Patrimonio ritrovato. Una tela da Lecce a Cavallino

Passeggiando nel cuore antico tra vicoli e pagine di storia

Mario Cazzato

Il duca Castromediano nelle sue “Memorie”,1895. scrive che nel corso del suo processo del 1848 fu condotto in una grande sala dell’ex convento dei Gesuiti per essere interrogato. Sulla porta di accesso a quella sala campeggiava una tela oblunga con una scena della passione di Cristo.


Dopo molti anni il Castromediano ottenne quella tela a “memoria” fosse esposta nella parrocchiale” di Cavallino.
Il Castromediano non si avvide che quella tela seicentesca, rappresentava più precisamente, Cristo portato di fronte a Caifa. Oltre al valore artistico la tela è importante perché rappresenta l’unica opera d’arte sopravvissuta a spoliazioni e soppressioni del convento gesuitico.
La tela oggi non si trova più nella parrocchiale come scriveva il Castromediano ma nel locale convento domenicano, in una posizione critica.