Biffanti riscopre Attilio Selva
Dal Venezuela a Milano. Le opere dimenticate di Attilio Selva
Nulla è più emozionante, per un vero appassionato d’arte, di ritrovare opere rare o che si credevano perdute. È come recuperare un piccolo tesoro disperso negli oceani da secoli e ritrovarselo lì, nelle mani, brillare come se non fosse mai andato perduto. È esattamente questo che è successo ad Alessandro Biffanti, proprietario della Galleria d’arte Biffanti, storico luogo d’arte milanese.
Tutto è iniziato dopo esser stato contattato dalla famiglia di un architetto italiano di origine toscana, trasferitosi in Venezuela negli anni ’40, lì ha costruito numerosi monumenti pubblici nella città di Caracas ed ha commissionato ad Attilio Selva la realizzazione di alcune statue per adornare queste strutture, i due erano già legati da tempo da una forte amicizia e percorsi comuni in Italia.
Attilio Selva è uno scultore dello scorso secolo, riportato recentemente all’attenzione grazie ad alcune mostre pubbliche e private. È possibile ammirare di suo la scultura della Giustizia nel cortile del tribunale di Milano.
Grazie alla Galleria online Biffanti gli eredi dell’architetto sono venuti a conoscenza della passione di Alessandro e di tutto il suo staff per la scultura del primo ‘900 e ci hanno segnalato un gruppo di sculture di Attilio Selva che lui stesso portò in Sud America negli anni ’50 ed in questo modo è iniziata la trattativa ed infine l’acquisto per poter riportare questo gruppo di rarissime e ormai perdute opere in Italia.
“Siamo felicissimi di aver riportato in patria questo piccolo nucleo di sculture di Attilio Selva, sono oggetti molto rari e sono assolutamente in linea con il concept della Galleria, il surplus è che tutte le opere sono accompagnate da documenti di vendita dell’epoca firmati appunto dall’autore”- afferma Alessandro Biffanti, proprietario della Galleria d’Arte, e conclude- “da diversi anni seguo con interesse la scultura italiana del XIX e del XX secolo e aver riscoperto fuori dal territorio oggetti tanto rari è una vera soddisfazione, sarà inoltre possibile ammirare queste opere in Galleria!”
(fonte: comunicato stampa)