Verri Antonio Leonardo. Una stupenda generazione

Documentaria, la mostra dedicata alla produzione letteraria di Antonio Leonardo Verri in continuità con l’allestimento sul muro perimetrale del Museo Castromediano

Raffaele Polo

No, stavolta non si tratta della solita mostra commemorativa che, fine a sé stessa, pare proprio un addio allo scomparso del quale, poi, non se ne parla più. Al contrario, quello con Antonio Leonardo Verri, è un discorso avvolgente, che non trascura nulla della sfaccettata personalità del poeta di Caprarica. “Documentaria” è la nuova sezione della mostra “Verri Antonio Leonardo. Una stupenda generazione” allestita, dallo scorso 12 dicembre fino al 25 aprile 2022, sul muro di cinta del Museo Sigismondo Castromediano a Lecce.
“Documentaria”, ospitata negli spazi della Biblioteca Bernardini, si propone come un progetto in divenire, un atto collettivo che chiama gli amici, i sodali, gli studiosi, le persone che hanno conosciuto e collaborato con Antonio Leonardo Verri ad implementare un archivio d’autore che, nel prossimo aprile, sarà ordinato e consegnato alla custodia della stessa Biblioteca, a disposizione di quanti vorranno approfondire l’opera del poeta e della sua “Stupenda Generazione”.


In particolare, il Verri poeta, scrittore, giornalista, editore, artista e operatore culturale è rappresentato nelle teche espositive e su alcuni tavoli di studio dove i visitatori, potranno consultare e sfogliare le sue produzioni: in mostra i fogli giallo e ocra del Pensionante de’ Saraceni; i primi numeri della rivista Caffè Greco e la collezione del Pensionante de’ Saraceni, con il numero monografico dedicato a Vittorio Pagano e il Corriere Internazionale; il Quotidiano dei Poeti rosso, composto dai “moduli” creati da Francesco Saverio Dodaro e il Quotidiano dei Poeti bianco, che fu oggetto di una grande performance di distribuzione nazionale nei primi anni Novanta; la raccolta di On Board; i libri editi dal Pensionante de’ Saraceni; il cofanetto dei romanzi in tre facciate raccolti nella collana Compact Type e quelli in cartolina. Sfogliabile sarà anche una delle trecento copie del Declaro, il grande libro amanuense che fu composto, nel 1992, con una Xerox, nella sede del Teatro Astragali. In una teca sarà esposto, con lettere e documenti autografi di Verri, il suo “journal”, il diario personale oggi conservato da Maurizio Nocera. In mostra anche l’opera pitto-grafica di Verri con alcuni lavori messi a disposizione da Luigi Verri, fratello del poeta.


Una collezione di materiali che si completerà in corso d’opera e che sarà – da qui ad aprile – cornice di incontri, di approfondimenti, di presentazioni come quella che, nel giorno dell’inaugurazione, è stata dedicata alla riedizione, del libro postumo di Antonio L. Verri, “Bucherer l’orologiaio” nella collana Declaro, che Kurumuny, con la cura di Simone Giorgino, dedica all’opera autoriale di Verri.
Nuovo appuntamento a gennaio: la sala lettura della Biblioteca Bernardini ospita una mostra delle fotografie di Fernando Bevilacqua dedicate agli scrittori italiani, conservate a Cursi nella sede del Fondo Contemporanea Pensionante de’ Saraceni, altro luogo documentario dell’instancabile opera del Grande Saraceno.
Come si può intuire, si tratta di un lavoro complesso e articolato che si concluderà con la pubblicazione di un catalogo, nell’intento di ricordare nel migliore dei modi la figura e la produzione letteraria dell’intellettuale, dell’uomo Verri Antonio Leonardo…