Doux Dèsirs, il nuovo cd di Michel Godard e Ihab Radwan

Martedi 12 settembre (ore 21 – ingresso 10 euro) il Cortile del Must di Lecce ospita il concerto di presentazione di “Doux Dèsirs“, ultimo progetto discografco del musicista (solista di tuba e serpentone) e compositore francese Michel Godard e del suonatore di oud egiziano Ihab Radwan. Il concerto è organizzato dall’etichetta discografca salentina Dodicilune, che ha prodotto il disco distribuito in Italia e all’estero da Ird e nei migliori store digitali, in collaborazione con Comune di Lecce e Associazione culturale  e con il sostegno di Carofalo (Agenti di Assicurazione a Lecce dal 1989 – Reale Mutua/Lloyds Open Market Correspondent). Il concerto sarà preceduto da un incontro con i due musicisti, la storica dell’arte Mariella Agostinacchio e il direttore editoriale di Dodicilune Gabriele Rampino, moderato dal giornalista Pietro Bacca, sulle reciproche influenze nel mondo dell’arte fra Oriente ed Occidente. Domenica 10 settembre, inoltre, Godard e Radwan saranno ospiti del Talos Festival di Ruvo di Puglia, in provincia di Bari, per un incontro (ore 17 – Pinacoteca d’arte contemporanea) e un concerto (ore 20 – Piazzetta Le Monache) di presentazione del disco.


Questo progetto originale unisce suggestioni francesi, italiane ed egiziane, uno sguardo al passato remoto, uno al futuro anteriore, visti e letti attraverso il prisma e le mille facce del jazz. Musica classica e e suggestioni arabe, e su tutto un interplay vivido e fertile. Le composizioni di Godard e Radwan hanno molti punti in comune: la modalità, gli ornamenti, la spontaneità, ma soprattutto l’improvvisazione, che è la chiave di volta di questa collaborazione. Michel Godard ammalia con il suo serpentone, morbido, setoso, molto vicino alla voce; al basso tuba suggerisce linee, pensieri, traiettorie. L’oud, il liuto arabo di Ihab Radwan si fa canto, sussurro, racconta. Affàbula. Insieme, essi immaginano una musica senza barriere, bella e fessibile, proiettata fuori del tempo. L’incontro è bello, creativo, necessario, accende il desiderio.

Michel Godard, musicista e compositore francese, è uno dei pochissimi solisti di tuba e probabilmente l’unico solista di serpentone, strumento, antenato della tuba, che nasce come il basso della famiglia dei cornetti e che non aveva mai goduto di un repertorio solistico. Godard, sviluppando su questo strumento dimenticato il suo enorme talento tecnico, vi esegue un repertorio che va dalla musica del XVI secolo al jazz ed alla musica improvvisata. Come solista di musica classica, ha suonato e registrato con l’Orchestre Philarmonique de Radio France, con l’Orchestre National de France, con l’ensemble Musique Vivante, con l’Ensemble La Fenice di Parigi, con XVIII-21 Musique des lumières, con l’Ensemble Jacques Moderne. Nell’ambito del jazz, ha suonato, con Rabih Abou-Khalil, Luciano Biondini, Linda Bsiri, Michel Portal, Louis Sclavis, Henry Texier, Enrico Rava, Michael Riessler, Kenny Wheeler, Ray Anderson, Sylvie Courvoisier, Wolfgang Puschnig, Linda Sharrock, Misha Mengelberg, Maria Pia De Vito, Dave Bargeron, Steve Swallow. Inoltre, ha collaborato con la Bagad bro Kemperle, orchestra bretone di bombarde, cornamuse e percussioni; con la star reggae Alpha Blondy, con la compagnia di danza contemporanea “Taffantel”, con i musicisti rock John Greaves e Pip Pyle, tra i protagonisti della Scena di Canterbury, con la scrittrice Nancy Huston. Il primo progetto a suo nome è stato Le Chant du Serpent, del 1989; tra i successivi progetti a suo nome, sono soprattutto da ricordare Archangelica, in cui è accompagnato dall’Atelier des musiciens du Louvre, un gruppo di straordinari musicisti specializzati nella musica barocca e classica su strumenti originali; Castel del Monte, registrato nel 1998 appunto a Castel del Monte, l’imponente monumento costruito da Federico II in Puglia, dove è affiancato tra gli altri dal clarinettista Gianluigi Trovesi, dal percussionista Pierre Favre, dal trombettista Pino Minafra e dalla cantante di musica popolare Lucilla Galeazzi; e ancora Castel del Monte II: Pietre di Luce, nel quale i suoni del quintetto jazz, composto dalla Bsiri, dal clarinetto di Gabriele Mirabassi, dal violoncello di Vincent Courtois e dalla percussionista Marie-Ange Petit, molto nota in ambito classico, si mescolano a quelli delle voci e degli strumenti antichi del gruppo di musica medievale Ensemble Calixtinus. Come compositore, ha scritto brani per Radio France, per la Südwestrundfunk e per il Ministero della Cultura francese.

Ihab Radwan ha studiato musica classica presso il Conservatorio del Cairo dall’età di 5 anni. Dopo una carriera musica di successo in Egitto, si è trasferito in Francia. Solista e compositore, ha lavorato con Hughes di Courson, come direttore artistico e musicista nel progetto Mozart l’Egyptien (con oltre 3 milioni di copie di CD venduti in tutto il mondo) e ha collaborato anche nel progetto Magic Lutes (su Commissione della Principessa del Qatar) che ha riunito insieme 10 strumenti a corde di tutto il mondo: Gembri, Sarod, Târ, Saz, Qanûn e Oud, con la Qatar Philharmonic Orchestra. Ihab lavora da diversi anni con il famoso compositore egiziano Fathy Salama, e ha fatto parte del suo progetto “Egypt” per il cantante Youssou N’Dour. Attualmente, Ihab Radwan collabora con il pianista Elie Maalouf e il percussionista Yousef Zayed, per il Blossom Project, con il quale suona anche la chitarra fretless. Doux Desirs, condiviso con Michel Godard, è il primo disco a suo nome.

L’etichetta salentina Dodicilune è attiva dal 1996. Dispone di un catalogo di oltre 220 produzioni di artisti italiani e stranieri ed è distribuita in Itali a e all’estero da IRD in circa 400 punti vendita tra negozi di dischi e store. I dischi Dodicilune possono essere acquistati anche online, ascoltati e scaricati su una cinquantina tra le maggiori piattaforme del mondo.

Ingresso 10 euro
Prevendite Youm (Piazza Mazzini) e Castello Carlo V
Info 0832.241574 – 0832.246517 – 324.9817045
(fonte: comunicato stampa)