Le voci del Salento. Winspeare ricorda don Tonino Bello
Ad Andrano, seconda giornata del Festival delle Culture Mediterranee
L’anima attesa. Lo sguardo di don Tonino Bello”
Il regista Edoardo Winspeare, ospite d’eccezione ad Andrano, ha presentato il suo film
Storia, paesaggi, mistero e personalità la traccia tematica della seconda giornata del Festival delle Culture Mediterranee ad Andrano, in provincia di Lecce. L’appuntamento in programma ha dato spazio alle voci del Salento, a quelle che hanno voluto raccontare ciò che ancora resta nascosto e ciò che tutti hanno imparato a conoscere attraverso figure carismatiche che hanno condizionato il pensiero di molti. Ospite della manifestazione, che chiude i battenti domenica 6 settembre, Edoardo Winspeare.
Il regista ha presentato “L’anima attesa. Lo sguardo di don Tonino Bello”, pellicola nata dall’idea condivisa con Carlo Bruni. Il cortometraggio a soggetto di ventiquattro minuti, voluto da Pax Christi, il movimento pacifista di cui Don Tonino Bello è stato presidente dal 1985 al 1993, e da Mosaico di Pace, rivista fondata dallo stesso Don Tonino, è stato proiettato nell’atrio del castello Spinola-Caracciolo. Il lavoro di Winspeare intende promuovere il pensiero del sacerdote su temi di stringente attualità: economia e politica. Curiosità, amorevolezza, desiderio di comprendere, questo ed altro mette in evidenza il regista che ha scelto di descrivere gli aspetti più legati all’impegno del vescovo di Molfetta in Pax Christi, ma anche l’impegno di un uomo di fede nella vita di ogni giorno. Il regista nel suo intervento sul palco ha ricordato la figura di Don Tonino Bello nel privato, un uomo che amava la poesia, il cinema, l’arte in generale.
Spazio anche ai libri con il romanzo “La Grande Madre. L’eresia di Pantaleone” scritto a quattro mani da Roberta Culiersi e Carlo Chiri. Si tratta di un atto d’amore per il Salento in cui i principali luoghi di culto pagani e cristiani, avvolti tra fascino e mistero, fanno da cornice alle vicende dei protagonisti Joffry e Calliope, alter ego dei due autori. Il romanzo vuol essere un ritorno alle origini, andare indietro nel tempo, ritornare con la memoria verso ciò che si racconta attraverso la bellezza, la trama delle pietre e dei monumenti che nascondono sempre qualcosa di sconiciuto, poco chiaro. Hanno dialogato con gli autori Andrea Colella, direttore della testata Belpaese, e Gianni Bellisario, storico. La presentazione del libro è stata intervallata da momenti musicali dal cantautore Luca Colella.
Ha chiuso la serata il corpo di ballo proveniente direttamente dalla Grecia, il Group Alkyon, che si è esibito in una Cultural Dancing. L’Associazione Mediterranea, che ha organizzato il Festival delle Culture Mediterranee, con la direzione artistica di Margerita Franja, attraverso la musica ha inteso mescolare, tra le vie del paese, l’abbraccio di suoni e tradizioni che si congiungono in un unico percorso di condivisione.
(fonte: comunicato stampa)