Le adorate carte di Alberto

Alla Tipografia del Commercio di Lecce dal 6 al 18 ottobre 2012

Dalla 18esima dimensione a Gregorio – le adorate carte di Alberto Buttazzo

di Antonietta Fulvio

In occasione della Giornata del Contemporaneo, promossa da Amaci, la storica Tipografia del Commercio, oggi sempre più luogo museale e centro di

cultura, si presenta nell’altra sua anima artistica: il percorso del proprietario Alberto Buttazzo condiviso  con gli artisti del Gruppo Gramma che negli anni Settanta portavano avanti una ricerca di rinnovamento dei linguaggi dell’arte…

 

C’è un luogo magico in via dei Perroni a Lecce. È la Tipografia del Commercio luogo di storie e di memorie. Un luogo del cuore, proprio come quelli che ogni anno ci propone di eleggere il Fai. Lo è per chi ama il libro, l’odore degli inchiostri, l’impercettibile suono delle pagine da sfogliare nel silenzio di un meriggio d’estate o a notte fonda. È il luogo delle storie che si sono succedute come caratteri mobili nel laboratorio creativo di Antonio Buttazzo che ha scritto le pagine più belle della storia culturale salentina con la sua Tipografia fondata, nel 1926, insieme al padre Umberto.

Le composizioni, le impaginazioni raffinate, l’accostamento dei caratteri in sottile sintonia con i colori: non sono mai un processo meramente meccanico. La macchina è il mezzo che consente all’uomo di creare. I manifesti di Buttazzo sono stati una straordinaria lezione di grafica quando era inconcepibile l’idea che una composizione potesse essere fatta, come accade oggi, virtualmente. Oggi mouse e tastiera traducono sul monitor lo spirito creativo, ieri era la precisione, l’intuizione e la pazienza del gesto nella composizione tipografica a fare il miracolo: pagina o manifesto che fosse. Tra macchinari antichi e i famosi manifesti formato “elefante” , che campeggiano sulle pareti, la Tipografia del Commercio si configura come  Museo dell’Arte tipografica e, grazie all’entusiasmo del figlio Alberto e della nipote Lucia, è ritornata ad essere fulcro della vita culturale della città del barocco. Poco distante dalla monumentale Chiesa di San Matteo, incasellata su quella che è diventata la via della Movida, periodicamente apre le sue porte ad incontri ed eventi d’arte.

In occasione della Giornata del Contemporaneo, promossa da Amaci, La Tipografia del Commercio svela un altro pezzo di storia che interseca il luogo e racconta l’esprit d’art che anima il tipografo-artista Alberto Buttazzo. Lui, l’odore degli inchiostri lo ha respirato sin da piccolo, quando vedeva suo padre elaborare i manifesti per gli eventi teatrali, le feste patronali e gli appuntamenti che hanno scandito la vita amministrativa e culturale di Lecce e provincia. Con quegli stessi inchiostri, Alberto alla fine degli anni ‘60 dava forma ai suoi pensieri, alle sue emozioni, al percorso artistico condiviso con gli artisti del gruppo Gramma che puntavano ad un rinnovamento dei linguaggi dell’arte rompendo gli schemi tradizionali. Con gli inchiostri disegnava il suo mondo. Rulli, punteruoli e macchine tipografiche i suoi strumenti: nell’espressività del gesto, che si fa segno e colore,  racchiudeva le percezioni del suo poetico mondo interiore. Come la “18esima dimensione” allusione all’amore e alla complementarietà di due universi che si fondono. Un mondo che conteneva e contiene, inevitabilmente, il suo rapporto con la carta, i caratteri mobili, i clichè tipografici, gli stessi ormai desueti che con un’operazione di recupero oggi rispolvera dall’oblio, tramutandoli in autentiche opere d’arte. Come con la linoleumgrafia “Gregorio” riedizione dell’opera “Gregorio: cabaret del Novecento” che Carmelo Bene portò anche a Lecce, al Teatro Apollo. Nella mostra, intitolata non a caso “Dalla 18esima dimensione a Gregorio” si potranno ammirare, dal 6 al 18 ottobre, alcune opere di Alberto Buttazzo. Sarà come intraprendere un viaggio attraverso l’arte tipografica e la poesia visiva dei segni/immagini con i quali l’artista-tipografo dialoga da sempre. Buttazzo li definisce “interventi” insistendo sul carattere di ricerca e di dialogo con se stesso e il mondo. Si tratta di opere che hanno ottenuto il consenso della critica e sono stati premiate in importanti mostre. Ne è un esempio “Spazio Amore” premio acquisto della Provincia di Lecce che la destinò all’Istituto Tecnico commerciale “Costa” dove tuttora spicca nella sala professori e che per la Giornata del contemporaneo ritornerà in Tipografia, nel luogo dove fu concepita. Un luogo  – ricorda Alberto – dove  “ogni giorno, dopo la scuola, non vedevo l’ora di correre perché lì c’era qualcosa di nuovo che mio padre stava creando con i suoi caratteri mobili, i fregi e i cliché che sono qui custoditi e che cerco di recuperare; egli ha dedicato all’arte della stampa tutta la sua vita per questo è mio desiderio rinnovare al Sindaco di Lecce la proposta di dedicare la piazzetta dell’Arte della Stampa, a pochi passi da via dei Perroni, alla sua memoria”.