Fuori Traccia. Al via a Lecce la festa della salute mentale
Dal 15 al 17 gennaio la seconda edizione della manifestazione organizzata dal Dipartimento della Salute Mentale dell’Asl di Lecce
Creatività e impegno sociale. In campo l’Adelphia
Ricco il programma di appuntamenti per la II edizione di “Fuori Traccia”, la manifestazione che si terrà a Lecce dal 15 al 17 gennaio prossimi e organizzata dal Dipartimento della Salute Mentale dell’Asl di Lecce. La cooperativa sociale onlus L’Adelfia sarà in campo con una serie di performance con lo scopo di far conoscere la normalità di coloro che fanno fatica a mettersi in discussione. Ecco perché la Festa della Salute Mentale serve a chi è in riabilitazione psichiatrica per trovare un nuovo spazio di socializzazione, di entusiasmo e condivisione. Serve anche per rivolgersi alla società in modo schietto e lucido, raccontando un mosaico di vite mancate in cui far specchiare ciò che è sconosciuto, inesplorato. Non si può restare indifferenti di fronte a chi ha bisogno di sostegno, di un aiuto che va oltre il supporto professionale degli operatori del settore. Perché, chi soffre di questa patologia ha bisogno anche della felicità che passa nello sguardo. E la felicità, a volte, bisogna andarsela a cercare. “Fuori Traccia” permette percorsi che accomunano e non isolano, che stimolano la creatività e non la demoliscono. Non occorre, per forza, cercare delle risposte in mano al destino, che non è altro un capriccio del caso. Non si può mentire a se stessi, perché la menzogna si costruisce su misura per qualsiasi circostanza. Chi è in riabilitazione psichiatrica è fuori da meccanismi di un sistema che rende sicuri, determinati. È fuori traccia perché fragile ed imperfetto.
Si partirà venerdì 15 gennaio al Castello Carlo V e la cooperativa sociale L’Adelfia sarà presente con una serie di esposizioni nelle sale del maniero. Gli ospiti della struttura riabilitativa, con i suoi diversi centri nel sud Salento, avranno modo di presentare svariati laboratori: di cucito, pittura, sartoria, ceramica, orto e prodotti tipici della nostra tradizione che loro stessi producono grazie al lavoro svolto nella rete comunitaria e alla formazione professionale che la struttura offre. Si potrà assistere ad un Bioconvivio, uno spazio dove le molteplici attività fanno da cornice a quell’armonia di espressione che chi soffre di disturbi mentali manifesta facendo appello alla propria dignità, come tutti, sentendosi vivo nella libertà di dire qualcosa a modo suo, attraverso la creatività. Si darà anche il via all’Instant Book che sarà presentato per tutte e tre le giornate. Si tratta di un libro vivente che sarà raccontato, interpretato e commentato dagli ospiti della cooperativa perché le storie sanno curare ed aggiungono alla vita ciò che le manca. Diverse le storie che finiranno nell’Instant Book che Oistros, in collaborazione con L’Adelfia, per Fuori Traccia. “Bisogna cominciare ad allenare la mente affinando i sensi. Allenando l’orecchio a sentire i sospiri, i rantoli e l’occhio a vedere le ombre. Poi devi imparare a spostare i sensi: gli occhi imparano a migrare sui polpastrelli delle dita e le orecchie migrano negli occhi – scriveva Gino Santoro, fondatore e mentore di Oistros – potrai imparare così a leggere le parole dal movimento delle labbra e ascoltare storie coi polpastrelli”. Noi siamo le storie che riusciamo a costruire e a vivere.
Fondamentale l’impegno di tutti gli operatori della cooperativa sociale L’Adelfia. “I silenzi ed il menefreghismo spesso sono imbarazzanti – dichiara la presidente onoraria Maria Mazzone – ecco perché è necessario costruire insieme per non essere espressioni neutre, impassibili ed impenetrabili. La paura va ingoiata e per essere sensati occorre puntare lo sguardo su coloro che sono più fragili”.
(fonte: comunicato stampa)