Paladino e la Taranta. L’arte che incontra la luce
La Notte della Taranta e Mimmo Paladino
La scenografia del 2012 riprende vita in piazza San Giorgio
e lancia un concorso internazionale per il 2014
Mentre incalzano a Martano le ultime note che chiudono il festival itinerante “la Notte della taranta”, a distanza di quasi un anno, ha ripreso vita inpiazza San Giorgio a Melpignano la scenografia che l’artista Mimmo Paladino realizzò per l’edizione 2012 quasi a dettare il fatidico conto alla rovescia per il Concertone che siglerà sabato 24 agosto l’edizione 2013.
“Maschere mute e segni archetipici, segno e materia, buio che diventa luce” il titolo dell’installazione luminosa che si accese il 25 agosto 2012 facendo incontrare l’antica arte delle luminarie, realizzate dal maestro Lucio Mariano con l’immaginazione di Mimmo Paladino, maestro della Transavanguardia, accendendo il palco del Concertone finale de “la Notte della Taranta” 2012.
Quel grande fondale fatto di impulsi elettrici, realizzato con il maestro delle luminarie Lucio Mariano, ha ripreso vita in piazza San Giorgio assieme al Comune di Melpignano, accendendosi ogni sera dell’ultima settimana del Festival “La Notte della Taranta” come se i numeri parte dell’installazione tracciassero un metaforico conto alla rovescia, da sabato a sabato, fino al Concertone del 24 agosto 2013.
A dimostrazione di quanto l’arte sappia accompagnarci e “fare luce”, attraversando il tempo e lo spazio rinnovandoli costantemente, il progetto di ‘rivitalizzazione’ della grande opera di Paladino nasce guardando all’estate 2014 – spiegano gli organizzatori. Dal cuore di Melpignano, con l’energia contemporanea di 5.000 lampade a tecnologia LED, la sapienza artigiana delle luminarie e il segno immaginifico di un grande artista del nostro Paese, “La Notte della Taranta” pensa all’anno prossimo, quando lancerà un concorso internazionale chiedendo a giovani artisti di reinterpretare a loro volta la tradizione. Le migliori cinque proposte, scelte da una giuria presieduta dallo stesso Paladino, diverranno quindi luminarie nei paesi che ospiteranno i concerti del Festival “La Notte della Taranta” 2014.
Nel Mezzogiorno d’Italia le luminarie sono sinonimo di festa e di celebrazione. Non c’è rito civile o culto religioso che non abbia come scenografia migliaia di lampadine colorate, installate per le strade e le piazze dei paesi e delle città, sui monumenti, a corredo delle tradizionali casse armoniche su cui si esibisce la banda. Si tratta di una usanza antica, che ha il suo principio nel Settecento quando, al posto delle lampadine, per decorare strade e piazze venivano sistemate su impalcature di legno migliaia di candele accese in bicchieri di carta colorata. Oggi la tecnologia più utilizzata dagli artigiani è il led. Nel Salento l’arte delle luminarie ha raggiunto punte di eccellenza, riconosciute anche all’estero, incrociando l’interesse e il gusto di scenografi e artisti che negli anni si sono cimentati nel disegno delle “Parazioni”, addobbando a festa i caratteristici centri storici durante le feste patronali.
red. Arte e Luoghi
Credits Progetto 2013:
Da un’idea di Giorgia Fazzini
Luminarie di Mariano Light
Foto di Paride De Carlo