Crinali_Oscillazioni e scritture a sud
Nell’ambito del Patto di Lettura l’associazione Tempo presente Aps in collaborazione con il comune di San Cesario di Lecce organizza una serie di conversazioni e incontri con l’autore. Al via il 23 maggio con “Repertorio degli eccentrici dell’Estremo Sud Est” il libro del giornalista Raffaele Gorgoni
“È bellissimo l’andare. È luce. Andar via, tornare. Trovare tracce, orme, odori – occhi in attesa di guardare. Vedere dentro l’ombra”: così scrive Giuliano Scabia in “Canto del crinale”, dove l’andare e la possibilità di “avere visioni” si fondono. E “Crinali_Oscillazioni e scritture a sud” è il titolo che l’Associazione di promozione sociale TempoPresente ha voluto dare a un progetto di conversazioni e incontri con l’autore per “Il Maggio dei libri” nell’ambito del Patto per la lettura del Comune di San Cesario di Lecce in collaborazione con l’Assessorato alla cultura, che si avvia il 23 maggio prossimo alle 19 negli spazi della locale Biblioteca comunale per snodarsi poi il 24, 29 e 30 maggio. Quattro conversazioni, dalla narrativa alla poesia alla saggistica, per altrettanti modi di attraversare una scrittura che “fa mondo” e si interroga sul mondo.
Si inizia dunque giovedì 23 maggio con “Repertorio degli eccentrici dell’Estremo Sud Est”, Musicaos Edizioni, il nuovo libro del giornalista e scrittore Raffaele Gorgoni, che conduce chi legge in un’atmosfera sospesa tra reportage narrativo e osservazione del reale al di sotto di quel parallelo ideale che, nel Salento, congiunge Adriatico e Jonio.
Dieci uomini e dieci donne giunti da ogni dove, che hanno eletto la fuga e la libertà a espressione di sé e che, muovendosi tra immaginazione, ricordo, memoria e realtà, raccontando storie quasi a svelare il segreto di un mondo interiore in costante mutamento. Attraverso gli occhi di chi ha vissuto più vite, scopriamo un modo altro e ulteriore di trascorrere il tempo, dove in un’esistenza all’estremità del Salento viene conquistata la libertà di una seconda chance. Nella narrazione la passione per i viaggi si mescola a quella per l’arte e la letteratura, dando vita a una serie infinita di storie, ricche di particolari illuminanti e il repertorio trasmuta in un mix di passaggi inediti, citazioni, letture, che si fondono come elementi in un fluido, riflettendo tutta una vita che si dice e si sa attraverso la parola. Dialoga con l’autore Stefano Cristante, ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi nell’Università del Salento.
Secondo appuntamento il 24 maggio, con lo scrittore, sociologo e regista teatrale Fabio Tolledi e il suo “Meridiani – il Mediterraneo tra mito e tragedia”, AstràgaliEdizioni, raccolta di testi poetici elaborati per gli spettacoli di Astràgali Teatro nel corso di venti anni, dal 2003 al 2023, segnati dal costante lavoro nell’area del Mediterraneo e dalla sofferenza e dalla devastazione di una guerra, tanto vicina a noi, al Mare Nostrum e a quei luoghi amati e agiti dalla Compagnia teatrale Astràgali. In ordine cronologico decrescente, gli scritti comprendono momenti degli spettacoli: Medea, Desir, Metamorfosi, La prova, Veli, Divenire animale, Persae, Doni di guerra e Antigone. Dialoga con l’autore, Vice Presidente del Comitato per lo Sviluppo e l’Identità Culturale dell’International Theatre Institute, organismo fondato dall’UNESCO e da esperti teatrali nel 1948, e presidente dell’ITI Italia, la giornalista Carla Petrachi.
Terzo appuntamento il 29 maggio con il recentissimo “Da questo altrove_Carmelo Bene e Il Sud del Sud dei santi. Una cartografia”, curato da Simone Giorgino e Alessio Paiano, pubblicato per i tipi Kurumuny. Un incontro con Simone Giorgino, docente di letteratura contemporanea nell’Università del Salento, e il Centro Studi Phoné, cui si deve l’interessante e complesso progetto di ricerca in itinere. Diviso in due parti, il libro vede nella prima quattordici studiose e studiosi che si interrogano sui rapporti fra il territorio di origine e l’opera complessiva di Carmelo Bene, approfonditi secondo diverse prospettive: teatrale, letteraria, cinematografica, filosofica, linguistica, sociologica, antropologica, e nella seconda, ricca di immagini e documenti, lo svilupparsi di una dettagliata Cartografia poetica nei cinque comuni salentini maggiormente legati a Carmelo Bene: Campi Salentina, Lecce, Santa Cesarea Terme, Otranto e Copertino. L’invito a ripercorrere, come in una nuova biografia, ovviamente non meno «immaginaria» delle altre, il «Sud del Sud dei santi» e, insieme, alcune fasi salienti della vita e dell’opera di Carmelo Bene.
Infine, per il quarto e ultimo appuntamento del 30 maggio, un folgorante ritratto di Giacomo Leopardi nella restituzione che ne fa l’antropologo e docente universitario Eugenio Imbriani ne “L’ultimo canto”, Edizioni Esperidi. La vita di Giacomo, la sua poesia, i suoi pensieri, in una Napoli vitale e soffocante, oppressa dalla censura e puerilmente entusiasta del nuovo secolo, popolaresca e velleitaria: l’amicizia con il fido Antonio, l’incontro Donnalfonso, personaggio pittoresco, e i suoi figli; la malattia, il traboccare del sentimento, la giovinezza che se ne va. E, infine, sulle falde del Vesuvio, nel deserto della ginestra, la composizione dell’ultimo, durissimo canto.
Gli incontri, curati da Carla Petrachi, saranno aperti dai saluti istituzionali di Giuseppe Distante, sindaco del Comune di San Cesario, Anna Luperto, Assessora alla Cultura, Salvatore Capone, presidente TempoPresente aps.
(fonte: comunicato stampa)