Dedicato A Noureev dietro il backstage del concorso
Dal 25 al 30 luglio, Rimini ha ospitato la quarta edizione del concorso che mette in relazione le nuove generazioni di danzatori di tutto il mondo
Antonio Giannini
I gigli stanno per sbocciare. Si aprono alla festa. Lo spettacolo è appena iniziato. è La rappresentazione di un’opera che si ripete all’infinito ma non è mai uguale a se stessa. Qui non sentirete il respiro affannoso dei ballerini come l’ho sentito io, la loro ansia, gli sguardi persi. Questa sera tutto sarà diverso, sarà un nuovo inizio nella luce della ribalta, sia se in scena va l’amore, la vita o la morte. No; non li vedrete mai stanchi, giusto la pausa tra due sistole. Che dico gigli, saranno come puledri impetuosi alla luce dell’alba. No; nessun ripensamento per quello che è stato, niente rimpianti. Bisogna andare avanti. Avanti è la vita. Avanti è sempre, solo la vita. Indietro si, sono rimaste appena le sole nostre flebili, vacillanti, incerte impronte.
«Quando nel 2019 la Fondazione Noureev e Maria Perchiazzi Guaraldi e Daniel Agésilas – racconta Jamil Sadegholvaad, sindaco di Rimini – ci hanno proposto di ospitare al Teatro Galli il primo concorso internazionale dedicato al maestro abbiamo aderito con entusiasmo, apprezzando la forte impronta pedagogica di una competizione diversa da altre. Ciò che rende il Concours un’opportunità importante per continuare a far conoscere il patrimonio coreografico di Noureev è la relazione con le giovani generazioni delle allieve e degli allievi delle scuole di danza di tutto il mondo, con i loro docenti, con altri coreografi, danzatori e danzatrici, in un rapporto vivo che consente di trasmettere le esperienze, evitando di chiudere le creazioni del maestro in un’aurea di sacralità che limita la nuova creatività». Dal 25 al 30 luglio Rimini è stata capitale della danza. Ogni estate, infatti, il rinato Teatro Galli accoglie gli eredi Etoiles di Noureev, che hanno avuto il privilegio di essere stati formati da lui, di danzare con lui. L’intento del concorso è trasmettere alle nuove generazioni di danzatori il patrimonio artistico del più geniale ballerino e coreografo del Novecento. Tra gli ospiti del Gala 2023 Sergio Bernal Primo ballerino del Balletto Nazionale di Spagna che sulle note di Camille Saint Saens ha eseguito la coreografia di Ricardo Cue, Nais Duboscq e Francesco Mura Primi Ballerini Opéra de Paris che hanno eseguito sulla musica di Tchaikovsky la coreografia di Noureev il famoso passo a due del 2° atto del Lago dei Cigni . Lo stesso Nais Duboscq ha interpretato la morte del cigno, coreografia Michel Fokine sulla musica di Camille Saint Saens. Momenti straordinari sono state le coreografie eseguite dai partecipanti al concorso come ha catturato magistralmente per noi il fotografo Antonio Giannini.