Stagione Sinfonica di Primavera con la Ico
Doppio appuntamento con la Ico il 10 a Cisternino e l’11 a Lecce, Teatro Politeama Greco
Il maestro e pianista Maurizio Zanini e le videoinstallazioni di Andrew Quinn
Il secondo appuntamento con la Stagione Sinfonica di Primavera 2014 – con un programma affidato a Maurizio Zanini nella doppia veste di pianista e direttore d’orchestra – si apre al doppio binario della musica raccontata dalle immagini del video artista Andrew Quinn, un vero e proprio viaggio attraverso piani narrativi e linguistici differenti eppure convergenti. In programma Children’s Corner, capolavoro di Debussy trascritto per orchestra da André Caplet – durante il concerto, il M° Zanini eseguirà prima la versione originale cui farà seguito quella orchestrata da Caplet – , e i Quadri di un’esposizione di Modest Musorsgkij “commentati” dalle immagini del videoartista Andrew Quinn.
“Ancora una volta, – commenta il Direttore Artistico Ivan Fedele – un elemento “altro”, come l’immagine, sposa la musica in un contrappunto estetico di grande fascino di cui Quinn è un maestro riconosciuto del nostro tempo.”
Il 10 aprile l’Orchestra Tito Schipa farà tappa a Cisternino – sipario alle ore 21.00, Teatro Paolo Grassi – e venerdì 11 aprile sarà la volta di Lecce – Teatro Politeama Greco, ore 21.00. Inoltre, le prove generali aperte alle scolaresche nell’ambito del progetto di educazione all’ascolto – venerdì 11 aprile ore 10,30 – prevedono la partecipazione degli attori Silvia Lodi e Giuseppe Semeraro dell’Associazione Principio Attivo Teatro, una delle collaborazioni avviate da questa edizione.
La suite per pianoforte Children’s Corner fu composta da Claude Debussy nel 1907 per la Emma-Claude, detta Chou-chou, si tratta di una poetica rappresentazione del mondo dell’infanzia e comprende in tutto sei brani ricchi di riferimenti musicali non privi di ironia. Basti pensare al primo brano: Doctor Gradus ad Parnassum, una delicata parodia dello stile pianistico di Clementi. Le composizioni trascolorano attraverso continui riferimenti ai balocchi della figlia del celebre compositore, uno spiraglio sensibile in grado di aprire le porte di un mondo intimo e segreto, espressione vivace non solo dell’affetto più caro di Debussy ma anche delle risonanze che decise di far confluire in questa suite.
Quadri da un’esposizione è una composizione pianistica a soggetto. Firmata da Modest Musorgskij, in seguito fu rielaborata per orchestra sinfonica da Maurice Ravel. Nel 1874 fu allestita a Mosca una mostra dedicata ai lavori del pittore e architetto russo Viktor Hartmann, morto improvvisamente l’anno precedente a soli 39 anni. Hartmann e Musorgskij erano legati da un profondo sentimento di amicizia.
Musorgskij decise di provare ad esprimere in musica le sensazioni che aveva provato davanti alle opere dell’amico scomparso. La suite è composta da quindici brani, dieci ispirati ai quadri, cinque “promenades” (passeggiate), che rappresentano lo spostamento dell’osservatore da un quadro all’altro.
Maurizio Zanini nel 1986 si è aggiudicato il Primo Premio al Concorso Pianistico Internazionale “Dino Ciani”, ricevendo inoltre l’Oscar Internazionale della Critica “Maschera d’Argento” per la Musica Classica. Successivamente ha beneficiato dei preziosi consigli di Maurizio Pollini.
Ha tenuto recitals e concerti con orchestra al Teatro alla Scala di Milano, Barbican Centre di Londra, Sala d’Oro del Musikverein di Vienna, Musikhalle di Amburgo, Gasteig di Monaco di Baviera, Kunsthaus di Lucerna, Maison de Radio France a Parigi, Emirates Palace Auditorium di Abu Dhabi, Lincoln Center di New York.
Solista con la London Royal Philharmonic Orchestra, Philharmonisches Orchester der Stadt Nürnberg, Philharmonisches Staatsorchester Bremen, Sinfonieorchester Luzern, Orquesta Sinfònica de Córdoba, Orchestra Sinfonica dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra RAI, Teatro La Fenice di Venezia, Arena di Verona, ha collaborato con direttori quali Roberto Abbado, Aldo Ceccato, Myung-Whun Chung, Vladimir Delman, Daniele Gatti, Gianandrea Gavazzeni, Gererad Korsten, Jerzy Semkow, Alexander Vedernikov, Marcello Viotti.
Nel 2000 ha iniziato l’attività direttoriale invitato da Orchestre e Teatri tra cui la Kärntner Sinfonieorchester di Klagenfurt, Orchestra della Svizzera Italiana, Ankara Presidential Symphony, Malta Philharmonic, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro La Fenice di Venezia, Arena di Verona, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Verdi di Trieste, Teatro Ente Concerti di Sassari, Teatro Vittorio Emanuele di Messina, Teatro Marrucino di Chieti, Cameristi della Scala, Istituzioni Concertistico Orchestrali di Bari, L’Aquila, Lecce, Milano, Padova, Palermo, Parma, Sanremo, collaborando con solisti quali Linda Campanella, Bruno Canino, Robert Cohen, Alain Meunier, Natalia Roman, Ausrine Stundyte, Daniil Trifonov, Lorna Windsor.
Nel 2008 ha diretto La Clemenza di Tito al Teatro dell’Opera Giocosa di Savona e nel 2010 Il barbiere di Siviglia di Paisiello al Teatro Verdi di Sassari. Nel 2011 ha diretto una nuova produzione del Barbiere di Paisiello al Teatro Marrucino di Chieti e il più celebre Barbiere di Siviglia di Rossini all’Emirates Palace Auditorium di Abu Dhabi in tournée con il Teatro La Fenice. Nel 2013 è stato nuovamente ospite dell’Orchestra della Svizzera Italiana e ha debuttato nella Stagione dell’Arena di Verona con un programma sinfonico/corale.
Andrew Quinn è un artista australiano, residente a Milano. Ha lavorato sugli effetti digitali cinematografici (“The Matrix, Tomb Raider, Dark City, Nirvana Vajont) . Negli ultimi anni si è specializzato in installazioni video per ambienti immersivi e per le produzioni interattive di danza e musica contemporanea. Nel 2011 ha creato scenografie virtuali in 3D stereoscopico per il “Castello di Barbablù” di Bartok – Hungarian State Opera prodotta da Francesco Stocchino Weiss. Ha tenuto conferenze presso: NABA di Milano, Quasar Institute of Design, Roma e la Scuola di cinema australiano, Sydney e gestisce corsi per la leader live visuals software TouchDesigner da Derivata, Toronto.
(fonte: comunicato stampa)