 2004 e,  sempre nello stesso anno, prende parte ai lavori del Simposio Internazionale “Signum Universalis” di Peuerbach in Austria. Nel 2011 vince il Premio Internazionale Limen Arte nella sezione artisti italiani. Dal dicembre 2013 a giugno 21014 ha tenuto la sua mostra personale “Archivio dei Sogni” presso la Casina delle Civette, nei Musei di Villa Torlonia, Roma, dove alcune opere rimarranno nella collezione permanente del museo.    In parallelo, rispetto agli appuntamenti dell’attività artistica e dell’insegnamento, va considerato il lavoro di ricerca, in particolare nel campo della scoperta/riscoperta del colore. Sulla cromatologia, appunto, ha tenuto conferenze e lezioni presso diverse facoltà e master universitari e consulenze professionali ad imprese e istituzioni. Dal 2000, infine, ha sperimentato una propria metodologia di apprendimento, destinata all’infanzia con disagi motori e psicologici, creando: “Nuovi laboratori: colore, gesto, musica visiva”: una modalità di interazione che, attraverso il coinvolgimento, facilita il recupero dei diversamente abili. http://www.antoniaciampi.com/

Ramon Hamidi Nasce a Palermo nel 1986, dal nome si percepisce l’origine medio orientale. Di padre persiano e madre palermitana, vive appena  ventenne la necessità della creazione, il dolore per la precoce morte del padre, il disagio emotivo e la fragilità di un profondo smarrimento esistenziale. Nel 2007 fonda il movimento artistico Metacubismo,  rendendosi  testimone eccellente della vita e del mondo in cui oggi viviamo.  Analizza la decadenza dell’uomo e dei suoi valori, il consumismo di quella parte del mondo tecnologicamente più avanzata  che  invece dovrebbe appartenergli.  In pochissimi anni con assidua partecipazione agli eventi artistici riesce ad imporsi negli scenari nazionali ed internazionali esponendo sin da  giovanissimo in due Biennali di Venezia  ed in  diverse mostre collettive e personali sia in Italia che all’estero.

Daniele Piscopo Nato a Varese, è soprattutto un cantante lirico, baritono,  di origini beneventane, inizia a studiare canto parallelamente allo studio presso l’Università di Scienze dei beni culturali di Milano e l’Accademia di belle arti di Carrara. Studia tecnica vocale con il M° Sergio Bologna. Allievo dell’Accademia di alto perfezionamento per cantanti lirici del repertorio pucciniano presso la Fondazione Festival Puccini di Torre del Lago e del Centre de Perfecionamento
Plácido Domingo del Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia. Inizia il percorso operistico debuttando nell’ “Opera da tre soldi” di Kurt Weill nel ruolo di Meckie Messer, nel “Signor Bruschino” di Gioachino Rossini come Filiberto, il Sagrestano nella Tosca di Giacomo Puccini, Colas in “Bastiano e Bastiana” di Mozart nella produzione di
Milano Classica. Alterna il suo talento canoro con la creazione dipitture, sculture, fotografia e decorazione. http://www.danielepiscopo.com/

Michele Stallo Fotografo che vive e lavora tra Bari, Roma e Londra, collabora con artisti, imprese, case discografiche e autorevoli riviste di settore. Intensa la sua collaborazione con Luciano Ligabue col quale ha lavorato dal 1995 al 1999 a diversi progetti, tra i quali il libro “su e giù dal palco”, pubblicato nel 1997. Da diversi anni si dedica a progetti editoriali soprattutto in campo artistico. Docente in master internazionali, espone i suoi lavori in collettive di arte contemporanea in Italia e all’estero. Tra il 2002 il 2003 ha effettuato una serie di reportage su Baghdad e ha realizzato la campagna di sensibilizzazione “l’altra faccia della guerra”. Per Nomos Value Research nel 2013 ha realizzato, insieme all’artista irachena Hadeel Azeez, la mostra fotografica “Proiezioni dal silenzio”, lavoro realizzato in pellicola b/n e stampato manualmente dall’autore su carta baritata. http://www.michelestallo.eu/