La memoria è un dono prezioso

Su “Come eravamo – Taccuino introduttivo dell’amarcord salentino” di Raffaele Polo, Il Raggio Verde edizioni presentato nella Biblioteca Bernardini di Lecce sabato 15 aprile 2023

Mauro Marino

La memoria è un dono prezioso, riuscire poi a restituirla con la scrittura completa e rende la singolarità delle persone. Raffaele Polo è, in questo – possiamo affermarlo senza temere di essere contraddetti – un fuoriclasse. Antonietta Fulvio che, con Giusy Petracca per il Raggio Verde, ha editato il suo “Come eravamo – Taccuino introduttivo dell’amarcord salentino”, racconta che è Polo ad aver dato inizio ad un filone letterario e giornalistico di scavo della realtà del territorio: “autore di numerosi libri in cui da sempre, il Salento, è luogo della memoria e scena in cui far muovere i suoi personaggi tra Storia, mistero, realtà e immaginazione”.

Ieri, sabato 15 aprile, Raffaele Polo è ritornato nel luogo dove ha mosso i suoi primi passi di scrittore, il Teatrino del Convitto Palmieri. Quando lui lo frequentava da studente, quel luogo era molto diverso, aveva il palco di legno, il sipario rosso e la graticcia tecnica sulla sommità della volta, un teatro ad uso delle tante scolaresche che hanno abitato quel luogo. Lui, allievo dell’Ascanio Grandi, a 13 anni, vide pubblicato sul giornalino della scuola, “La Fucina”, un articolo di commiato dai suoi professori al termine della Scuola Media.L’ha letto ieri, in chiusura dell’incontro, promosso dalla Biblioteca Bernardini, è lì, in quel foglio ingiallito dal tempo, tutti hanno potuto godere della sua finezza di scrittore e di cronista. Un incontro molto partecipato, dedicato agli anni Sessanta, quando Lecce iniziava a preparare la sua “modernità” e a mutare usi, abitudini e linguaggio. Un libro prezioso per comprendere la ricchezza di una cultura cittadina che nelle sue “abitudini” da sempre ha saputo covare la particolarità della sua origine e della sua unicità.