Il gothic rock di Helfir

Il 13 aprile 2015 in uscita il primo album da solista del polistrumentista Luca Mazzotta

Still Bleeding. Visioni dal Salento

 

Un viaggio intimista e sperimentale completamente composto, suonato, cantato e arrangiato da Helfir, per scoprire il lato dark di un artista e della terra di cui ormai non è più ospite, ma parte integrante. Da lunedì 13 aprile 2015 nei negozi di dischi e sui principali digital store online esce Still Bleeding, primo album da solista del polistrumentista Luca Mazzotta, in arte Helfir.

Spalleggiato dall’ottimo lavoro dell’etichetta campana My Kingdom Music con cui ha imposto il suo gothic rock in giro per l’Europa, Helfir si è voluto cimentare in un lavoro più impegnativo, suonando e registrando autonomamente tutti gli strumenti del disco, voce inclusa, grazie anche all’ottima qualità della strumentazione fornita dalla Brunetti, partner ufficiale dell’artista brianzolo ma trapiantato in Salento.

Ed è proprio la visione del Salento con gli occhi di un compositore nato a Monza ciò che più sorprende di questo disco. Come fosse un b-side di tutti gli stereotipi cui siamo abituati a legare questo territorio, Still Bleeding ci rimanda a immagini di scogliere bagnate dalla schiuma bianca delle onde nelle mareggiate d’inverno o alle oscure e infinite distese verdi delle campagne di sera, interrotte solo da qualche antico casolare abbandonato dall’uomo e riconquistato dalla natura.

Anticipato dall’uscita del video di Alone – primo singolo estratto – Still Bleeding comprende nove tracce che ben restituiscono la sensazione di isolamento geografico che Helfir ha provato durante la composizione di un album le cui sonorità nordiche, quasi scandinave, rappresentano una mosca bianca rispetto ad un contesto musicale le cui contaminazioni provengono per lo più dalle zone calde del mondo.

 
red. Arte e Luoghi