“Il tempo sospeso – The suspended time” di Alain Laboile
La mostra fotografica dell’artista francese nel Bastione Santa Croce: il dialogo tra arte contemporanea e architetture del passato. Al Castello Carlo V di Lecce visitabile fino al 4 novembre 2024
Sara Foti Sciavaliere
La mostra “Il tempo sospeso – The suspended time” del fotografo francese Alain Laboile, visitabile fino al 4 novembre 2024, inaugura l’apertura al pubblico del Bastione di Santa Croce del Castello Carlo V di Lecce, di recente restaurato e oggi come nuovo spazio espositivo restituito alla collettività. I visitatori della mostra, organizzata dal Movimento Culturale Spiragli, avranno così l’opportunità di conoscere il lavoro di uno dei più apprezzati fotografi contemporanei in una location monumentale. Una selezione di 48 fotografie, tutte in bianco e nero, ad eccezione di tre a colori, che fanno parte della raccolta di Laboile “La famille”, entrate a far parte del Musée français de la photographie nel 2014. Alain Laboile è un fotografo e scultore di Bordeaux, classe 1968. Celebrato dal New York Times nel 2012 e con mostre in tutto il mondo, acquista una fotocamera digitale nel 2004 per documentare la sua scultura, ma in seguito si è concentrato sulla sua famiglia. Padre di sei figli, vive con loro e la moglie Anna nella sua casa nella campagna francese, e la sua foto più note, stessi scatti protagonisti della mostra presso il Castello di Lecce, raccontano principalmente un’infanzia libera e selvaggia, a contatto diretto con la natura.
«La mia fotografia trasmette gioia e amore. La natura, gli elementi e gli animali occupano un posto importante. Mostra una vita semplice e felice vissuta da bambini liberi. Nelle mie foto mi concentro -dichiara l’artista francese – sulla banalità della vita quotidiana, che, se la si osserva con attenzione, nasconde bellezza ed emozione.»
Negli scatti di Alain Laboile c’è una dimensione familiare, intima, in un quotidiano semplice, spontaneo, liberamente connesso con la natura che diventa spesso sfondo ai gesti e alla vita della sua famiglia. La sua fotografia è quella dell’interazione, che cattura il momento. Istanti cristallizzati, in un tempo sospeso.
Il mondo di Laboile seppure in bianco e nero è capace di trasmettere la gioia e la forza di quei colori sottesi e l’immaginazione è capace così di scorgerne i colori apparentemente assenti.
Uno spazio reso fluido da tessuti sospesi che sono il supporto del lavoro di Laboile che si addensano e accompagnano in un’esplorazione della visione dell’artista francese offerta al pubblico affinché possa attraversarla, immergersi, diventandone parte, in un’esperienza immersiva, emozionale e catartica, dalla quale riemergere con una nuova prospettiva.
Visioni e installazioni contemporanee creano legami tra passato e presente. Il Castello Carlo V, la fortezza più grande di Puglia e uno dei luoghi culturali più suggestivi della regione, è stato annesso alla Direzione Generale Musei Nazionali Puglia nel 2023, e negli ultimi anni, i restauri promossi dal Ministero della Cultura hanno permesso una fruizione graduale di molte aree del Castello, ormai quasi del tutto visitabile, dai vari ambienti sotterranei ai camminamenti di ronda della cortina muraria. La Direzione Generale Musei Puglia sceglie occasioni di confronto tra antico e contemporaneo non solo per avvicinare pubblici diversi alla bellezza dei nostri luoghi di cultura, ma anche per rinnovare le suggestioni offerte da questi luoghi. Il Bastione Santa Croce si presenta così come la cornice ideale per apprezzare il lavoro di Alain Laboile.
L’allestimento dello scenografico e designer Peter Bottazzi di fatto sfrutta i fori utilizzati per le impalcature servite in passato per la costruzione di quelle stesse solide mura e delle volte di pietra, inserendo le travi che costituiscono l’impianto portante di una sorta di “bosco dentro il castello”: «A quelle travi le immagini di Laboile sono sospese, come il Tempo del titolo della mostra, in un fluttuante labirinto che è quanto di più diverso dalla fissità della materia delle mura che lo racchiudono», spiega l’arch. Pietro Copani, Direttore del Castello Carlo V di Lecce. Un allestimento coinvolgente invade lo spazio e i volumi del bastione in una stretta connessione tra l’architettura del luogo e la fruizione delle immagini, aggiungendo valore alle percezioni dei visitatori e al contempo valorizzando le fotografie di Alain Laboile.
La mostra “Il tempo sospeso” Alain Laboile allestita da Bottazzi si fa ponte tra storia e contemporaneità, grazie al contrasto – solo apparente – tra le immagini fotografiche leggere e gioiose, come vele cullate, e la solennità delle poderose mura. Questo suggestivo dialogo tra le immagini in esposizione e l’architettura del Castello diventa un invito a preservare e valorizzare i nostri luoghi della cultura per le generazioni future.
Le fotografie di Laboile ci trasportano in un mondo dove il tempo sembra davvero sospeso, permettendoci di scoprire il valore del presente e delle piccole gioie quotidiane.
(Mostra visitata da Sara Foti Sciavaliere il 22 luglio 2024)