Learning Intentions / Learning in Tensions
Free Home University pedagogie radicali, arte e comunitá. 2014-2024 e oltre Percorso espositivo, laboratori e incontri
in collaborazione con il Polo Biblio-museale di Lecce e il Museo Castromediano in programma nella ex Chiesa San Francesco della Scarpa fino all’8 marzo 2025
Il febbraio di Learning Intentions / Learning in Tensions ‒ il percorso espositivo della Free Home University inaugurato lo scorso dicembre a cura di Alessandra Pomarico e Nikolay Oleynikov, realizzato in collaborazione con il Polo Biblio-museale di Lecce, negli spazi di San Francesco della Scarpa in Piazzetta Carducci a Lecce ‒ si è aperto con la residenza e il laboratorio “Il corpo collettivo: un’esplorazione incarnata” a cura di Danja Burchard (Amburgo, Bergen, Barcellona) e Sophia Horak, performer queer-femminista (Vienna) che ha visto la partecipazione di molti gruppi informali, dai giovani che frequentano la piazza ai collettivi che sisno ritrovati per mappare i movimenti e le emozioni del corpo nello lo spazio, i desideri di appartenenza, di co-creazione collettiva, sfociati nella performance dedicata alla dea Mythra sul cui antico tempio si erge la Chiesa di San Francesco della Scarpa.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI IN PROGRAMMA
Il 12 e 13 febbraio, alle ore 18.00, i “Ode a Pasolini”, un tour performativo della mostra di Sophia Horak su brani musicali tratti dai film di Pier Paolo Pasolini;
Dall’11 al 16 febbraio sarà la la curatrice e ricercatrice Agata Kowalewska (Varsavia) a portare i temi della relazione tra l’elemento umano e oltre l’umano in una serie di interventi con studenti e curatori; il 13 febbraio, dalle 18,00 alle 21,00, l’assemblea pubblica, organizzata da Officine Mai Più, per accogliere proposte partecipate per la realizzazione di ORDA PRIDE 2025..
Il 14 febbraio, alle 18.00, in programma “Curare il rurale”, incontro di studio del modello di azione integrata di Casa delle Agriculture. Modera il filosofo Paolo Bosca (Torino) con Casa delle Agriculture, Free Home University, Agata Kowalewska (Varsavia). A seguire l’aperitivo contadino con i prodotti di Casa delle Agriculture, musica e visite guidate alla mostra.
Il 17 febbraio, alle 18.30 – 28 fepresentazione del libro “Per una Costituzione della Terra” (Feltrinelli) Incontro con l’autore Prof. Luigi Ferrajoli e dibattito con esponenti di Natura Comune, Diritti a Sud, YouthMed, Costituente Terra e Custodi del Bosco d’Arneo.
Dal 18 al 20 febbraio, in programma “Una gentile ed estatica Psichedelia Percettiva Erotico-Politica” workshop, tecnoderive, performance e film screening con Maria F. Scaroni, coreografa e attivista (Berlino/Brescia). Giornate di laboratorio pensate per risvegliare la percezione, per tutti quei corpi che desiderano amplificare il senso del piacere attraverso il movimento creando insieme un contenitore accogliente, accessibile, sicuro e gioioso per sfatare il mito della normalità.
Il 19 febbraio dalle ore 10.00 alle 13.00 lezione per max 20 partecipanti e dalle 17.00 alle 18.30, “Tecnoderiva” ovvero una camminata spinta a ritmo. Non una performance o un “intervento nello spazio pubblico”, ma una pratica ibrida fra una passeggiata energica e momenti spontanei di dancefloor. Una medicina anti-isolamento, tecnologia libera per esorcizzare ansia, depressione e normalizzazione, in favore di un anti-decreto anti-rave per il piacere dissidente collettivo, (nella serata è necessario munirsi di cuffie e telefono con streaming o lettore). ˜
Ancora movimento corale il 18 febbraio dalle 17.00 alle 20.00 con “Danze Tecno Pagane”, lezione per max 20 partecipanti. Lo stesso giorno alle 20.30, la proiezione di “Paris is Burning” (1990, 78′) di Jennie Livingston, film documentario che ha rivelato al mondo la cultura underground del ballroom, del voguing e delle drag queen nella New York degli anni 80. A cura di 73100 GAYA
Il 20 febbraio, alle 20.00, Maria F. Scaroni con “Liturgia Queer (Improvvisata)”, dedica una performance alla gioia radicale e alla rabbia sacra, riciclando istanze di danza post-moderna e di raves somatici e sconci. A seguire “Queer Market Show”, performance di Alister Victoria, Billie Kill, Lela Rox e Djset di Venganza
Il 23 febbraio, alle 19.00, con “Carte blanche a film flamme”, Claudia Mollese (Lecce/Marsiglia), regista e antropologa visiva, presenta alcuni lavori realizzati con gli Ateliers Cinematografici Film Flamme, modera Eresie Pellegrine.
IL 22 febbraio, dalle 17.30, il workshop di arti plastiche per l’Associazione C.A.S.A. con Nikolai Oleinikov.
Il 25 febbraio, alle 19.00, la performance “Abitare il Centro Accecato della Luce” di Manifesto Brutal con il gruppo teatrale nontantoprecisi. A seguire il Partizan Jam Party per abitare il tempo della festa.
Il 26 febbraio dalle 18.00 alle 20.00, “YALLA DABKA”, workshop di danza tradizionale palestinese con Ihab Sabbah (Palestina/ Amburgo) con a seguire una performance collettiva-
A chiudere le attività del mese, il 28 febbraio, alle 19.00, “A Fate to Define” screening del documentario di Lina Alabed Ibrahim (Palestina/ Lecce).
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Note su FREE HOME UNIVERSITY
e LEARNING INTENTIONS / LEARNING IN TENSIONS /
Free Home University è un esperimento artistico-pedagogico, una scuola dei desideri condivisi, una para-istituzioneper artistǝ, attivistǝ, contadinǝ, difensorǝ della terra, migrantǝ, pensatorǝ e praticantǝ. Un processo poroso in cui formazione, arte, vita, teoria e pratica, cura, rigenerazione sociale ed ecologica, convivialitá e militanza coincidono nella coabitazione di spazi fisici e di pensiero, nelle indagini sul e con il territorio, nell’impegno a disimparare paradigmi distruttivi e ad accogliere prospettive multiple, per nutrire immaginari poetici e politici, a difesa della vita in tutte le sue forme.
La mostra LEARNING INTENTIONS / LEARNING IN TENSIONS riflette sulle prassi, le relazioni, le metodologie e le questioni emerse in un percorso decennale, provando a restituire la complessitá di un’esperienza radicale, politica, poetica di costruzione di comunitá. L’installazione nella ex Chiesa San Francesco della Scarpa recupera gli scarti dai depositi del Polo Blibio-museale per ri-assemblarli in dispositivi mobili che evocano l’architettura costruttivista, la barricata, l’estetica punk e DIY, invitando un uso dello spazio dinamico e aperto a condivisioni variabili.Il percorso espositivo, che si vuole dinamico e si arricchisce nell’arco del tempo di opere e processi diversi, già nel suo farsi realizza alcune di queste intenzioni: quella di un’ecologia del sapere a servizio del vivente, che evita l’impatto sull’ambiente e la creazione di rifiuti.
Opere filmiche, sonore e tessili, un archivio vivente, una biblioteca nomade, un cinema d’essay, una stazione radio, un tappeto danza, zone di convivio e di studio, e un fitto programma gratuito di performance, laboratori e incontri costruito in collaborazione con diverse associazioni e gruppi informali – in un continuo work in progress (e in process) che lascia spazio a nuovi incontri e riconfigurazioni.
La mostra e il programma ospitano artisti di rilievo internazionale molti dei quali presenti in collezioni di musei quali il MoMA di New York, il Reina Sofia di Madrid, il MAXXI di Roma e mostre quali Biennale di Venezia, Documenta, Manifesta tra cui Chto Delat, Oliver Ressler, Ultra-red, Emilio Fantin, Lu cafusu, Luigi Coppola, Zip Group.
(fonte:comunicato stampa)