“TERRA! Questo non è (più) un borgo
Un fine settimana di arte, musica e partecipazione nel centro storico di Muro Leccese in provincia di Lecce
“TERRA! Questo non è (più) un borgo” va in scena a Muro Leccese sabato 13 e domenica 14 settembre 2025, un fine settimana di arte, musica e partecipazione. Il centro storico della città messapica accoglierà “Terra! Questo non è (più) un borgo”, il festival animerà Borgo Terra trasformandolo in un laboratorio di idee, pratiche culturali e rigenerazione urbana.
Il progetto, promosso e organizzato dall’associazione Custodi@ APS, in collaborazione con Music Platform, piattaforma pugliese che lavora sull’incontro tra musica, arti visive e narrazione dei luoghi, con il supporto del Comune di Muro Leccese, si inserisce nel più ampio percorso di rigenerazione “ViviMuro. Strategie integrate per una rivitalizzazione inclusiva e partecipativa”, promosso con il sostegno dei fondi PNRR destinati al rilancio dei piccoli borghi.
Il festival prenderà vita in uno dei luoghi più antichi e significativi della città: Borgo Terra, nucleo fortificato medievale, oggi segnato da una forte marginalità abitativa e funzionale e per due giorni sarà un borgo animato dalla musica e riabitato da voci, sorrisi, installazioni, percorsi, dialoghi e tanto divertimento.
“TERRA!” diventa così un’esclamazione, un grido di allarme e desiderio, un invito a fermarsi, ad ascoltare, a immaginare nuovamente il centro come luogo del possibile.
«“Terra”! è l’esclamazione dell’avvistamento: una chiamata all’attenzione verso un luogo che chiede di essere riconosciuto per ciò che è stato, ma soprattutto per ciò che può tornare a essere – afferma Sara Spano, Assessora alla Cultura del Comune di Muro Leccese. È, al tempo stesso, un richiamo semantico al toponimo del borgo e una dichiarazione programmatica sul suo futuro: dobbiamo tornare a guardare Borgo Terra, ad abitarlo, a pensarlo come centro e non più come margine residuale. Questo progetto non è solo mera valorizzazione estetica o musealizzazione del passato, ma un laboratorio sperimentale di pratiche culturali, sociali e urbane orientate a costruire futuro».
Sabato 13 settembre inizia di un percorso di riappropriazione urbana, con la realizzazione di installazioni artistiche temporanee pensate per dialogare direttamente con gli spazi dismessi e le soglie silenziose di Borgo Terra.
Tra i protagonisti, l’architetto, illustratore e designer Vincenzo D’Alba, autore di opere esposte al MAXXI e all’Accademia Nazionale di San Luca, che realizzerà “Muroglifici”, un lavoro corale eseguito insieme agli alunni della Scuola Primaria di Muro Leccese, che invita a riappropriarsi della memoria e della città nella forma espressiva più antica. Gli interventi dell’artista Andrea Stefanelli, la cui ricerca attraversa le dinamiche della comunicazione e della mediazione tecnologica, e dell’illustratore Luigionio contamineranno gli spazi quotidiani con un segno visivo ironico e poetico.
Percorsi guidati e azioni performative inviteranno il pubblico a una lettura critica e sensoriale del paesaggio urbano, rivelando le stratificazioni invisibili che abitano il borgo. Gli spazi di Borgo Terra – corti, fondi, varchi murari – diventeranno scena e soglia, punto di incontro tra vissuto e visione.
Dalle ore 19:00, un dialogo aperto su rigenerazione, arte e abitare tra studiosi, amministratori, operatori culturali e cittadini per interrogare – senza retorica – il presente e il possibile dei territori minori. Interverranno Antonio Lorenzo Donno sindaco di Muro Leccese, Vincenzo Santoro, responsabile del dipartimento Cultura e Turismo ANCI, Antonio Prota, co-founder di “La Tornanza”, Franco De Lorenzi, presidente dell’Ordine degli Architetti PCC della provincia di Lecce, Francesco Maggiore, docente universitario e presidente della Fondazione Dioguardi e Vincenzo D’Alba.
La sera, Piazzetta Luigi Maggiulli si trasformerà in un paesaggio sonoro collettivo, con una line-up che intreccia vinile, elettronica e radici musicali del Mediterraneo. Start con le selezioni di Daniele Marzano, che spazierà tra funky, house e groove d’archivio. A seguire, il producer salentino Lonoce proporrà una visione personale dell’Italo Disco, contaminata da ritmi globali e cultura club. A chiudere la serata, l’atteso set di Ciao! Discoteca Italiana del collettivo torinese nato nel 2017 che ha saputo trasformare la pista da ballo in un’esperienza artistica e politica, remixando la cultura pop italiana con il design, l’arte e le estetiche urbane.
Un viaggio sonoro e visivo che rende omaggio – senza nostalgia – alla memoria industriale e immaginaria del nostro paese.
Domenica 14 Il borgo continuerà ad essere animato e attraversato dalle installazioni artistiche e dalle presenze sensibili disseminate negli spazi. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 17, un Workshop sensoriale con l’Argilla a cura di Viviana Casaluci, artista, ceramista ed arteterapeuta, proporrà un momento di relazione silenziosa con la materia, pensato come gesto poetico di cura.
Alle ore 19:00 una parentesi del festival sarà dedicata al pensiero e alla scrittura con la presentazione del libro “Il mondo in forma di racconto. Il metodo narrativo nella ricerca geografica” (FrancoAngeli). L’autrice, Patrizia Miggiano, docente e ricercatrice, dialogherà con Luca Bandirali docente di Cinema Fotografia Radio Televisione e Media Digitali dell’Università del Salento.
In serata, ancora musica e visioni in Piazzetta Maggiulli, con due progetti che raccontano il Mediterraneo attraverso il suono. Il primo è Tanit Turbo Sound, formazione che unisce il producer Alessio “Franza” Amato, il trombonista Christian Bevilacqua e il percussionista Japan (Angelo De Grisantis): un viaggio musicale tra Nord Africa, Medioriente e sperimentazione elettronica. Chiude il festival Elettro Mascarimiri, storica realtà salentina che miscela pizzica, tarantella, dub e cumbia in un live & dj set in bilico tra tradizione e futuro, ritualità e dancefloor.
Durante le due giornate del festival si potrà visitare il Museo Diffuso di Borgo Terra con la sezione Messapica e Medievale, ospitato all’interno delle sale del Palazzo del Principe, elegante struttura cinquecentesca che sorge al margine di Borgo Terra e ne rappresenta oggi il confine architettonico e simbolico. Custodisce al suo interno le testimonianze di oltre 25 anni di scavi a Muro Leccese, tappa fondamentale per chi vuole comprendere la lunga storia di questo luogo e le sue stratificazioni.
Info: Custodi@APS Email: custodia.aps@libero.it
(fonte: comunicato stampa)