Uno, Nessuno, Centomila. Al Teatro Il Ducale di Cavallino

Sabato 27 febbraio 2016 a Cavallino (Lecce), Teatro Il Ducale

Beppe Convertini interprete del capolavoro di Pirandello

Beppe Convertini sul palcoscenico, interprete dell’ultimo capolavoro di Pirandello. La Stagione Teatrale 2015/2016 del Teatro «Il Ducale» di Cavallino, organizzata dall’Amministrazione Comunale, rende omaggio a Luigi Pirandello in occasione dell’ottantesimo anniversario della  morte. Dal più celebre dei romanzi del drammaturgo siciliano sabato 27 febbraio alle ore 20.30 è di scena «Uno, nessuno e centomila», la storia di un uomo che sceglie di mettere in discussione la propria vita, a partire da un dettaglio, minimo insignificante. Il pretesto è un appunto, un’osservazione banale che viene dall’esterno. I dubbi di un’esistenza si dipanano intorno ad un particolare fisico. Le cento maschere della quotidianità, lasciano il posto alla ricerca del «Sè» autentico, vero, profondo. L’ironia della scrittura rendo la situazione paradossale, grottesca, accentua gli equivoci. La vita si apre come in un gioco di scatole cinesi, e nel fondo è l’essenza: Abbandonare i centomila, per cercare l’uno, a volte può significare fare i conti con il nessuno. Ma forse è un prezzo che conviene pagare, pur di assaporare la vita.

 

L’adattamento dello spettacolo è di Alessandra Pizzi, musiche di Cristian Calò alla fisarmonica, coreografie e danze di Marilena Martina.

            Un recital su l’ultimo romanzo di Luigi Pirandello, quello che riesce a sintetizzare il pensiero dell’autore nel modo più completo. L’autore stesso, in una lettera autobiografica, lo definisce come il romanzo «più amaro di tutti, profondamente umoristico, di scomposizione della vita». Uno, nessuno e centomila è un’opera di lunga elaborazione, di assidua stesura, che accompagna, o per meglio dire informa di sé, il resto della produzione pirandelliana. Un testo-laboratorio quindi, una officina, in cui tutta la poetica di Pirandello prende forma di racconto di una voce. È forse più congeniale, a un testo come questo, la lettura piuttosto che una vera e propria messa in scena. Sembra infatti assai complesso, se non contraddittorio, poter dare spettacolo – e quindi impostazione scenica prefissata– di quanto invece deve scorrere forma di flusso, cercando sempre e costantemente nuove forme espressive. Non uno spettacolo predefinito dunque, ma lettura di una voce, mutevole in ogni contesto, nel rapporto empatico con il luogo e con chi ascolta.  La Voce dunque sta al di qua del personaggio – dietro la forma scenica che alla voce da forma – ma anche al di là del personaggio, che attraverso la voce sopravvivenze. Ecco che il testo diventa “palcoscenico”, su cui la voce da forma appassionata alla scrittura.

 

            Ingresso 12 euro, ridotto 10 euro. Orario biglietteria: lunedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle ore 17 alle ore 20. Infotel: 0832.6171208 (durante gli orari di apertura del botteghino) – 331.63935489 (ore 17-20).

(fonte: comunicato stampa)