Un abbraccio sospeso Di Luigina Parisi

dalsalentocafé | Le recensioni

Stefano Cambò

Prima di raccontare il libro, è giusto soffermarsi un attimo sul titolo.
Quel titolo che, nella sua armoniosa semplicità, ben si concilia con i tempi che stiamo vivendo.
Perché gli abbracci sospesi quasi si ritrovano in quelli spezzati di un bellissimo film di Pedro Almodóvar.


Ecco allora che la lettura del nuovo romanzo di Luigina Parisi (edito da Musicaos) diventa uno spunto di riflessione legato alla quotidianità delle piccole cose e dei rapporti sociali, lasciati da parte, se non proprio sospesi, come sottolinea l’autrice.
Ci sono due personaggi, Gloria e Luca che, pur conoscendosi per caso, riescono ad instaurare nel tempo un rapporto di forte amicizia, grazie soprattutto ai messaggi e alle e-mail che si scambiano reciprocamente.
Il mondo virtuale diventa in qualche modo la loro nuova casa affettiva.
Una casa dove rifugiarsi e trovare riparo, specie quando la vita ti scombussola e ti presenta il conto di scelte difficili, se non addirittura dolorose.
Colpisce, oltre all’ambientazione che fa la spola tra Milano e il Salento, lo stile narrativo dell’autrice, che punta tutto su una scrittura fluida e scorrevole.
Non ci sono inutili virtuosismi e giri di parole…
Il taglio della storia e delle vicende è l’essenza stessa del romanzo.
Un romanzo che si lascia piacevolmente leggere, ma che allo stesso tempo pone l’accento su una dovuta riflessione sociologica per nulla scontata, figlia dei nostri tempi e di quell’abbraccio sospeso… Che racchiude perfettamente il senso del libro.