Da Caposele a Leuca in dieci giorni

Da domenica 24 aprile, in viaggio da Caposele a Leuca per dieci giorni

Arrivano i primi cicloturisti sulla Ciclovia dell’Acquedotto

 

Da Caposele a Leuca in dieci giorni: due cicloturisti trentini saranno i primi a percorrere l’intero tracciato della Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, testandone le potenzialità ma anche le criticità.

Giulia Pavan e Diego Brunello vengono dal Trentino e sono abituati a viaggiare in bicicletta (hanno percorso molte ciclabili europee). Hanno scelto l’itinerario della Ciclovia dell’Acquedotto per le loro vacanze e partiranno da Caposele lunedì 25 con le loro bici per percorrere tutto l’itinerario fino a Leuca, circa 480 chilometri. Viaggeranno con tenda al seguito ed alterneranno notti sotto le stelle a b&b o alberghi.

 

“Giulia e Diego”, spiega Cosimo Chiffi, portavoce del Coordinamento dal Basso per la Ciclovia dell’Acquedotto, “testeranno la ciclovia non essendo coinvolti come promotori o abitanti dei luoghi e dunque la loro testimonianza sarà per noi fondamentale. Come ovvio, sono perfettamente a conoscenza che l’itinerario non è fruibile in alcune parti ma a loro interessa attraversare i vari territori e osservare/seguire le tante tracce dell’Acquedotto Pugliese”.

La Ciclovia dell’Acquedotto è un progetto che sfrutta le piste di servizio che per la gran parte del tracciato seguono le condotte dell’Acquedotto Pugliese. Ideata dalla Regione Puglia, è stata inserita come “opera di priorità nazionale” nella Legge di Stabilità approvata nel dicembre scorso ed ora si attende la definizione del Protocollo d’intesa fra i Ministeri dei Trasporti e del Turismo e le Regioni interessate (Campania, Basilicata e Puglia) per dare avvio alla fase di realizzazione dell’opera.

La Ciclovia dell’Acquedotto potrebbe dare un notevole impulso allo sviluppo turistico ed economico dei territori attraversati, dall’Irpinia al Vulture, dal Parco dell’Alta Murgia alla Valle d’Itria, dall’Arneo, fino al Capo di Leuca. Tutte aree interne che potrebbero beneficiare di un flusso turistico che genera notevoli profitti per l’economia locale. La Ciclovia dell’Acquedotto per le straordinarie peculiarità del suo itinerario narrativo, che racchiudono archeologia industriale, paesaggio e natura, potrebbe far impallidire le grandi ciclovie d’Europa, contribuendo a  destagionalizzare il turismo a beneficio dei tanti piccoli operatori sul territorio.

 

Diego Brunello è il fondatore della ciclofficina Cilostile di Trento e “creatore” della Alpacargo (http://www.cargobike.works/) con la quale percorrerà la ciclovia. Giulia Pavan è una ricercatrice dell’università di Roma Tor Vergata.

 

Per sollecitare la realizzazione dell’importante infrastruttura per la mobilità sostenibile, è attivo da poco più di un anno il Coordinamento dal Basso per la Ciclovia dell’Acquedotto che raccoglie oltre settanta tra associazioni, imprenditori e operatori turistici. Dopo aver promosso la prima cicloesplorazione dell’intero tracciato nell’estate 2015, il Coordinamento ha continuato la propria attività e a settembre 2016 ha programmato la seconda cicloesplorazione. Il Coordinamento gestisce un sito (www.aqp.bike) nel quale sono racchiuse tutte le principali informazioni sulla ciclovia e presto saranno disponibili anche le tracce GPS.

(fonte: comunicato stampa)