Il teatro della città

Al via la stagione di prosa del Paisiello con la rassegna di Astragali Teatro

Riparte dal cuore di Lecce, da quello scrigno di tesori e bellezza che è il Teatro Paisiello, la stagione Il teatro della città della compagnia teatrale Astràgali.

Da sempre laboratorio di idee, incontri, incroci, esperienze e discorsi, Astràgali propone una serie di appuntamenti per adulti e per bambini che spaziano dalla fiaba tradizionale alla conferenza-spettacolo, dalla rilettura dei classici in chiave contemporanea ad installazioni performative di suono e poesia.

Grazie ad una speciale azione di “audience development” che mira all’accompagnamento alla visione della drammaturgia contemporanea e affidata a Teatro Pubblico Pugliesee a valersi sul PO FESR 2007/2013, da ottobre a dicembre la rassegna ospiterà il fantasma di un dissacrante Bukowsky, che col suo sarcasmo ha saputo mettere a nudo la “normale” follia del mondo occidentale, in Blue Bird Bukowsky del Nuovo Teatro Abeliano di Bari; con il Granteatrino Casa Di Pulcinella di Bari e lo spettacolo Il viaggio di Luna si darà spazio alle narrazioni magiche di narratori emergenti pugliesi; grazie al lavoro di rivisitazione del gotico e fantastico mondo della scrttrice Angela Carter ad opera della compagnia Accademia Amiata Mutamenti di Grosseto lo spettacolo La camera di sangue sarà un vero e proprio tuffo nei più reconditi aspetti della psicologia femminile; e poi ancora per i più piccoli Le storie di lupo di Astràgali Teatro, uno spettacolo in cui il lupo cattivo torna ad essere un normale animale selvaggio dotato di una propria saggezza, e Ròma! Suoni, parole, tamburi della cultura Rom, una coproduzione di Astragali Teatro e Mascarimirì per un viaggio alla scoperta dell’Altro attraverso i canti della tradizione Rom. Atir Teatro Ringhera di Milano con lo spettacolo Eros e Tanatos porterà in scena umano ed eterno, effimero ed immanente, la morte di un amico e l’urlo terribile di Achille di fronte alla morte di Patroclo, perché è nella rilettura dei classici che si stabilisce il giusto rapporto tra l’Uomo e Dio.

 

Un percorso, questa rassegna, tra tradizione e innovazione, passato e futuro che si chiude a dicembre sul solco di una consuetudine per Astràgali Teatro, sperimentare l’incontro: con l’evento unico La parole soufflée Antonio De Luca e Fabio Tolledi daranno materia al suono e parola alle armonie.

Tre magici appuntamenti per i più piccoli e cinque spettacoli di ricerca per i più grandi.

Ancora una volta un modo per attraversare i teatri della contemporaneità, anche quelli più classici, anche quelli di frontiera, al bordo del tempo che verrà.

 

Spettacoli per ragazzi inizio ore 17:30. Ingresso unico € 5.

Spettacoli per adulti inizio ore 21:00. Ingresso intero  € 7 ridotto € 5

Per gli spettacoli Le parole soufflee Ròma! Suoni, parole, tamburi della cultura Rom Ingresso unico € 5.

 

I biglietti si possono acquistare

– al botteghino;

– in prevendita presso Astràgali Teatro dall 9 alle 12:30;

– con supplemento on line su www.bookingshow.it

 

Per informazioni 0832.306194 – 3209168440 oppure teatro@astragali.org

 (fonte: comunicato stampa)

 

 


 

CHI E’ ASTRAGALI TEATRO

Nel nome Astràgali ricorda un gioco divinatorio, il gioco dei dadi con cui i greci interrogavano il futuro e il tempo, ma anche i dadi di cui parla Eraclito, di cui parlano i filosofi, di cui narra Dioniso. E gli ossi dei calcagni degli agnelli con cui gli antichi giocavano, e che poi nella lingua madre salentina sono diventati tuddhi.

Astragali nasce nel 1981 a Lecce per fare teatro, per formare attori, per dare vita ad uno spazio di circolazione dei discorsi e delle pratiche, per elaborare progettualità, per tessere trame e relazioni. Dal 1985 è riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come compagnia teatrale d’innovazione. Dal 2012 è sede del Centro Italiano dell’International Theatre Institute dell’UNESCO. E’ membro della Anna Lindh Euro-Mediterranean Foundation for the Dialogue between Cultures.

Uno spazio teatrale, come spesso raccontano le leggende dei teatri, è soprattutto una sorta di stazione in terraferma dove molti arrivano, molti partono, qualcuno resta.
Il primo progetto di Astràgali, realizzato nel 1984, si chiama “Rito Tragedia Rito” ed è un percorso circolare di interrogazione sul teatro e le sue pratiche, che riesce a fare arrivare in questo lembo di Puglia l’esperienza indiana di Sanjukta Panigrahi e Ragunath Panigrahi, l’Opera dei Pupi di Palermo, l’équipe “L’Avventura” di Jerzy Grotowski, studiosi del teatro di tutto il mondo, critici teatrali, osservatori.

Da allora Astràgali è stato soprattutto questo. Un luogo della ricerca teatrale, con un versante produttivo originale, che, con l’arrivo nel 1992 di Fabio Tolledi, scrittore, poeta, drammaturgo, si è particolarmente declinato sul versante del teatro poesia, un luogo vivo al centro della città, dove incrociare discorsi, esperienze, saperi. Amiamo la pratica del bordo, dice Fabio Tolledi, l’unica oltretutto che possa riuscire a fare parlare le molte voci della postmodernità. E ancora: Per noi il teatro è quello spazio dove il lavoro dell’attore può incontrare lo sguardo dello spettatore, una pratica di conoscenza.
Un luogo possibile di incontro dei pensieri, e, sul versante teatrale, la scommessa mai sopita di un teatro vivo, sfida che ha portato Astràgali a visitare teatralmente, e praticamente da pionieri, alcuni degli spazi architettonici più affascinanti o desueti o dimenticati del Salento e ad aprirsi ad una pratica sincretica di scambi e di incroci culturali, soprattutto con i paesi dell’area del Mediterraneo. Astràgali lancia la sfida di un nuovo percorso, dove il rigore della ricerca viene premiato. Un percorso che vede Astràgali costruire, tassello dopo tassello, una nuova pratica di rete culturale internazionale, soprattutto nell’area Euro-Mediterranea assieme ad artisti, teatri, studiosi, musicisti, ricercatori.

Fra gli spettacoli realizzati in questi anni, per la regia di Fabio Tolledi, possiamo citare: Ali- questo corpo, questo fuoco, La Betissa (da un poema di Antonio Verri), Mistero Buffo (Schizzo Majakowskij), Nos – l’architettura degli amanti, Q – il cantico dei cantici per lingua madre, Le Vie dei Canti, Porca Miseria- le comiche storie del tragico sud,  Antigone-anatomia della resistenza dell’amore, Doni di guerra,  Ulysses’ gramophone- the Wake, Persae, Noi, emigranti, Lysistrata-primo studio sull’oscenità del potere, Divenire animale, Metamorfosi.


Fra i numerosi eventi ricordiamo La Notte dei Poeti, Scene del desiderio, Tamburi e coltelli, Le Terre di Mezzo e i due progetti pilota realizzati per conto del Ministero degli Affari Sociali e dal Ministero della Pubblica Istruzione: I giardini delle meraviglie e Progetto in viaggio. Un’esperienza molto importante, quest’ultima, che ci ha consentito di lavorare con un gruppo di giovani kosovari, albanesi e curdi e che ha avuto come ulteriore esito la traduzione da parte di Roberta Quarta e Fabio Tolledi del libro di Shkelzën Maliqi Kosovo- alle radici del conflitto (Besa editore).

Nel 2003-04 compie un percorso tra le culture che attraversano il Mediterraneo, assieme a partner di Italia, Grecia, Cipro, Spagna, nel progetto Sulle tracce di Dioniso- i porti del mediterraneo. Dal lavoro comune fatto nel corso di questi progetti con artisti, musicisti, attori è nato lo spettacolo Antigone- anatomia della resistenza dell’amore, per la regia di Fabio Tolledi, che partendo dal testo di Sofocle, e intrecciando altri testi contemporanei come La tomba di Antigone di Maria Zambrano, si interroga sul destino dell’uomo e sulla possibilità ineludibile di un atto amoroso di rivolta. Il lavoro realizzato a Cipro segna un’altra tappa fondamentale nel nostro percorso di ricerca artistica nel Mediterraneo. Il laboratorio, svolto con un gruppo di attori e attrici, che avevano vissuto l’esperienza drammatica della guerra, segna ancora maggiormente il nostro lavoro nella direzione di un impegno concreto sulle realtà del conflitto nel Mediterraneo.

L’interrogazione sulla contemporaneità porta, inoltre, la nostra compagnia ad affrontare questioni cruciali connesse ai conflitti, alla migrazione, alle frontiere politiche e sociali che dividono forzatamente i popoli. Attraverso numerosi progetti internazionali (molti dei quali sostenuti dall’Unione Europea), tra cui Il corpo dell’arte,Teatri di guerra- pratiche di pace, War gifts, Persae, Le rotte di Ulisse- per una critica della violenza, Front-frontier, Roads and desires-theatre overcomes conflict, H.O.S.T.- Hospitality Otherness Society Theatre, Stories of stars and acrobats, WALLS-Separate Worlds, Astragali unisce la pratica del teatro a quella di una interrogazione reale del presente, attraverso azioni teatrali che si misurano con urgenze sociali e politiche, e che portano la compagnia in molti paesi europei, extra-europei e in zone di conflitto, tra cui Grecia, Cipro, Francia, Spagna, Germania, Belgio, Repubblica Ceca, Albania, Turchia, Palestina, Siria, Giordania, Iraq. 

Il percorso teatrale e culturale di Astragali continua  anche ad innervarsi nel territorio attraverso la partecipazione alla rete di residenze teatrali Teatri abitati, con la residenza realizzata, in collaborazione con il Comune di Lecce, presso il Teatro Paisiello.