A Venezia la magia dei suoni
Dal 22 settembre al 4 novembre 2012 il festival organizzato da Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française
ANTICHITÀ, MITOLOGIA E ROMANTICISMO
La ricerca musicale allo scopo di dissodare terreni ancora vergini, la programmazione di un fitto calendario di concerti e la pubblicazione di monografie e dischi che testimoniano il lavoro artistico compiuto sono sempre le tre direttive principali del Palazzetto Bru Zane che opera per la diffusione del repertorio romantico francese.
Il cartellone internazionale dei concerti programmati dal Palazzetto allarga notevolmente il pubblico coinvolto e contemporaneamente valorizza al massimo il lavoro degli artisti. I programmi “fuori città”, ideati in collaborazione con altre istituzioni, rafforzano e arricchiscono la rete dei partenariati dalla Cina al Canada e dal Libano fino ai paesi dell’Europa dell’Est.
Numerose le tematiche storico-culturali che declinate in musica intrecciano le fila del Festival Antichità, mitologia e Romanticismo che inaugurerà il nuovo cartellone, dal 22 settembre al 4 novembre a Venezia: “La figura dell’eroe”, “La grandezza di Roma”, “Il Neoclassicismo, dall’Illuminismo al Romanticismo”, “Miti e leggende”, “Antichità e modernità”. A rappresentare questi filoni saranno gli otto appuntamenti che si terranno al Palazzetto Bru Zane, alla Scuola Grande San Giovanni Evangelista e al Conservatorio Benedetto Marcello.
Dall’Olimpia di Spontini a Les Troyens di Berlioz, il Romanticismo francese in musica è impregnato di antichità e spesso a teatro troneggiano eroi ed eroine tra mitologia e leggenda. In questo filone tematico rientra Atys (23 settembre) di Nicolò Piccinni. Dell’opera che il compositore di scuola napoletana compose a Parigi saranno eseguiti alcuni estratti in forma di concerto affidati ai solisti dell’orchestra Le Cercle de l’Harmonie, celebre ensemble francese nato nel 2005 per diffondere il repertorio lirico-sinfonico della fine del XVIII secolo, già esibitosi al Théâtre des Champs-Élysées e all’Opéra Comique, ai festival di Aix-en-Provence e Salisburgo.
Molti compositori si sono misurati con talento nei nobili soggetti dell’antichità ma, come prescrive il preromanticismo, esacerbando con passione i furori e i dubbi di Phèdre, Ipsiboé, Arcabonne e Statira. Questo è il caso del programma del concerto affidato a Les Agrémens, orchestra belga che si esibisce su strumenti d’epoca, con la voce solista del mezzosoprano italo-americano Jennifer Borghi (22 settembre).
Ma l’antichità è fonte di ispirazione anche per le moderne generazioni di “debussysti”. Su questa scia si collocano il concerto dell’inaugurazione, il 22 settembre, con le sorelle Bizjak al pianoforte e l’appuntamento del 19 ottobre col pianista David Violi.
La prossima stagione sarà anche un’occasione per celebrare gli anniversari di Alkan, Debussy, Massenet e Wagner. Il concerto del pianista Wilhem Latchoumia rientra per esempio nelle celebrazioni wagneriane ma è anche un omaggio all’elemento leggendario che nella sua opera raggiunge la massima espressione. Il 13 ottobre (e in replica il 29 maggio all’Istituto di Firenze) Wagner e alcune trascrizioni delle sue opere riecheggeranno nell’interpretazione di un pianista che nel suo repertorio annovera Liszt e Cage, Bach e Gérard Pesson.
(fonte: comunicato stampa)
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