Il Paisiello va in scena. Spazio al Teatro

 

 

Il Paisiello va in scena. Spazio al Teatro

Presentata stamattina la stagione di prosa 2012 promossa da Comune di Lecce e Teatro Pubblico Pugliese. In arrivo tra gli altri Isa Danieli, Elio Germano, Toni Servillo, Sandro Lombardi e Mario Perrotta. Ritorna la terza edizione di Teatro a 99 centesimi, la rassegna teatro in jeans con spettacoli dedicati alle scolaresche e un laboratorio di dizione.

di Antonietta Fulvio

 

 

 

Botti di fine anno in anticipo stamane nella sala giunta di Palazzo Carafa, con la presentazione del cartellone di prosa 2012. In arrivo al Paisiello, teatro comunale di Lecce, autori e registi di spicco. Isa Danieli, Toni Servillo, Sandro Lombardi, Elio Germano giusto per fare qualche nome e un salentino doc, Mario Perrotta, al quale recentemente è stato assegnato il prestigioso Premio Ubu. Una rassegna di altissima qualità, nonostante i tagli e i tempi di austerity che investono, anche e soprattutto, il settore cultura  ha precisato  Carmelo Grassi presidente del Teatro Pubblico Pugliese che può annoverare tra le amministrazioni associate la città di Lecce. Una stagione di altissimo profilo con grandi protagonisti della drammaturgia contemporanea ma che può anche vantare la presenza di realtà teatrali del territorio, fulcro del progetto Teatri Abitati che rafforza e mette in rete garantendo continuità di gestione, programmazione, produzione e formazione, dodici residenze teatrali pugliesi ha ricordato lo stesso Grassi.

Uno sforzo notevole, considerate le esigue risorse in campo, gli ha fatto eco l’assessore comunale alla Cultura Massimo Alfarano. Ma la stagione è servita e il programma si presenta vario, per tutti i gusti, compresi i cultori più raffinati.

Nove spettacoli, di cui otto in abbonamento, per una stagione nel segno della continuità ha rimarcato  la direttrice artistica Carla Guido-  la nuova stagione pone grande attenzione alla drammaturgia contemporanea ma senza tralasciare il dialogo con i classici come I Promessi Sposi alla prova (nella foto), un capolavoro di riscrittura di Giovanni Testori, in programma il 24 e 25 febbraio  per la regia di Federico Tiezzi, che fa approdare il romanzo manzoniano in teatro e diventa occasione  – come spiega lo stesso regista – “per far riflettere come oggi la tanto auspicata unità linguistica del Manzoni come unità di nazione, possa ricordarci che la cultura non è qualcosa di separato dalla storia, ma addirittura la determina”.

Si inizia il 20 e 21 gennaio con L’Abissina. Paesaggio con figure di Ugo Chiti, riallestimento di un  testo, messo in scena nel 1993, che vede la grande attrice napoletana Isa Danieli (nella foto) al centro della vicenda tragicomica di uno spaccato di vita contadina, sospeso tra cupezza e comicità.

 

 

Seguirà il 29 gennaio Thom Pain. Basato sul niente di Will Eno, con il giovane bravissimo Elio Germano, che ne cura personalmente la regia: “curioso uomo Thom Pain… un uomo tragicamente positivo – dice  l’attore e regista – che cerca di amare la vita senza spiegarla troppo, né di trovare soluzioni o insegnamenti…

Un gradito ritorno al Paisiello per la regista Marinella Anaclerio che, dopo aver portato i Karamazov di Dostojevski, per la nuova stagione porta in scena Guerra il testo dell’autore svedese Lars Norèn. In scena il 4 febbraio Marrico Gammarota e Antonella Attili, insieme agli straordinari attori della compagnia del Sole, per parlare di ciò che lascia la guerra – ha spiegato la stessa regista – i danni maggiori li subiscono coloro che restano. Scritto come un thriller, il testo racconta la storia di una famiglia, sopravvissuta ad una guerra civile, che cerca di capire da dove e come ricominciare. L’improvviso e inatteso ritorno del padre, reduce e cieco, fa riemergere ferite mai sanate. Lo spettacolo sostiene la nuova campagna 2012 di Emergency in favore della libera medicina.

Probabilmente di ritorno dal palco sanremese, le sorelle Martinetti daranno vita, il 17 e 18 marzo, alla divertentissima pièce di teatro musicale intitolata Non ce ne importa niente per la regia di Max Croci. Un exursus tra le melodie e i costumi degli anni ’30, evocando il trio Lescano, le sorelle Martinetti interpreteranno i più grandi successi di quegli anni in perfetto falsetto e “canto armonizzato” accompagnate dal quartetto jazz dell’Orchestra Maniscalchi diretta dal Maestro Christian Schmitz.

Nel solco del confronto con i classici due titoli estremamente interessanti, in scena il 23 marzo il regista Giovanni Anfuso rilegge Luigi Pirandello portando in scena La ragione degli altri opera rivelatrice di una tematica costante nell’opera pirandelliana ovvero l’annullamento della propria personalità per la felicità dell’altro. Il 30 e 31 marzo sarà, invece, la volta di Romeo e Giulietta la celebre opera shakespeariana sarà diretta dal regista Tonio de Nitto che ritorna al Paisiello con la sua Factory, compagnia transadriatica  con un cast molto interessante che unisce diverse realtà teatrali del territorio, tra le quali Nasca di Ippolito Chiarello. Dopo aver diretto Sogno di una notte di mezza estate, lo stesso De Nitto fornisce la chiave di lettura del suo Romeo e Giulietta due adolescenti di una comitiva che si cancella per sempre nel tempo di un paio di giorni, morti che sono l’emblema dell’assenza di comunicabilità con il mondo degli adulti, un mondo nel quale i giovani non trovano più punti di riferimento. Fuori abbonamento, ma dentro la rassegna, l’originalissimo spettacolo di Terrammare Teatro, Lezione di classe, per la regia di Gigi Gherzi: ogni sera 60 spettatori sono invitati  a ritornare tra i banchi di scuola e a ripercorre nella memoria i ricordi dell’asinità o della propria educazione scolastica. Un intenso spettacolo di teatro dello spettatore, unico nel suo genere, allestito  il 13 aprile presso la scuola elementare  Cesare Battisti e il 14 presso la scuola elementare E. De Amicis.

Gran finale con Toni Servillo, in programma il 20 aprile, con il suo recital che legge Napoli: un viaggio nella città attraverso la sua lingua che è carne viva come i testi dei più grandi autori da Salvatore Di Giacomo a Ferdinando Russo, da Raffaele Viviani a Eduardo De Filippo, fino ai contemporanei Enzo Moscato, Mimmo Borelli e Maurizio De Giovanni. “Un bisogno perentorio – dice Servillo – di non rinunciare ad un’identità sedimentata da quattro secoli di letteratura”.

 

E a proposito del  grande Eduardo egli asseriva che Teatro significa vivere sul serio quello che gli altri, nella vita, recitano male. Intendendo con altri gli uomini che, in passato come nella contemporaneità, sono e saranno sempre protagonisti delle proprie azioni, delle scelte come delle non scelte…perché sul palco si recita la vita e il fascino del teatro in fondo è proprio questo riuscire a mettere a nudo l’animo umano davanti alle proprie debolezze, talvolta vantandone virtù sempre più rare o mettendone in ridicolo vizi e difetti.  Una prospettiva che rende il teatro sempre più esigenza vitale, occasione di socializzazione e di confronto, ecco perché accanto alla stagione di prosa ritorna la terza edizione della rassegna Teatro a 99 centesimi, promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Lecce , cinque spettacoli per avvicinare sempre più il grande pubblico alla magia che si compie al di qua del sipario.

Ecco i titoli in programma: Look Up, America! Dramma comico in cinque quadri per attore e manichino. di Marco Melloni con l’inconsapevole collaborazione di Philippe Petit (15 gennaio) mentre la compagnia Mimus porta in scena nel giorno del lunedì grasso un classico della commedia dell’arte IL vecchio avaro Intermezzo comico a 2 voci, il basso-baritono Angelo De Leonardis e mezzosoprano Deborah De Blasi, con strumenti, viola, violoncello e violini diretti dal maestro Valerio de Giorgi mentre la regia della pièce è affidata ad Annemette Schlosser Bernardelli, che firma anche i costumi (20 febbraio). 

Qualche guerra te lu 48 tratto dai “Canti de l’autra vita” di G. De Dominicis è òlo spettacolo che vede attrice e regista la stessa Carla Guido. Si tratta di un recital in vernacolo che traccia un percorso “di rivolta e di liberazione”, ispirato alle vicende politiche che portarono all’Unità d’Italia. L’autore De Dominicis, infatti, partecipò se pur indirettamente a queste vicende, attraverso i racconti e la frequentazione del duca Sigismondo Castromediano, valoroso patriota di Cavallino, come il poeta. Presentato con successo lo scorso ottobre per la Fondazione della Notte della Taranta, lo spettacolo mette in relazione due tradizioni, lu cuntu e la banda, e vede la partecipazione della piccola Orchestra di fiati del Conservatorio Musicale “T. Schipa” di Lecce. Ancora cultura e tradizione con Papa Galeazzo Vita, morte e miracoli il testo di Giovanni Delle Donne  interpretato da Massimo Giordano per la regia di Matteo Tarasco porterà in scena la storia, tra realtà e leggenda,  dell’arciprete    di  Lucugnano vissuto nel Cinquecento. Eroe atipico, burlone e irriverente come lo sono le maschere della commedia dell’arte, è da ritenersi un antenato della moderna commedia all’italiana. (25 marzo).  Da non perdere, inoltre,  il recital di Mario Perrotta (15 aprile) che leggerà Bodini. “Entrambi nati fuori casa (Bari lui, Brindisi io) – scrive lo stesso Perrotta nelle note di regia – e portati in fasce nella città di appartenenza, Lecce appunto. Un’appartenenza non di facciata, ma di sostanza, tanto risuona la nostra terra nei suoi scritti e nel mio teatro”.

Ultimo appuntamento in cartellone sarà Intervista con Marinetti per la regia di Francesco Branchetti. In occasione di una nuova serie radiofonica di “Interviste Impossibili ”, Giovanni Antonucci ha ideato una pièce teatrale, con atmosfere ironiche e surreali, che ha per protagonista Filippo Tommaso Marinetti. L’intervista è giocata sui temi che egli affrontò negli anni Dieci e che oggi  sono di grande attualità come la  nuova percezione del tempo e dello spazio creata dalla civiltà tecnologica e il ruolo dell’immagine  nella società del Novecento.

Non mancheranno i laboratori, quest’anno Vox humana: non si parla con la bocca piena corso di consapevolezza vocale e di dizione tenuto da Carla Guido con la partecipazione di Dario Oppido. Due incontri settimanali, martedì e giovedì,  per tre mesi nel Salone del Teatro Paisiello.  (Iscrizione 35 euro; per parteciparvi occorre inviare una lettera di presentazione e motivazione al seguente indirizzo mail: teatropaisiello@gmail.com)

E, dulcis in fundo, ritorna Teatro in jeans dedicata alle scolaresche leccesi  che, puntualmente a giugno, presentano i propri spettacoli finali. Quest’anno la rassegna sarà preceduta da un prologo con 4 spettacoli, dei matinée riservati al futuro pubblico di spettatori per i quali saranno riproposti Sogno di una notte di mezza estate (14-15 febbraio)  e  Romeo e Giulietta (28 e 31 marzo) della compagnia Factory; Storia di un uomo e della sua ombra di Principio Attivo teatro (16 e 17 aprile) e Cenerentola della compagnia Elektra (9 e 10 maggio).