Incontri live, il nuovo cd degli Officina Zoè. Presentazione ufficiale a Tutino (Tricase)
TUTINO (TRICASE). Incontri live. Un progetto discografico, un viaggio sonoro sulla terra e nella terra, per celebrare i 25 anni degli Officina Zoè , uno dei gruppi più longevi e importanti di musica tradizionale e popolare salentina. La presentazione ufficiale del disco è inserita nel cartellone “Riti, sapori, musica intorno al Menhir” che ospita domenica 5 agosto nella piazza di Tutino il gruppo musicale salentino.
Il gruppo si pone in una dimensione di accoglienza e apertura, mettendosi alla prova con diverse sonorità e culture, senza tralasciare gli aspetti fondanti della propria musica, che sono la ricerca costante sulla tradizione musicale salentina e la creazione di nuove composizioni musicali che cantano e raccontano il contemporaneo. L’unione sonora di questi incontri induce nell’ascoltatore un viaggio emozionale e geografico quasi surreale eppure reale; ogni incontro è fortemente legato alla sonorità vocale e strumentale della terra ospitata, ma perfettamente integrato con la musica di Officina Zoè.
tta. Il tour di Officina Zoè proseguirà sabato 11 agosto a Giungano (Salerno), lunedì 13 agosto ad Acuto (Frosinone) per approdare lunedì 20 agosto in Piazza della Repubblica a Martignano per una delle tappe del Festival “La Notte della Taranta“.
L’Officina Zoè nasce nella primavera del 1993, dall’unione di alcuni musicisti salentini su idea di Lamberto Probo (voce, tammorra, tamburelli e percussioni), Donatello Pisanello (organetto diatonico, chitarra e mandola) e Cinzia Marzo (voce, flauti, tamburello castagnette). Negli anni ’90 il gruppo è tra i protagonisti del movimento di revival della tradizione musicale salentina, che ha portato oggi alla ribalta internazionale il Salento. L’elemento di forza del gruppo è la ricerca costante della trance e della ciclicità insita nel ritmo arcano dei tamburelli e intrisa di minimalismo nella musica e nel canto: ciò ha reso possibile, col tempo, la realizzazione di nuove composizioni musicali che cantano e raccontano il mondo di oggi, ma profondamente ancorate e rispettose della filologia e del linguaggio della tradizione. Solo in questo modo è stato possibile ridare alla musica popolare del Salento, alla Pizzica, il suo ruolo nel panorama della world music; una tradizione viva, come vivo è il sangue che circola nelle vene, lontana dal folk, che invece racconta di una tradizione morta, riesumata solo come intrattenimento del giullare di corte. Il gruppo vanta numerose partecipazioni a importanti festival nazionali e internazionali di musica, quali il Womex a Berlino, il Festival di Villa Ada, il Premio Tenco, il Womad di Peter Gabriel a Palermo, il Festival “I suoni delle Dolomiti” in Trentino con Baba Sissoko, la rassegna “Voix de femmes” a Bruxelles. E ancora al Festival Stimmen, in Germania e il Festival dei Popoli a Firenze, oltre che concerti negli Stati Uniti, Corea del Sud, Giappone e India. Importanti anche i lavori in ambito cinematografico tra cui va menzionata la lunga e proficua collaborazione con Edoardo Winspeare e ben tre lungometraggi (Pizzicata, Sangue vivo e Il miracolo). Da menzionare ancora la realizzazione della colonna sonora del documentario Le bende del giaguaro di Marta Vignola sui trent’anni dalla dittatura cilena, e la collaborazione col regista Pippo Mezzapesa. Il gruppo vanta inoltre numerose collaborazioni artistiche in campo teatrale con Pamela Villoresi, Teatro Argot, Domenico Carli). Vanno ricordate infine le esperienze con Ominostanco – manipolatore di suoni; Famoudou Don Moye, esponente dell’afrojazz e batterista degli Art Ensemble of Chicago e Baba Sissoko, polistrumentista maliano di fama internazionale. Il gruppo ha inciso Terra (autoprodotto 1997 – Riedito nel 2005 da AnimaMundi); Sangue vivo (Cantoberon 2000); Il miracolo (Minus Habens records 2003), Crita (Polosud 2004); Live in Japan (Polosud 2007); Maledetti guai (Polosud 2010); Taranta Nera(Irma Records – Italian World Music 2012); Mamma Sirena (AnimaMundi 2015) e Live in India (Kurumuny 2017).
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