Rachele Andrioli e Rocco Nigro. Doppio evento a Lecce e Taranto

Prosegue il tour del duo composto dalla cantante Rachele Andrioli e dal fisarmonicista Rocco Nigro per presentare i brani dei due progetti discografici (Maldimè e Malìe) prodotti artisticamente da Gabriele Rampino ed Eraldo Martucci per Fonosfere, collana editoriale dell’etichetta salentina Dodicilune. Venerdì 26 gennaio (ore 22 – ingresso libero) appuntamento al Caffè Letterario Cibo per la Mente a Palazzo Gennarini in Via Duomo 237 a Taranto. Domenica 28 gennaio (ore 18.30 – ingresso libero) a Palazzo Turrisi a Lecce, il duo inaugurerà la sesta edizione di “Tra musica e parole”, rassegna organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Lecce, l’Associazione Nireo e l’Associazione LecceLegge, con il coordinamento organizzativo dell’Associazione Festinamente, sostenuta e finanziata da “Lecce Città del Libro 2017” e curata dal critico musicale Eraldo Martucci. Alla serata parteciperanno gli studenti del Liceo Scientifico “Banzi Bazoli” con la docente Marcella Rizzo.

I due giovani autori e interpreti lavorano a una proposta con elementi innovativi, tra un ben radicato tratto salentino e una dimensione decisamente nuova, tra “world music” e nuove “sensibilità musicali” contemporanee. Nei tredici brani di Maldimè, promosso con il sostegno di Puglia Sounds, propongono una chiave differente per attualizzare in modo rispettoso la voce del popolo riscritta dai poeti del canto italiano e pugliese in particolare. Dal tenue e straziante Matteo Salvatore al primo e autentico Domenico Modugno; dagli stornelli toscani di Caterina Bueno, che richiamano i primi anni del secolo scorso, alle ballate di una Sicilia “urlata” da Rosa Balistreri; passando agli omaggi a Gabriella Ferri e alla “tradizione” di Nino Rota ed Ennio Morricone. «I due musicisti sentono fortemente l’esigenza di attingere al passato per esorcizzare un sentimento odierno, pur portandolo a una nuova identità espressiva, cercando di sfruttare al meglio il concetto di presenza, da cui prende il nome maldimè», sottolinea Eraldo Martucci. La presenza in senso antropologico, nella definizione di Ernesto de Martino, è intesa come «la capacità di conservare nella coscienza le memorie e le esperienze necessarie per rispondere in modo adeguato ad una determinata situazione storica (…) Il rito aiuta l’uomo a sopportare una sorta di “crisi della presenza” che esso avverte di fronte alla natura, sentendo minacciata la propria stessa vita. I comportamenti stereotipati dei riti offrono rassicuranti modelli da seguire, costruendo quella che verrà in seguito definita come “tradizione”. La crisi della presenza caratterizza allora quelle condizioni diverse nelle quali l’individuo, al cospetto di particolari eventi o situazioni (malattia, morte, conflitti morali, migrazione), sperimenta un’incertezza, una crisi radicale del suo essere storico», scrive de Martino. Nel precedente Malìe il duo traccia un percorso ben preciso, una successione di arie popolari, di omaggi a voci femminili e di brani inediti. Si sale, un salto dopo l’altro, dalla musica tradizionale del Sud Italia alla canzone popolare italiana (Gabriella Ferri, Domenico Modugno) e del mondo (Edith Piaf, Amalia Rodriguez, Chavela Vargas).

L’etichetta salentina Dodicilune è attiva dal 1996. Dispone di un catalogo di quasi 250 produzioni di artisti italiani e stranieri ed è distribuita in Itali a e all’estero da IRD in circa 400 punti vendita tra negozi di dischi e store. I dischi Dodicilune possono essere acquistati anche online, ascoltati e scaricati su una cinquantina tra le maggiori piattaforme del mondo.

(fonte: comunicato stampa)