Frères de voyage. Il primo album di Pinca

In uscita il disco del contrabbassista leccese Massimo Pinca

Frères de voyage” è il titolo del primo disco da leader del contrabbassista leccese Massimo Pinca, prodotto dall’etichetta milanese “Lampyridae – Dasè Sound Lab“. Il disco è stato registrato dal vivo a Ginevra, dove il musicista vive dal 2009, in occasione della “carte blanche” concessagli nel maggio scorso dall’Association pour la Musique impRovisée. I “fratelli di viaggio” di Massimo Pinca sono i pugliesi Antonio Loderini (fisarmonica), Fausto Alimeni (batteria), Vincenzo Presta (sax soprano) e Vincenzo Deluci (tromba), il pianista siciliano Antonio Figura, il sassofonista e clarinettista toscano Nicola Orioli, stabilitosi a Ginevra da tempo così come il chitarrista sloveno Bor Zuljan.

Il concerto del 9 maggio, fotografato in questo disco “al naturale” senza alcun intervento di editing all’interno dei brani, presenta un’alternanza di soli strumentali improvvisati dai singoli musicisti e di composizioni di Pinca, più un brano del pianista barese Jacopo Raffaele. È possibile ascoltare integralmente e gratuitamente il disco in streaming o acquistarlo sul sito www.massimopinca.bandcamp.com.

L’AMR è una associazione che sostiene la musica improvvisata a Ginevra da più di quaranta anni. Dal 1981 dispone di un centro musicale con dodici sale prova e due sale da concerto, dove si svolgono una stagione di concerti, un festival internazionale ogni primavera e dove la maggior parte dei musicisti jazz della città si incontrano ogni giorno per studiare, provare, o soltanto per prendere un caffè insieme. L’AMR attribuisce ogni anno a musicisti che si sono distinti per la loro attività quattro “cartes blanches”: due concerti con un budget più elevato del normale, che consente di affrontare un lavoro di composizione importante, o di invitare musicisti stranieri. Una delle quattro cartes blanches previste per il 2015 è stata attribuita a Massimo Pinca. Classe 1978, il musicista è cresciuto a Lecce, dove ha iniziato a suonare il basso elettrico come autodidatta all’inizio degli anni ’90, dove si è laureato in giurisprudenza e dove ha intrapreso lo studio del contrabbasso al conservatorio Tito Schipa con Roberto Bonati e Leonardo Presicci. Tra la fine degli anni ’90 e il 2003, anno in cui ha lasciato la sua città, ha suonato con la maggior parte dei musicisti jazz pugliesi e tra il 2000 e il 2007 è stato bassista del gruppo Ghetonìa. Nel 2003 si trasferisce a Firenze per studiare alla scuola di musica di Fiesole con Alberto Bocini, e nel 2009, seguendo il suo maestro, si trasferisce a Ginevra, dove consegue un master d’interpretazione (2011) e un master in pedagogia (2013) al conservatorio superiore. Tra il 2003 e il 2009 fa parte del gruppo della polistrumentista Claudia Bombardella e suona con molti gruppi, soprattutto di musica barocca, in tutta Italia e all’estero, incidendo tra l’altro per Sony Classical e Hyperion. A Ginevra Massimo vince nel 2011 il concorso per la cattedra di contrabbasso al Conservatoire Populaire de Musique Danse et Theatre, nel 2012 viene invitato a far parte del collettivo di compositori/improvvisatori Fanfareduloup orchestra e nel 2013 diventa contrabbasso solista della neonata orchestra Geneva Camerata, per la quale scrive anche molti arrangiamenti in occasione di collaborazioni con musicisti jazz del calibro di Jacky Terrasson e Yaron Herman, col quale suona al Montreux Jazz Festival – uno dei più prestigiosi del mondo –  nel 2014. Attivo internazionalmente come interprete, improvvisatore, ricercatore e compositore, Massimo Pinca ha appena ricevuto il terzo premio ex-aequo al concorso nazionale di composizione Veretti di Firenze con il brano per orchestra “Con un breve moto di sguardo” e sta attualmente sta lavorando su composizioni originali e arrangiamenti per il concerto di Stefano Bollani con Geneva Camerata previsto per il 28 gennaio 2015.

In Frères de Voyage, come detto, Pinca ha coinvolto alcuni musicisti conosciuti nel corso della sua carriera. Da Lecce gli elementi del gruppo “Soares”, con cui ha suonato tra il 2001 e il 2006: Fausto Alimeni, batterista e attualmente timpanista del teatro Massimo di Palermo, il fisarmonicista Antonio Loderini e il sassofonista Vincenzo Presta, entrambi ormai attivi da anni a Roma. Dalla sua vita di Firenze, il pianista siciliano Antonio Figura, anch’egli stabilitosi poi a Roma e con il quale recentemente ha registrato due dischi (in quartetto e in trio), di prossima pubblicazione. Da Ginevra il clarinettista e sassofonista di Pontremoli Nicola Orioli, con il quale da anni suona nel duo Antidogma e il chitarrista sloveno Bor Zuljan, compagno di mille avventure musicali dalla musica rinascimentale al balkan-rock. Ospite di eccezione dei due concerti e del disco è il trombettista fasanese Vincenzo Deluci, con il quale tante volte Massimo aveva suonato prima del terribile incidente che ha immobilizzato Vincenzo. Dopo anni di dura riabilitazione, Vincenzo ha potuto ricominciare a suonare grazie al solo movimento che ha recuperato, quello dell’avambraccio sinistro, utilizzando prima una tromba a coulisse e poi un sistema elettronico che gli permette di suonare la sua vecchia tromba a pistoni attraverso un joystick ed un sistema di dita meccaniche.

(fonte: comunicato stampa)