Tra le mille foglioline di un insolito albero d’ulivo. A Cavallino
Sbirciando nel cuore di un laboratorio…
di Chiara Astore
Cavallino (Le). C’è sempre un raggio di sole che illumina quell’angolo di laboratorio dove sono custoditi pensieri, emozioni e intime promesse. L’odore della rame e del fuoco è percepibile. Così come il silenzio interrotto dal passaggio di qualcuno che si accontenta di un sorriso, di una chiacchera.
Non citeremo il nome dell’artista che abbiamo osservato all’opera, perché una delle sue peculiarità – lo sappiamo – è non amare essere al centro dell’attenzione. Ma proveremo a dare un significato alle sue bellissime opere, nate dalle mani di un uomo che nella vita ha fatto tutt’altro. Un uomo che parla poco, ma dona molto. Un uomo gentile, con lo sguardo timido ad osservare i giorni che scorrono, mentre le sue conquiste crescono. Così come quelle dei suoi figli, sempre con la mano tesa a donargli amore, della moglie che da quarant’anni gli è affianco e delle nipotine, che hanno conquistato la sua parte giocosa.
Dieci, cento, mille foglioline adornano un albero di ulivo. E’ secolare, ha il tronco grande, quasi a cercare un abbraccio immenso, quanto l’eternità.
Foglioline piccole piccole attaccate una per una su rami contorti che si innalzano al cielo. A vederlo in foto, adagiato su una distesa di prato verde illuminato dalla luce del mattino, sembra un esemplare reale. Invece è un piccolo bonsai creato durante ore e ore di minuzioso lavoro, utilizzando rame e stagno, fuoco e pazienza.
Materiali che il nostro ingegnoso artigiano aveva da parte, in magazzino. Materiali praticamente riciclati in un periodo in cui, la crisi ha attanagliato la maggior parte se non tutte, le aziende del nostro territorio. Un momento particolarmente difficile per tante famiglie. Giorni in cui le cronache davano notizia di tragedie della solitudine, della crisi economica e lavorativa. Un tunnel grigio e intrecciato che ti toglie il fiato, non ti lascia respirare, ti stringe il cuore sino a soffocarti l’anima. Solo la forza, l’intraprendenza, il desiderio di continuare a lottare possono allontanarti da questo mare di sofferenze senza fondo.
Dalle foglie dell’albero di ulivo e dalle olive saldate una ad una ai suoi tronchi, nasce il messaggio di speranza del nostro “artista”. Tenace come la sua terra, leale come i suoi principi. Valoroso come un uomo che non ha chiesto nulla alla vita, se non di essere una persona corretta e tramandare ai propri figli il senso dell’essere sempre onesto e irreprensibile. Dalle sue mani, rugose per il lavoro sotto al sole di tanti anni, grandi, forti ed accoglienti, nascono anche altre opere, graziosi manufatti studiati e non creati a caso. Piccoli oggetti di arredamento. Uccellini forgiati dai colori tenui, il sole e la luna che si incontrano in un legame che è simbolo di vita, farfalle che ricordano la libertà, insetti e lucertole che vogliamo immaginare cullati dal vento tra il verde della nostra natura straordinariamente bella.