Alberto Corallo “veste” la voce di Serena Brancale

Tra le giovani proposte sanremesi la cantautrice barese Serena Bracale

La giovane cantautrice barese indosserà per la kermesse sanremese le creazioni di un altro pugliese doc

 

Questa sera parte il festival targato Carlo Conti. Un festival che parlerà anche pugliese grazie alla presenza sul palco di Emma Marone che insieme ad Arisa e Rocio Muñoz Morales si affiancheranno al brillante conduttore. E sul palco, tra i concorrenti in gara, nella categoria Giovani proposte, segnaliamo la partecipazione di Serena Brancale giovane cantautrice barese che canterà il suo brano (testo e musica) “Galleggiare”, vestendo le creazioni di Alberto Corallo.

 

“Porto con me un pezzo di Puglia in tutte le sue sfaccettature” ha rivelato la cantautrice, con lei il suo batterista Mimmo Campanale, il suo pianista Beppe Fortunato ed il contrabbassista Luca Alemanno che ha registrato il brano del disco. Ha desiderato ed ottenuto di essere diretta sul palco dell’Ariston dalla sua cara amica Carolina Bubbico, un’altra pugliese, a cui è stato dato incarico di curare gli arrangiamenti degli archi e dei brass (ottoni), propiziandole anche la direzione del brano che sarà eseguito da “Il Volo”. Tutto il materiale artistico prodotto è la risultanza delle collaborazioni pugliesi di cui si è avvalsa: le foto di Francesco Ricci, il video “Galleggiare” di Toshiro Productions e, dulcis in fundo, indosserà le creazioni disegnate per le sue future performance da Alberto Corallo di Trani che così scrive di lei: “Anima audace, spirito libero, inaspettata energia avvolgente e sensuale. Ritmo coinvolgente che infonde e fonde natura e note, voce ed emozione”.

Lo stilista tranese ritorna con la sua arte di foggiare interpretando le atmosfere impalpabili e sofisticate delle calde cromie vocali della cantautrice barese, sua una capsule di 5 abiti pensati e ispirati alla personalità della Brancale senza mai modificarne la naturale bellezza.

Accordi musicali e d’anime dunque: una liaison conclamata adesso ma in essere sin dagli esordi della Brancale che da sempre veste Corallo. Una pugliesità evidente nel gioco delle cromie, quella dello stilista, un abile alchimista del colore che gli dà vita e linfa nuove. Cinque mise studiate per il fitto calendario dell’artista: dal palco dell’Ariston al gran galà di inaugurazione, alle feste ufficiali, ai cocktail. Un mood quello di Serena interpretato dallo stilista anche negli accessori, pensati e costruiti per lei, come le stole. Corallo torna con la Brancale alla sua dimensione più consona di couturier.  Dopo 15 anni di una collaudata realtà di boutique-atelier di manifattura sartoriale, egli torna al suo humus professionale di creatore. Disegna per la kermesse sanremese cinque abiti di linee fluide, spesso concepite a spirale, senza mai sovrapporle alla naturale bellezza di Serena ma con un filo conduttore unico, tutto mediterraneo. I colori raccolti da un giardino rustico di campagna, con tutti i profumi leggeri di timo e di salvia, di gelsomino, di boccioli di rosa ed aspre fragranze di melagrana. Con essi ha avvolto, quasi sfiorando, la purezza esplosiva del corpo in movimento, con una coerente tessitura impalpabile che ne assecondasse ed esaltasse le forme, vestendo e liberando energia.

E’ lo stesso Corallo che dice di lei:“Anima audace, spirito libero che sprigiona grande energia da profondità inaspettate. Avvolgente e sensuale, accarezzata, quasi sfiorata da linee morbide che avvolgono la sua figura restituendone l’armonia, una spirale di cromie dal taglio rigoroso che lasciano apprezzare la purezza esplosiva del corpo in movimento ritmo coinvolgente che infonde e fonde natura e note, voce e musicalità. Forza coerente, tessitura impalpabile asseconda ed esalta, veste e libera.”

 

red. Arte e Luoghi


Alberto Corallo: Compie studi classici, frequenta l’Istituto Marangoni e la Domus Academy. Collabora con grandi aziende. Registra nel 1996 il brand ALBERTO CORALLO. Tante le pubblicazioni su stampa specializzata (ELLE, VOGUE, AMICA, IO DONNA, GIOIA) che attestano la sua arte. Nel ’99 presenta le sue collezioni della linea atelier a Milano nello Spazio T70 in via Tortona.  Consulente e stilista presso aziende di abbigliamento, creatore di eventi legati alla moda e alla solidarietà in maniera felice, da un decennio cura personalmente allestimenti di interni per spazi dedicati alle fascinazioni. Couturier di figure iconiche della eleganza pugliese, romana e milanese. Rigoroso, instancabile, ricerca con puntigliosa precisione tutto ciò che parla del nostro tempo attraverso gli abiti di una donna. Può dimenticare tutto ma non la cura dei dettagli.

E’ sedotto dal taglio sartoriale, ha nell’animo il laboratorio di taglio e cucito che coltiva con passione matura in un suo personalissimo atelier a cui si accede per invito ma che apre alla meraviglia dello stile naturale e personale, che fa di ciascuna donna una creatura unica.

Adora la sua terra attraverso i suoi profumi, essenze rustiche ed autoctone, colori e fragranze che avvolgono chi attraversa la soglia della sua boutique come dentro un giardino mediterraneo: misterioso e familiare, ricco e sontuoso.
Gli abiti da Alberto Corallo si indossano immediatamente con la sensazione di non aver atteso altro.