Un aperitivo musicale sui binari della storia

 

La musica al museo: le domeniche d’agosto a Lecce aperitivo e concerto jazz al Museo Ferroviario

Sui Binari del Jazz

 

 

Che metta o che tolga distanza tra le persone e i luoghi, che allontani o che riporti da qualcuno, il treno ha da sempre esercitato un certo fascino e ispirato compositori, registi, cantautori che lo hanno eletto oggetto pregno di simbologia visiva e sonora.

Con la rassegna “Sui binari del Jazz” che si svolgerà per tre domeniche di seguito il 5, il 12 e il 19 agosto alle 21 presso il Museo Ferroviario di Lecce il connubio proposto è tra il convoglio del miglior jazz e locomotive a vapore, carri e carrozze. Un aperitivo un po’ “fuori dal comune” e “sui binari della storia”.

Start alle ore 21 con un aperitivo durante il quale si potrà visitare il Museo Ferroviario – in via Giuseppe Codacci Pisanelli, alle spalle della stazione, di fronte alle cave di Marco Vito – con le sue oltre 30 rotabili d’epoca, esposte all’interno di due capannoni, uno costruito negli anni Venti e l’altro negli anni Settanta, e sui binari esterni.

Dalle 22 avranno luogo i concerti: domenica 5 agosto aprirà la rassegna lo special quartet di Vito Di Modugno,  tra i migliori organisti al mondo per lo storico magazine americano Down Beat che ogni anno dal 1934 segnala i migliori musicisti secondo pubblico e  critica. Con Vito Di Modugno all’organo Hammond ci saranno Michele Carrabba al sax tenore, Andrea Favatano alla chitarra e Francesco Pennetta alla batteria. Il 12 agosto sarà la volta di una coproduzione che vede protagonisti Cesare Dell’Anna e i musicisti di J.AS.S assieme ad Alberto Parmegiani nella rivisitazione del progetto di Dell’Anna “MyMiles. Con Cesare Dell’Anna alla tromba e Alberto Parmegiani alla chitarra saliranno sul palco del museo Roberto Gagliardi al sax soprano e clarinetto basso, Sandro Martella al sax tenore, Mauro Tre alle tastiere, Marco Bardoscia al Basso e Max Ingrosso alla batteria.

Il 19 agosto, in chiusura, la rassegna al Museo Ferroviario ospiterà il trio del cantante e pianista Mario Rosini che insieme a Luca Alemanno al contrabbasso e Mimmo Campanale alla batteria disegnerà atmosfere al limite tra il jazz e la canzone. Mario, infatti, già al Festival di Sanremo del 2004 si fece apprezzare anche dal grande pubblico televisivo, che lo premiò con un importante secondo posto , grazie alla sua innegabile unicità vocale e alla sua facilità di passare dal jazz alla canzone. Fu il primo ad aprire una nuova strada ad altri importanti musicisti ed interpreti jazz di fama internazionale che dopo di lui si affacciarono allo stesso Festival per dialogare con il grande pubblico.

La rassegna “Sui Binari Del Jazz” è a cura dell’Associazione J.AS.S (Jazzisti Associati Salentini) in coproduzione con l’etichetta 11-8 Records, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Lecce.

 

Per info 328.9609886

Ingresso € 7 posto a sedere – € 10 posto a sedere al tavolo


BIO

Vito Di Modugno

Ha intrapreso giovanissimo gli studi musicali sotto la guida del padre (Pino Di Modugno noto fisarmonicista) studiando pianoforte, organo, basso elettrico e contrabbasso.
Si è diplomato in seguito in pianoforte e in musica jazz.
Nel 2003 è stato eletto tra i migliori nuovi talenti nel referendum “Top Jazz” indetto dalla rivista “Musica Jazz”, ed è vincitore del “Jazzit Awards 2011” come miglior organista italiano.
Ha suonato come solista con l’Orchestra Sinfonica “Arturo Toscanini” di Parma diretta dal M° Beppe D’Onghia, interpretando il concerto per gruppo e orchestra sinfonica dei Deep Purple composto dall’organista Jon Lord.
Incide per la “Red Records” realizzando produzioni discografiche che vedono la collaborazione di musicisti come Jerry Bergonzi, Fabrizio Bosso, Fabio Morgera, Pietro Condorelli, Sandro Gibellini, Massimo Manzi, Pino Di Modugno, Michele Carrabba, Stefano D’Anna, ecc.

 

Cesare Dell’Anna lavorava a un progetto su Miles Davis. Ambizioso forse, ma il funambolico trombettista pugliese non si spaventa davanti ai mostri sacri, si butta sull’idea, la mastica, la metabolizza, e la realizza splendidamente. “My Miles” è titolo che descrive esattamente questo bellissimo lavoro. Non si tratta, infatti, di una mera riproposizione di melodie di Davis, ma piuttosto di un tentativo di recuperare gli insegnamenti, lo stile, la fantasia, la sregolatezza del geniale musicista nero, e di farli propri. Il risultato è un progetto carico di creatività, di improvvisazione, di mancanza di filo logico-melodico. E però anche di armonia, che lascia la sensazione che tutto sia al posto giusto nonostante, in realtà, ogni cosa sia al posto sbagliato. E allora, strumenti, tecniche e suoni moderni si integrano con sonorità molto ritmate, contaminate dall’elettronica, con componenti funk, toni jazz, con la dolcezza sognatrice della splendida tromba in sordina di Dell’Anna, questa volta affiancato dalla chitarra di Alberto Parmegiani L’impressione che lascia l’ascolto di questo album è che oggi, forse, Miles Davis avrebbe suonato proprio così…

 

Mario Rosini

Da sempre appassionato alla musica ed al canto, fin da bambino partecipa a diverse manifestazioni canore pugliesi come membro del Duo Rosini, assieme al fratello Gianni; i due partecipano al “Cantapuglia” 1976 (vincendo la manifestazione) ed al Cantagiro 1980. Fino al 1984 ha frequentato il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari, studiandovi per 7 anni, prima di partire per Milano ed intraprendere la carriera da solista.

È un musicista molto versatile che si è esibito in vari generi: PopFunkHip HopJazzNew AgeMusica Sacra. Ha collaborato con artisti del calibro di Rossana CasaleMick Goodrick. Tra gli anni ottanta e novanta ha partecipato ai tour musicali di Anna OxaGrazia Di MicheleMia MartiniRossana CasaleTosca,

Dopo aver ottenuto un contratto con la Cafè Concerto, casa discografica fondata da Federico Monti Arduini, nel 2004 partecipa in gara al Festival di Sanremo con il brano Sei la vita mia ed arriva al secondo posto, alle spalle del vincitore Marco Masini; nella stessa kermesse sanremese arriva terzo nella classifica del Premio della Critica “Mia Martini“.

Nella stagione 2007/”08 è a Rai Due Michele Bovi, esperto e conoscitore dell’universo musicale italiano ed internazionale che dopo aver scoperto le capacità di creare in estemporanea, lo ha voluto nella sua rubrica Tg2 Punto.it, esprimendo tutto il suo estro di interprete ed arrangiatore eseguendo improvvisazioni di famosissimi brani che hanno fatto la storia della canzone italiana Attualmente è docente presso il Conservatorio Paisiello di Taranto dove detiene la cattedra di Canto Jazz.

Dal 2008 ricopre l’incarico di Presidente della Commissione Artistica del “Premio Mia Martini”.

 

(fonte: comunicato stampa)