Fondazione Fizzarotti, residenza artistica e presidio per l’educazione contro la violenza di genere

Due gli appuntamenti in programma: il 6 dicembre tavola rotonda e presentazione dei progetti realizzate nel corso della residenza artistica; il 13 dicembre con una giornata dedicata a SAFE finalizzata all’apertura di un centro per l’educazione contro la violenza di genere

Palazzo Fizzarotti, con il suo ecclettismo – esemplare unico di architettura eclettica in Italia e monumento nazionale – ispira e ospita le molteplici attività della Fondazione Fizzarotti H.E.A.R.T.©, innovativo centro culturale nel cuore di Bari basato sull’esperienza di residenze creative e di ricerca sul territorio. L’intento della Fondazione è promuovere innovazione e dialogo culturale oltre i confini della città e “In questo percorso H.E.A.R.T. – spiega la sua direttrice e fondatrice Maia Anthea Marinelli – “guarda alle sfide della regione Puglia come opportunità di crescita, importando il meglio del mondo, esportando il meglio di noi stessi”.

La Fondazione H.E.A.R.T. sviluppa programmi sul territorio per rinnovare la coscienza del patrimonio culturale e storico pugliese e promuovere lo sviluppo di pensiero eclettico basato sullo scambio interculturale e interdisciplinare.
Al momento la Fondazione H.E.A.R.T. ospita due residenze. La prima è di Shannon Wianecki, giornalista americana che scrive di cultura, scienza e viaggi per pubblicazioni come Smithsonian, BBC e Hana Hou! The Hawaiian Airlines Magazine  e nominata Miglior Giornalista Indipendente dal Society of Professional Journalists nel 2017 e nel 2018.

Shannon Wianecki – Ricercatore in Residenza – Archivio Poli – Fondazione Fizzarotti H.E.A.R.T.

Attraverso l’Archivio Poli, custodito dalla Fondazione H.E.A.R.T, Shannon Wianecki ricostruisce il contributo che Giosuè Poli, atleta straordinario e organizzatore olimpico, ha avuto nella ristrutturazione sociale della Puglia e dello sport italiano durante e dopo la seconda guerra mondiale. Evidenziando come lo spirito del cameratismo sportivo e l’idea del “fair play” alla base del gioco olimpico, abbia funzionato come antidoto contro il nazionalismo e la xenofobia di quei tempi. La Wianecki mette a confronto la nostra storia con il nostro quotidiano.

La seconda residenza è di Valery Leray, francese di origine Rom. In residenza alla Fondazione H.E.A.R.T. con il premio dell’Unione Europea nell’ambito del programma “#IPortunus” per la mobilità degli artisti visivi, per ricercare il ruolo della fotografia e dei nuovi media nella creazione di stereotipi intorno alla minoranza Rom in Europa. Un percorso che per assurdo si affianca a quello cultura meridionale dove un’iconografia creata da un osservatore esterno perpetua stereotipi negativi e limitanti sulla nostra cultura. Il lavoro di Valery Place With No Name è attualmente esposto alla Biennale d’Arte Contemporanea di Venezia nell’ambito della mostra FUTUROMA, commissionata da ERIAC (European Roma Institut For Arts and Culture).
Shannon Wianecki e Valery Leray presenteranno la loro ricerca e lavoro il 6 dicembre con una tavola rotonda presieduta dalla giornalista Antonella Marino. Durante l’evento sarà proiettato anche il film “Opre Roma!” di Paolo Bonfanti, un film/documentario che racconta le origini, la storia, gli usi e i costumi del popolo Rom, ma anche l’esperienza diretta di alcune persone che a questo popolo appartengono. Le opere e ricerche create all’interno delle residenze saranno acquisite dalla Fondazione H.E.A.R.T. e si andranno ad aggiungere a quelle di Edoardo Delille Sanne De Wilde, già ospitati in Fondazione all’interno del programma di residenza artistica in collaborazione con il PhEST, rispettivamente nel 2018 e nel 2019. Le opere della collezione H.E.A.R.T. sono visionabili a Palazzo Fizzarotti insieme alla ricerca visuale fatta da Soopum Sohn, scrittore, regista e direttore della fotografia coreano-americano, acclamato al Festival di Cannes, al MOMA e al Busan International Film Festival e premiato da l’Academy Award  che ha inaugurato ad agosto la Residenza di Cinematografia con la Dinamo Film.

Valérie Leray, From the series ” Place With No Name “, Castel “de la Pierre ” Coudrecieux 2006/Internement camp for Gypsies 1940-1946, Photography.


“Questi sono solo alcuni dei passi fatti verso il nostro obiettivo che vede Palazzo Fizzarotti come un contenitore storico, innovatore culturale” afferma la stessa direttrice Maia Marinelli. Nel 2018/19, la neonata Fondazione H.E.A.R.T.© ha avviato il Programma di tirocinio del Corso di laurea abilitante in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, istituito presso il dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell’Università degli studi di Bari Aldo Moro. Il programma è stato rinnovato anche per l’anno scolastico 2019/20 e dopo il successo del restauro delle opere pittoriche del Salone Rosa presentato a maggio, quest’anno gli studenti si concentreranno sulla pavimentazione in battuto veneziano del Salone Trecentesco.

Bari. Palazzo Fizzarotti, Salone delle Arti e del Lavoro
Foto di Marino Colucci da pubblicazione “Palazzo Fizzarotti”  ©Sfera Edizioni


La stagione 2019 della Fondazione Fizzarotti H.E.A.R.T.© conclude un anno intenso il 13 dicembre con una giornata dedicata a SAFE, un progetto di innovazione sociale. Si tratta della prima agenzia specializzata in fundraising per l’educazione contro la violenza di genere. Attraverso alleanze tra profit e no profit, si propone di alimentare un fondo per fornire ad una rete di nodi territoriali presenti in ogni regione italiana, strumenti finanziari, comunicativi e didattici per realizzare interventi educativi di prevenzione alla violenza di genere nelle scuole e nei luoghi di aggregazione. Tra un workshop, una proiezione, una tavola rotonda con autorità ed esperti, tecnici del settore, faremo il punto e stabiliremo un presidio SAFE nella nostra città, all’interno della Fondazione Fizzarotti H.E.A.R.T.©.

Indispensabile la prenotazione: palazzofizzaroti@gmail.com – 375 6196640