Alienismo

 

Roma 12 Febbraio 2012 ore 12 sede Società Umanitaria (via Aldovrandi)

Alienismo

 

 

 

Alienismo – questo il nome scelto per indicare un vero movimento – da un gruppo di associazioni – Associazione Akkuaria Catania, Società Umanitaria sede di Roma, La Casa degli Artisti Gallipoli, Comitato provinciale Catania, Associazione Italiana Artists e Creatives, Associazione Culturale Arte Italica Roma – che in occasione della della 12a Rassegna artistico-culturale Viaggio tra le vie dell’Arte, presso la sede della Società Umanitaria(sede di Roma) via U. Aldrovandi , 16 presenteranno a Roma il prossimo 12 febbraio il nuovo Movimento Artistico e di Pensiero.

L’idea nasce dalla intuizione del poeta e pittore salentino Eugenio Giustizieri, e dall’incontro di due artisti di fama internazionale, Vera Ambra e Giorgio De Cesario: dalla Sicilia alla Puglia alla Campania, per quelle magìe di sole e mare e terra madre, che nascono esclusivamente nel Sud d’Italia, sud del mondo, autentico nord e vera bussola planetaria dei popoli.
Interverranno: Vera Ambra, Maria Tripoli, Gabriella Pison, Francesco Giordano, Beppe Costa, Augusto Monachiesi, Savio Pagano e in video conferenza Giorgio De Cesario.

Se il movimento artistico dell’Alienismo ha alla base la visione che la manifestazione di ogni forma culturale (Letteratura Arti plastiche e visive) deve essere esaltazione nello spirito come incarnazione autentica dell’Idea, ciò ha dei precedenti.

 

 

La Tradizione che si innerva e sviluppa nella forma diviene materia quindi Luce, o sostanza. Nella alienazione dell’Essere c’è il nuovo ordine, la sublime realtà.
Gli autori che qui si vogliono segnalare come ‘padri nobili’, ancorché apparentemente fluttuanti in mondi senza tempo, dell’Alienismo, sono tre scrittori e artisti che ebbero le loro scintille al sud, in Sicilia e conversero a Roma, i due luoghi dove si accendono i fuochi del movimento. Nulla accade per caso. Lo scrittore e folklorista Fortunato Pasqualino narrava della sana follìa e della necessità di inclinare ad essa, anche per sviluppare la propria catarsi e dare al mondo la necessaria leva che lo spingerà nel suo luogo avito; il sacerdote e poeta Antonio Corsaro per tutta la sua lunga vita, fino alla ideazione del movimento Verticalista, dalle liriche primeve agli ultimi bagliori, predicò la Luce del grande Folle per eccellenza, pur nella sua peculiarità, e della Sacra Madre del mondo e dei popoli; lo scrittore Pino Amatiello, sia nel suoi originalissimi romanzi che nelle liriche, volle accostare la solitudine dell’uomo alla sua ambientazione in un linguaggio perfettamente riuscito, e fu un fine operatore culturale. Tre Uomini, tre fragili fibre dell’Universo, dalla Sicilia alla città caput mundi, passando per l’inesauribile vitalità del Sud. Un percorso che nel terzo millennio è necessario ripercorrere, poiché denso, specie ultimamente, di intense fiamme.
Dal Sud rinasce la rivoluzione culturale che il movimento degli artisti Alienisti intende riaffermare, autentica scuola di pensiero la quale, nelle sue più svariate manifestazioni, spazierà nel mondo attraverso l’oramai indispensabile veicolo di Internet, che già ha permesso la costruzione di quel Tempio del Sapere e della salvezza della memoria non soltanto virtuale ma affatto reale, poiché incarnata in persone autentiche, ciascuna con la loro peculiarità, fragilità e soprattutto anima divina.
Dell’Alienismo quale movimento artistico, le cui basi sono la solidarietà, la fratellanza, la tolleranza universale tra i singoli e i popoli, nella bandiera immortale della Libertà, si può dire quel che gli antichi dissero con linguaggio segreto: Tutto è Uno, dall’atomo alla stella, dal granello di sabbia al golem, dalla Parola che si fa carne alla follìa risorta, come fenice intramontabile.

 

 

MANIFESTO PROGRAMMATICO DEL MOVIMENTO

Il movimento artistico “Alienismo” nasce dall’esigenza di rappresentare l’Arte partendo dalla manifestazione dell’Idea e dalla sua interpretazione, con lo scopo di riportare il pensiero creativo all’interno di forme adeguate a esprimere la complessa spiritualità contemporanea, sperimentando nuovi equilibri fra contenuti e forme nella sintesi che si produce fra la natura
spiritualizzata e lo spirito materializzato.
L’Arte è il primo gradino per l’autocoscienza dello Spirito, in quanto esso, solo nell’arte può vivere nell’immediatezza e nell’intuitività della sua fusione con e nella natura.

Il termine Alienismo porta con sé una provocazione e una denuncia contro ogni forma di alienazione che in maniera sempre più dilagante ottunde le menti e schiavizza l’uomo.

L’Alienismo intende portare nuovi equilibri vitali all’interno della società contemporanea dal momento che essa, con il suo stile di vita, commette costantemente espropri di coscienza sino a decretarne la morte.

L’Alienismo intende compiere quest’azione di rinascita attraverso un percorso di risanamento estetico che prende vita dalle varie applicazioni metodologiche e contenutistiche che interessano ogni aspetto dell’Arte.

Gli artisti dell’Alienismo si definiscono alienisti: così definendosi viene elaborata una nuova accezione del lemma già esistente.

Gli alienisti, contestualmente al movimento artistico che qui viene presentato, sono i catalizzatori dell’Idea in sé che diventa l’Idea fuori di sé.

(fonte: comunicato stampa)

 

ALIENISMO, TRASVERSALITÀ NEL TEMPO E NELLO SPAZIO

Il termine “Alienismo”, di primo acchito, sembra riferirsi, e in un’accezione negativa, alla tendenza contemporanea di sviluppare atteggiamenti negativi nei confronti della vita quotidiana attuale.
In questo senso, a molti potrebbe sembrare un sinonimo di “alienazione”, quel malessere generato dalla società industriale moderna, con la sua razionalità impersonale, integratrice e falsamente tollerante, tutta tesa all’efficienza, allo sviluppo sempre maggiore della produzione e al dominio sempre più esteso sulla natura.

Contro questo stato di cose erano rivolti l’Urlo di Munch, la Terra Desolata di T. S. Eliot, le stridenti musiche di Stravinskij e le espressioni artistiche di tanti maestri del presente e del passato. Anche i filosofi, nel corso dei secoli, si sono spesso interessati al problema del sé che si estrania dal sé, scindendosi e precludendo l’attuazione dell’autocoscienza. Ne hanno parlato Hegel, Feuerbach, Rousseau, Marx, Lukacs e la Scuola di Francoforte, ciascuno nei propri ambiti di interesse e secondo i clichés della propria contemporaneità.

Ora si tratta invece di dare al termine “alienismo” un’accezione ben diversa, distinguerlo in maniera precisa dal concetto di “alienazione” intesa come disagio mentale.
Il movimento dell’alienismo infatti vuole promuovere solo l’alienazione dell’Idea, alienazione intesa, nella maniera più tradizionale, come trasferimento ad altri di un proprio bene. L’artista quindi è chiamato a offrire agli altri le proprie idee, ad alienarle condividendo, a proiettarle allargando orizzonti di luce e quindi di vita.

Il concetto di trasversalità è basilare in tutto questo. Tutte le arti e le scuole di pensiero sono chiamate a rinascere, a superare quei limiti imposti dal mondo consumistico che ci attanaglia nella vita di ogni giorno. Tutte le arti e le scuole di pensiero sono chiamate a riappropriarsi della propria sacralità, della sacralità della parola, dell’immagine pittorica e plastica, dell’immagine in senso lato.

Forse il villaggio globale di cui oggi tanto si parla, può aiutarci a divulgare con tutti i mezzi a nostra disposizione, e sono tanti, questa trasversalità dell’espressione umana rinata. Tutto il mondo dell’arte e della cultura deve mirare e contribuire al rinascimento dell’uomo del Terzo millennio, alla rivalutazione della propria espressività e delle proprie potenzialità soggiogando, una volta per tutte, i tentativi blasfemi di chi vuol farci tacere per sempre togliendoci la libertà e l’indipendenza di pensiero e marciando, tramite i mass-media, nei nostri cervelli.

Umanesimo e Rinascimento avevano messo l’Uomo al centro dell’Universo riconoscendogli, finalmente, dopo secoli di oscurantismo, quella posizione dominante che gli compete; l’Illuminismo poi aveva avvalorato solo le sue doti razionali e il Romanticismo aveva esaltato solo il mondo dei suoi sentimenti e la sua fantasia.

In realtà l’uomo è un insieme armonico di razionalità, sentimenti, istinti, l’una non esclude gli altri e viceversa. Riappropriamoci quindi di questa armonicità e alieniamola al mondo, proponiamoci in maniera trasversale nel tempo e nello spazio per indicare la strada della rinascita. Non è vero che arte e pensiero non hanno più nulla da offrire all’uomo di oggi, non è vero che sono ormai dei rami secchi senza più frutti. Ritorniamo a dare voce all’arte e alla cultura in generale, lottiamo per riconquistare la dignità dell’uomo liberandola dai condizionamenti soffocanti di chi ci vuole muti per sempre.

Che il nostro entusiasmo diventi faro luminoso e indichi a tutti il cammino da seguire, LA STORIA DELL’UOMO NON È ANCORA FINITA!
Giorgio De Cesario
Gallipoli, 23/01/2012

Info:
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