PERTINI L’Arte della democrazia

Dal 20 novembre 2025 al 31 agosto 2026 M9 – Museo del ’900 dedicherà la prima grande mostra realizzata in Italia al Presidente più amato della storia repubblicana: Sandro Pertini

Raffaele Polo

VENEZIA MESTRE. A Milano, appena possibile, sono due le visite che reputo indispensabili: la prima è alla chiesa di Santa Maria presso San Satiro, a rimirare la magica illusione del fondo dipinto (dipinto?) dal Bramante. E l’altra, a breve distanza, è racchiusa nel Museo del 900 dove c’è ad accogliermi, proprio in apertura, lo splendido ‘Il quarto stato’ di Pelizza Da Volpedo. E poi, su per le scale, fino alla sommità che fronteggia il Duomo, tanto Futurismo e molti recenti capolavori. Indugio anche sulla ‘Merda d’artista’ inscatolata da Piero Manzoni e, insomma, mi perdo nella suggestione di un secolo di Arte e di cultura.
Ma non solo a Milano si commemora il Novecento, anche a Venezia Mestre c’è l’M9 ovvero il Museo del Novecento, dove nel biennio in cui ricorrono l’80° anniversario della Resistenza e del referendum del 2 giugno 1946 con cui nacque la nostra Repubblica e nel 130° della nascita di Sandro Pertini, viene dedicata la prima grande mostra realizzata in Italia al Presidente più amato della storia repubblicana, continuando così anche il suo filone espositivo con cui esplora il ventesimo secolo attraverso i linguaggi dell’arte.

Renato Guttuso, Scilla, 1949


Pertini. L’arte della democrazia è un percorso visivo e narrativo che prende le mosse a partire dalla collezione personale di quadri del Presidente, oggi donata al Museo di Savona, che include opere di grandi artisti italiani del Novecento quali Renato Guttuso, Giorgio Morandi, Giò Pomodoro, Mario Sironi ed Emilio Vedova.
I dipinti scelti da Pertini per la sua collezione privata sulla base di una visione etica, politica e sociale dell’arte stessa, sono la porta d’accesso visiva ma anche emotiva al mondo interiore del Presidente. In controcanto, i materiali del suo archivio e della sua biblioteca, conservati presso la Fondazione di Studi Storici Filippo Turati di Firenze, gli oggetti provenienti da varie istituzioni italiane e i filmati dei principali archivi audiovisivi racconteranno il Novecento italiano attraverso gli episodi della sua straordinaria vita, le sue parole, le sue analisi.
Attraverso oltre 100 opere, documenti, fotografie, filmati e materiali inediti, la mostra racconta l’intreccio profondo tra la biografia umana e politica di Pertini e i momenti fondativi della democrazia italiana, nei giorni della tragedia e della gioia.
Ciascuna opera sarà così accompagnata da un apparato critico che svela le scelte di Pertini nella creazione della sua collezione, spesso tematiche, spesso legate a relazioni amicali e intellettuali con gli artisti – di cui non mancava di presidiare alle inaugurazioni, stabilire carteggi e rappresentarle l’opera nelle sedi istituzionali. Tra figurazione e astrazione, tra realismo e informale, le opere riflettono uno sguardo libero e sempre attento al presente, capace di cogliere le tensioni della ricerca artistica. Un omaggio ai temi della libertà, della Resistenza, della dignità umana e al potere dell’arte come strumento di democrazia.
Il percorso espositivo è suddiviso nelle sezioni: Pertini l’uomo; Pertini il pacifista in trincea; Pertini il politico; Pertini il prigioniero; Pertini il partigiano; Pertini il presidente; Pertini il mito.
Una mostra da non perdere, insomma. E un Presidente da celebrare e ricordare con immensa dolcezza.

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