Ippolito Chiarello a Napoli con il suo barbonaggio collettivo
Lunga tappa campana per l’attore e regista salentino Ippolito Chiarello a Napoli per una settimana ricca di appuntamenti, tra barbonaggio collettivo e anteprima del nuovo spettacolo Club27.
Nel corso delle mattine di venerdì 8 e domenica 9 dicembre, e dei pomeriggi di sabato 16 e domenica 17 dicembre, Chiarello porterà nelle strade di Napoli i suoi “barboni”, ovvero i 15 ragazzi, per la maggior parte provenienti dalla zona est di Napoli, di età compresa tra i 13 e i 25 anni, che hanno preso parte al laboratorio condotto dal regista pugliese nell’ambito del progetto Toto O’nest del Teatro Nest in collaborazione con Quartieri di vita – Fondazione Campania dei Festival.
In occasione del cinquantenario dalla morte di Antonio De Curtis, il Nest si ispira alla figura di questo grande artista partenopeo, e al concetto di onestà di pensiero e di animo, per avvicinare al teatro giovani a rischio della periferia est di Napoli; da questo intento nasce la collaborazione con Ippolito Chiarello e con la sua idea di teatro. Ridare l’arte alla gente, al pubblico, restituire il contatto diretto, il coinvolgimento al di là delle confezioni, questo il concetto alla base del barbonaggio teatrale collettivo. Una modalità di proposta artistica indipendente “dal basso” che si esplica attraverso un’azione semplice già compiuta in passato e ancora necessaria: offrire al pubblico della strada brani di uno spettacolo, venduti “al dettaglio”, su un palchetto di legno. «Un progetto artistico e di vita, un atto d’amore verso il pubblico, un atto politico» che l’attore salentino porta avanti insieme a Francesca D’Ippolito, organizzatrice teatrale e compagna di viaggio che ha seguito l’evolversi di questo movimento. Nato dal disagio e da un moto di rifiuto per un sistema teatrale chiuso in se stesso, spesso autoreferenziale e legato a logiche di mercato, il Barbonaggio Teatrale è un modo per ripensare il teatro nei suoi processi di scrittura, produzione e distribuzione. Un’esperienza che si è ramificata e arricchita nel tempo, moltiplicandosi con articolazioni inaspettate, una maniera per uscire dai luoghi deputati della cultura e ritornare alle origini di un’arte pubblica e politica, con un diretto contatto col pubblico, ripartendo dalla strada, dalla piazza, dall’idea di agorà. Una modalità oggi riconosciuta anche dalla critica (segnalazione al premio Rete Critica e al Premio UBU nel 2014) e che, dopo 250 città in Italia, tappe a Barcellona, Madrid, Parigi, Londra e Berlino, passando dal palco dei Negramaro, è approdata in Canada nell’autunno 2016.
Il progetto Quartieri di Vita 2017 è realizzato all’interno della “Edizione Speciale NTFI dieci anni” di cui alla D.G.R. n. 90/2016 recante Piano Operativo Complementare peri beni e le attività culturali 2016/17.
Sempre a Napoli, domenica 10 dicembre alle 18.00, il Teatro Nest ospiterà l’anteprima di Club 27, progetto di Ippolito Chiarello con testi di Francesco Niccolini per la regia di Michelangelo Campanale. In scena lo stesso Chiarello, un uomo-radio con una consolle da dj, un microfono e delle storie da raccontare, preferibilmente di notte. Storie di grandi miti, autentiche stelle: quelle del rock, quelle del Club 27. Leggende del rock, di cui sappiamo tutto ma le cui vicende abbiamo voglia di ascoltare ancora una volta. One more time, come i bambini che ogni sera hanno bisogno delle stesse fiabe per addormentarsi. Racconti, canzoni, parole, dediche, tutto intrecciato e soprattutto intriso delle storie delle star esplose in cielo (o agli inferi), nel loro ventisettesimo anno di età: Jimi Hendrix, Kurt Cobain, Robert Johnson, Jim Morrison, Amy Winehouse, e tutti gli altri del club. Ippolito Chiarello – nei panni di un dj notturno – riporta in vita i miti del club 27 attraverso la loro musica senza tempo e senza spazio, una notte in ottima compagnia, dato che insieme a loro vengono evocati anche Jeff Buckley, Elvis Presley, Andy Warhol.
Altre info su: http://www.ippolitochiarello.
(fonte: comunicato stampa)