Un  letto  fra le lenticchie. Una magistrale interpretazione di Luca Toracca

di Giovanni Bruno

Torna  l’estate e con l’estate torna in città  Luca  Toracca  che ci regala  un’altra  gemma  preziosa tratta dalla   vasta produzione  di Alan  Bennett.

La  Chiesa anglicana è il contesto in cui  si sviluppa l’azione  scenica. Susan, la protagonista di Un letto  fra le lenticchie, è  la  moglie di Joffrey, Vicario   generale  di una comunità che ha  al  suo   interno  un  nutrito gruppo di parrocchiane  bigotte.

Susan    è stanca, ma     soprattutto  annoiata  da un ruolo  che  mal  sopporta  , forse  vorrebbe  altro dalla vita  ma l’unico  sostegno   lo trova  nello  stato  di ebbrezza che le regala l’alcol .

Il plot del  monologo    è tutto    qui,   ma poi  c’è  la grande  interpretazione  di     Luca  Toracca che  sa offrirci    momenti di irresistibile  divertimento  e  altri  di    profonda riflessione .

Di più  Toracca  è bravissimo  nel restituirci una donna  che non  vuole  essere  impermeabile  alla vita ,  che vuole   abbandonare le finzioni  e cercare   solo  una religiosità  più autentica.

Toracca scruta  dentro  il personaggio, allarga  verso  il  profondo di una solitudine, quella    di Susan  appunto, che tuttavia ha un’unica  legge ed è la legge del  desiderio e del cuore.

Ancora una volta Alan  Bennett  descrive magistralmente  una esistenza piena di normalità  dove tuttavia  entra gioco   sempre un inciampo, una curva sbagliata che dona alla  protagonista le  scalfitture dell’umano.

 


Luca Toracca

Socio fondatore del Teatro dell’Elfo partecipa in qualità di attore a quasi tutte le produzioni della Compagnia, ma ha la suo attivo anche alcune esperienze esterne al gruppo, in particolare con Mario Missiroli per I giganti della montagna di Pirandello e con Enrico Maria Salerno. Nelle produzioni del Teatro dell’Elfo ha lavorato con Gabriele Salvatores in numerosi suoi spettacoli; lo ricordiamo in HelzapoppinComedians ed Eldorado.

Elio De Capitani lo ha diretto in Visi noti sentimenti confusi di Botho Strauss, poi nel Sogno di una notte di mezza estate in cui sosteneva il ruolo di Puck. È stato stato molto apprezzato per la sua interpretazione del ruolo di Valerie Von Kant in Le amare lacrime di Petra Von Kant, primo tappa del lavoro dell’Elfo su Fassbinder.

Sempre con la regia di De Capitani ha lavorato nel Risveglio di primavera di Wedekind. Nel 1990 ha partecipato al secondo spettacolo di Fassbinder, sempre diretto da Bruni-De Capitani, la fortunatissima Bottega del caffé in cui interpreta il biscazziere Pandolfo. Diretto da Ferdinando Bruni ha lavorato nel Leonce e Lena di Buchner. Per il Teatro Stabile di Genova, diretto da De Capitani, ha lavorato in Un tram che si chiama desiderio di Tennessee Williams con Mariangela Melato, presentato a Spoleto nel 1993. Il fortunato incontro si ripeterà anche con Tango Barbaro nel 1995.

Nel gennaio 1997 è di nuovo in scena con la compagnia dell’Elfo per interpretare il Vecchio Senatore nel Caligola di Albert Camus, uno spettacolo diretto da De Capitani che viene ripreso nella stagione ’99/2000. Nell’ultima tappa della trilogia su Fassbinder I rifiuti, la città e la morte interpreta il ruolo di Muller II. Dall’estate 1997 lo vediamo impegnato nel Sogno di una notte di mezza estate in cui interpreta il ruolo di Quince.

Nella stagione ’99/2000 partecipa all’allestimento dell’Edoardo II di Marlowe interpretando il doppio ruolo del Vescovo di Coventry e di Lightborn, diretto da Ferdinando Bruni e Elio De Capitani. Nella stagione seguente è impegnato nei Due Gemelli veneziani di Carlo Goldoni, diretto da Elio De Capitani, e in Chi ruba un piede è fortunato in amore di Dario Fo, diretto da Andrea Taddei. Il teatro comico di Dario Fo gli risulta particolarmente congeniale, come dimostra la sua interpretazione del Questore nella Morte accidentale di un anarchico, diretta da Bruni e De Capitani nel 2003 e in tournée nelle stagioni seguenti.

Fra le ultime interpretazioni ricordiamo anche il ruolo di coprotagonista accanto a Cristina Crippa nella pièce Bambole di Pia Fontana, diretta da Roberto Valerio.

Fra le esperienze cinematografiche segnaliamo la sua partecipazione al film di Giuseppe Bertolucci I cammelli, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e a Nirvana di Gabriele Salvatores.

Il ritorno a teatro nella stagione 2007/08 lo vede cimentarsi nel ruolo del Padre della soprano che interpreta la Regina della Notte ne L’ignorante e il folle, testo di Thomas Bernhard, portato sulle scene da Ferdinando Bruni e Francesco Frongia. Luca Toracca interpreta poi Frate Lorenzo nello spettacolo Romeo e Giulietta, il cui testo è stato tradotto da Ferdinando Bruni che ne ha anche curato la regia. Anche nella stagione successiva, l’opera, prodotta dai Teatridithalia in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese e AMAC, sarà riproposta agli spettatori.

(fonte: https://www.elfo.org)