Sensuale Ravel e struggente Chopin
Sensuale Ravel e struggente Chopin
di Antonietta Fulvio
Note francesi per interpretare i colori della Spagna e lo struggente Secondo concerto di Chopin. E’ il programma, assolutamente affascinante, della nuova produzione firmata Ico per l’ultimo concerto sinfonico inserito nel cartellone di Mediterranea 2004 e per il penultimo appuntamento con il Festival Città di Gallipoli, che come è noto si chiuderà il prossimo 2 settembre con una nuova produzione: un viaggio alla scoperta delle più belle canzoni di tutti i tempi con il soprano Katia Ricciarelli e il tenore Hyun Joon Park.
Il recital che si preannuncia straordinario sarà presentato in anteprima mercoledì 1° settembre a Taurisano, ma veniamo al concerto di questa sera a Lecce, nello spazio antistante la splendida Basilica di Santa Croce (ingresso libero fino ad esaurimento posti) riproposto poi domani sera a Gallipoli, in piazza Aldo Moro.
Impegnativo e intrigante il programma il cui asse portante è da rintracciarsi nello sguardo con il quale i compositori francesi guardarono la cultura ed il folclore spagnolo. Un interesse esploso nell’Ottocento con il “caso Carmen” e che poi venne coltivato, a cavallo tra i due secoli, da autori più e meno celebri, da Debussy a Ravel, da Chabrier a Mompou. La produzione vedrà infatti l’esecuzione di Espana – rapsodia per orchestra che Alexis-Emmanuel Chabrier compose dopo un viaggio in Andalusia. Sempre sull’asse gallo-ispanica, in chiusura di concerto, troviamo la pagina più celebre e consacrata della stilizzazione d’arte della danza spagnola: il Bolero di Maurice Ravel, autentico manifesto sonoro dell’espressione dionisiaca e ipnotica, ma anche dello sguardo razionale e raffinato attraverso cui il maestro francese, con incomparabile stile, rivisitò tutta una tradizione folkloria e coloristica. E ancora di Ravel come Le tombeau de Couperin, una raffinata Suite, nata originariamente per pianoforte, che attraverso l’ispirato omaggio a Couperin, è una rivisitazione dell’antico cembalismo francese. Una vera chicca è il Secondo concerto per pianoforte e orchestra di Chopin, straordinario compendio del panismo e della poetica del grande musicista polacco. In veste solista il pianista Antonio Di Cristofano nato nel 1965 a Grosseto ha conseguito il Diploma di Pianoforte nel 1986 al Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze sotto la guida del maestro Antonio Bacchelli. Premiato in vari Concorsi come il “F. Schubert” di Torino, la “6° e 7° Rassegna Città di Genova”, si è successivamente perfezionato con il maestro Massimiliano Damerini presso l’Accademia di perfezionamento “Musicus Novus” di Castagneto Carducci.
Ospite di importanti società di concerti, festival e rassegne, come il Festival dei Due Mondi di Spoleto, svolge attività concertistica sia come solista che in varie formazioni cameristiche. Attualmente è Direttore Artistico dell’Istituto Musicale Comunale di Grosseto oltre che di numerosi concorsi tra i quali il Festival pianistico di Grosseto nonché Presidente dell’Orchestra “Città di Grosseto”. Sul podio il maestro tedesco Markus Bosch. Nato a Heidenheim nel 1969, Markus Bosch ha frequentato l’Accademia Musicale di Heidelberg dove ha intrapreso lo studio del pianoforte e di direzione d’Orchestra diplomandosi con il massimo dei voti. Tra il ’93 ed il ’95 è maestro sostituto e ripetitore nei teatri di Ludwigshafen e Osnabruck. Dal 96 al 2000 è passato da Kapellmeister al Teatro di Wiesbaden, e successivamente del teatro di Halle per poi diventare General Music Director all’Opera di Saarbrucken e poi al Teatro dell’Opera di Aachen. La sua carriera direttoriale sino ad oggi vanta un’intensa attività in Germania e nel resto del mondo. Sino ad oggi ha diretto infatti le più prestigiose formazioni orchestrali, tra le quali figurano la Filarmonica di Praga, la Sinfonica di Aarhus, Israel Kibbutz Orchestra (Israel), Delaware Symphony Orchestra (USA), Basel Sinfonietta (Schweiz) l’Orchestra del teatro olimpico di Vicenza, l’Orchestra da Camera Fiorentina, l’Orchestra Sinfonica di San Remo, l’Orquestra Sinfonica del Estado de Mexico. Un elenco davvero interminabile che attesta, se mai ce ne fosse bisogno, il suo incredibile talento.
(pubblicato su Leccesera-Barisera, Quotidiano della sera
del 27/08/2004)