Incontri al MUSA di Lecce

Il primo appuntamento il 2 febbraio 2016 al Musa, Museo storico-archeologico di Lecce

“IL PASSATO PER IL FUTURO. DIALOGHI SULLE NUOVE FRONTIERE DELL’ARCHEOLOGIA” 

 

Dal 2 febbraio al 4 marzo 2016 quattro incontri su “le nuove frontiere dell’Archeologia”: al via la terza edizione di “Il Passato per il Futuro”, il ciclo di appuntamenti con i docenti dell’Università del Salento presso il MUSA – Museo Storico-Archeologico (via di Valesio, Lecce) che punta a divulgare le più recenti ricerche in storia antica e archeologia condotte dall’Ateneo salentino, caratterizzate da una forte interazione fra saperi e competenze di ambito umanistico e tecnico-scientifico. Le conferenze, aperte al pubblico e agli studenti della Scuola secondaria di secondo grado, sono a ingresso libero fino a esaurimento posti; è quindi consigliata la prenotazione al numero 0832 294253 o scrivendo a infomusa@unisalento.it.

 

 

Il primo incontro è, appunto, fissato per il prossimo 2 febbraio 2016 alle ore 17; in programma le relazioni:

 

  • Paolo Güll, “Fantarcheologia portami via. La scienza sui social tra haters e untori”

L’archeologia sembra attraversare una nuova stagione di interesse e questo parrebbe un successo, ma a guardare bene il web la sua vita e soprattutto quella degli archeologi è tutt’altro che facile. Attraverso un’analisi di quanto sta accadendo e di come il web sia diventato cassa di risonanza, si approfondirà il rapporto tra archeologia e politica oggi.

 

  • Maria Elvira Consoli, “Il culto della Fortuna Prenestina in Cicerone”

Cicerone nel De Divinatione indaga le origini della pratica divinatoria delle sortes presso Preneste, dove sorse il tempio della dea Fortuna Primigenia. Sulla base del confronto tra analisi critica, analisi del testo ed esame della documentazione storico-archeologica si intende illustrare il pensiero di Cicerone sulla divinazione.

 

  • Serena Palma, “Cuma in Virgilio”

L’antro della Sibilla Cumana compare nei primi versi del VI libro dell’Eneide. In questo luogo Enea dovrà ascoltare i vaticini prima di scendere nell’Ade e scoprire il destino della sua stirpe. Il passo offre interessanti elementi iconografici inediti rispetto ad altre testimonianze figurative ormai note e consolidate nel tempo.

(fonte: comunicato stampa)